Viaggio, soggiorno e voucher-tampone: in Sardegna gli alberghi si stanno organizzando per quella che sarà l’estate più anomala da decenni a questa parte. E mentre il governatore Christian Solisas ha chiesto al Governo di poter introdurre il passaporto sanitario per chiunque vorrà arrivare sull’isola con finalità turistiche, da Cala Gonone (frazione di Dorgali, in provincia di Nuoro), arriva l’idea dell’imprenditore turistico Gianfranco Muggianu di proporre il "voucher tampone-Covid19", un'offerta scontata su viaggio e permanenza nell'isola, più il tampone qualche giorno prima dell'imbarco, per una vacanza in sicurezza.
La spiaggia di Cala Gonone
Un’idea che sembra abbia già riscosso il plauso di altri suoi colleghi e che va esattamente nella direzione delle richieste del governatore: «Il rischio zero non esiste – ammette Muggianu - ma la stagione turistica a certe condizioni può partire. La Regione Sardegna potrebbe promuovere questo voucher insieme ad una promozione sul viaggio, magari coordinando il tutto con gli operatori che ricevono la prenotazione».
Gli fa eco il Governatore
Christian Solinas, che spiega la sua idea: «Chi vorrà imbarcarsi su una nave o su un aereo dovrà presentare, insieme alla carta d’imbarco e al documento d’identità, un documento rilasciato da non oltre 7 giorni dalla data di partenza da un qualsiasi laboratorio abilitato, che certifichi l’esecuzione di un tampone molecolare con esito negativo». L’intenzione è quella di creare i presupposti per un turismo in sicurezza in una regione già poco colpita, rispetto a tante altre, dal coronavirus, e che in questi giorni ha di fatto azzerato il numero dei nuovi contagi. Per questo, ancora per un mese, porti e aeroporti della Sardegna resteranno chiusi, soprattutto per motivi precauzionali. Riapriranno a giugno, ma alle condizioni anticipate da Solinas. Tra queste, oltre all’obbligo del documento che provi la negatività al Covid-19, anche quello di scaricare l’applicazione che traccerà i movimenti sull’isola.
Il resto lo faranno gli albergatori: «Il turista, previo esito favorevole del tampone, lo si riceve in una struttura sanificata, con delle distanze di sicurezza da progettare e una libertà supportata da buoni consigli – spiega ancora Muggianu – Sulle spiagge ad esempio: ce ne sono di vastissime che sopportano turismo fino a dieci metri di distanza, altre, penso a Cala Mariolu a Baunei, che dovranno dimezzare gli accessi. In questo contesto i turisti si godranno spiagge semi-deserte da favola».
Ma non solo la Sardegna sta prendendo provvedimenti per proteggersi dal contagio; in Puglia il Governatore Michele Emiliano ha firmato un’ordinanza che da una parte consente di tornare di nuovo a pescare, ma dall’altra introduce l’obbligo di quarantena per chi arriva da altre regioni. Quest’ultima, una decisione che rischia, al contrario, di scoraggiare i turisti che intendono passare le loro vacanze dal Gargano in giù. Nel Lazio è al vaglio invece l’idea di introdurre un braccialetto elettronico da fornire in spiaggia ai bagnanti, in grado di segnalare il mancato rispetto del distanziamento di un metro.