Con l'estate ormai entrata nel vivo, le attività turistiche provano a recuperare terreno, ma ancora soffrono. Questo vale in particolare per il Sud Italia e le isole. La Puglia, secondo una recente indagine di Confturismo, resta la regione preferita, mentre patiscono la carenza di turisti soprattutto Sicilia e Sardegna, dove - secondo l'Università di Sassari - nel 43% delle strutture alberghiere è occupata 1 camera su 10. A risollevare, inaspettatamente, il settore turistico nel Meridione è la Basilicata, grazie e alle sue spiagge joniche e a Matera.

Matera
Un messaggio di fiducia, confermato dall'Agenzia di promozione turistica della Basilicata. La ripresa della regione in quest'estate è lenta e faticosa, ma i segnali positivi non mancano:
Potenza, il capoluogo, a giugno ha fatto da apripista con il cosiddetto turismo d'affari (che in altre regioni è invece diminuito se non quasi azzerato). Poi dai primi di luglio è l'ex Capitale europea della cultura a riprendere in mano il testimone.
Ovviamente questa ripresa non deve ingannare: sono oltre 500 i lavoratori del settore alberghiero (240 solo nella fascia jonica) che si stima abbiano già perso il posto. La percentuale delle strutture al momento aperte è alta (95%).
La Basilicata, quindi, in un certo senso sofferente, gioca il ruolo di traino turistico quando paragonata ad altre mete: come ha specificato il direttore dell'Apt
Antonio Nicoletti, riportando quanto detto da Federalberghi,
Matera insieme a Perugia sono le città italiane che più di altre manifestano segnali di vivacità, in un periodo comunque negativo in generale rispetto al 2019.
«Questo ci conforta - ha detto Nicoletti - e l’Apt sta cercando di valorizzare questo dato. Poco dopo il mio insediamento a dicembre, avevamo già predisposto un’agenda per il 2020, che da febbraio abbiamo dovuto azzerare completamente». In questo senso la crisi del Covid-19 è diventata un’opportunità, pensando al rilancio del settore, senza mai interrompere il filo diretto della comunicazione con chi la Basilicata la conosce già bene, come i vicini pugliesi e campani.
Le coste joniche della Basilicata
«In questi mesi - ha proseguito Nicoletti - sta emergendo un importante intento a collaborare da parte di soggetti privati e soprattutto pubblici (Comuni e Regione), con
l’intento di spingere la Basilicata verde. Da qui nasce il nostro slogan “Basilicata en plein air”, che parla di turismo all’aria aperta, ma anche di cultura, ammiccando al concetto della pittura impressionista nel rinnovamento che scaturisce dalla vita all’aria aperta ed al valore della luce (dalla cui radice proviene il termine Lucania), intesa come proiezione dei colori di una terra».
«Abbiamo voluto così preservare il marchio Basilicata - ha continuato il direttore dell'Atp - per non farlo dimenticare, partendo dai piccoli borghi che stanno manifestando grande vivacità attrattiva, fino a Matera e le spiagge joniche. Quindi, stiamo procedendo con spot sulla rete televisiva nazionale, che a fronte di un investimento di 30mila euro, ci hanno già fatto guadagnare 9 milioni di utenti. Basti pensare che la prima giornata di apertura del Volo dell’angelo, ha fatto registrare ben 420 visitatori».
Antonio Nicoletti
Nicoletti ha poi annunciato le linee guida della campagna dedicata alla ripartenza: «Salutiamo con favore le fiere che ripartiranno in autunno. Poi ci sarà il Giro d’Italia, che avrà proprio a Matera una delle tappe più belle della sua storia; quindi Linea Verde tour, la catalogazione e messa a fruizione del patrimonio artistico regionale, le risorse per la segnaletica stradale, per il cicloturismo e la Fucina Madre per l’artigianato. L’Apt ha vinto un bando europeo importante, per la promozione turistica internazionale».
Resta il gap della mancata partenza degli eventi in tutta la regione, «un dato che ci rattrista - ha concluso Nicoletti - ma è complicato programmare nell’emergenza Covid; non ci saranno certo grandi nomi, ma con la collaborazione di tutti si potrà fare qualcosa».