Ormai lo si è capito: il turismo estivo 2020 viaggia “a vista”, nessuno può dire cosa accadrà, quante prenotazioni ci saranno, da quale parte d’Italia e del mondo proverranno i turisti fino a pochi giorni prima delle prenotazioni effettive. E così succede anche per settembre che per tradizione è un mese con un suo mercato fatto di prenotazioni soprattutto straniere e di italiani meno giovani che non hanno scadenze scolastiche da rispettare. Ma quest’anno, cosa accadrà? Per ora si teme il peggio, almeno per quello che riguarda la Liguria, specchio veritiero di ciò che accade nel Belpaese a livello turistico.
La Liguria teme un settembre senza turisti
Gli albergatori spiegano che, al momento, solo 3 camere su 10 sono state prenotate. Un crollo verticale che rischierebbe di vanificare la boccata d’ossigeno che la stessa regione ha potuto respirare nel periodo 10-20 agosto con un tutto esaurito da tempi d’oro. «A fare la differenza, in quel periodo, sono gli stranieri - spiega a
La Repubblica il presidente di Federalberghi Liguria,
Americo Pilati - ero molto fiducioso verso settembre e metà ottobre, perché agosto è andato bene: abbiamo chiuso con un calo del 20% rispetto all’anno scorso e
visto il momento possiamo considerarlo un buon risultato. Ma per settembre siamo preoccupati: le prenotazioni dalla
Germania si sono fermate e anche il ritorno degli svizzeri è cauto».
Il motivo di questa frenata sta sempre nella situazione covid che preoccupa tutti soprattutto in questi giorni nei quali l’allerta per il numero di contagi è tornata ad alzarsi. Per questo gli albergatori hanno subito chiesto un incontro con il presidente della Regione, Giovanni Toti chiedendo rassicurazioni. Pilati spiega che lo stesso Toti ha garantito che non ci saranno salti nel buio e che il turismo sarà tenuto in conto. «La movida ci penalizza - afferma il presidente di Federalberghi Liguria - mentre negli alberghi vigono regole rigidissime nel rispetto più rigoroso delle linee guida che dobbiamo rispettare».
Ma il numero di presenze non è tutto perché i fatturati continuano a vacillare.
Le tante promozioni messe in atto per la prima e ultima settimana di agosto hanno convinto i turisti ad arrivare in Riviera, ma i conti dei bilanci non tornano comunque. «Vedo molte acque minerali e poco vino in tavola», ha detto Pilati per far capire come vivano i turisti la loro vacanza.