L’Osservatorio Sigep, il Salone internazionale di gelateria, pasticceria, panificazione artigianali e caffè di Italian Exhibition Group, in edizione “expandend” alla fiera di Rimini dal 15 al 17 marzo 2021 e, come digital agenda, anche il 18 e 19 marzo, ha analizzato il foodservice dolce nella sua consueta rilevazione prenatalizia. Un settore che per il 2021 punta a riprendersi con nuove contaminazioni, affinamento di qualità, tecnologie digitali e diversificazione di strategie distributive. Diversi gli orientamenti emersi.
Sigep sarà in edizione “expandend” alla fiera di Rimini dal 15 al 17 marzo 2021
Secondo
Matteo Figura, direttore Foodservice
Npd Group Italia «aumenterà la
delivery anche a casa, mentre i consumi funzionali, cioè il pasto fuori casa per lavoro, verranno in parte sostituiti dai consumi esperienziali. Salirà lo scontrino medio: cercheremo maggiore qualità nel cibo di
gratificazione, un lusso accessibile. Saremo meno frugali e più edonisti».
«Il settore dei pubblici esercizi – ricorda
Roberto Calugi, direttore
Fipe Confcommercio - vale 90 miliardi di euro di fatturato, 320mila aziende, 1,3 milioni di occupati. Nel dopo pandemia, per recuperare professionalità, occorre uscire dalle cucine e avere
maggiore capacità manageriale, cucinare un pizzico di meno e occuparsi di più del bilancio e del rafforzamento patrimoniale delle aziende».
GelateriaSulla stessa linea
Claudio Pica, segretario generale dell’
Associazione italiana gelatieri: «L’obiettivo è
limitare le perdite di fatturato e sperare non chiudano altre aziende. Poi dobbiamo migliorare il processo della delivery e non lasciarlo alle grandi piattaforme. Come si reagisce alla crisi? Mixando i generi di pasticceria e gelateria, migliorandone sempre la qualità. È ora di
trasmettere l’eccellenza».
Piattaforme sotto osservazione anche per
Eugenio Morrone,
campione del mondo di gelateria 2020, con punto vendita a Roma. «Le piattaforme di
delivery – annota - erodono marginalità e quindi ci siamo attrezzati con
un nostro servizio: la clientela c’è e risponde se c’è organizzazione nel lavoro. Il gelatiere deve innovare, sempre. Per il gelato proponiamo il nuovo gusto ai cachi e caviale di finger lime e uno invernale e natalizio alle caldarroste».
Interessante anche il punto di vista di
Giancarlo Timballo,
presidente della Coppa del Mondo di Gelateria e gelatiere a Udine. «A Natale – sottolinea - parte in vantaggio chi avrà saputo
fidelizzare la clientela residente e si è mosso con i
social, per far “mangiare con gli occhi”. Sulla tavolozza dei gusti entrano mela e cannella che ricordano lo strudel, il panpepato, lo “speziale” al burro, panna, cardamomo e anice stellato. Proponiamo una torta semifreddo al mandarino e pistacchio glassata di rosso, il colore del Natale».
PasticceriaSul fronte pasticceria la prima
Pastry Queen della storia,
Sonia Balacchi, riminese, pensa a un Natale 2020 intimo, contrassegnato dall’ottimismo per un futuro migliore, e lancia i
cioccolatini “Serendipity” e “Hope”. «In confezione regalo, tre palline ai tre cioccolati, con al loro interno tre dolci a sorpresa della nostra tradizione italiana, come ad esempio la ciambella romagnola con gelato cremoso al gianduia o il Tiramisù della nonna».
Per
Roberto Rinaldini,
Accademia dei maestri pasticcieri italiani sarà un Natale complicato, «ma lo stiamo affrontando con una visione da imprenditori. Da luglio abbiamo
un nuovo laboratorio, che gestisce tutti gli ordini online e una
nuova rete Horeca. Per Natale stiamo preparando panettoni di 8 tipologie diverse e poi il pandoro artigianale ai cinque impasti».
Grande fermento anche per
Luigi Biasetto, già
campione della Coppa del mondo di pasticceria, che ha
potenziato l’e-commerce. Un click per ordinare e la torta arriva entro 12 ore in tutta Italia. In arrivo tutorial su ingredienti salubri e stop a materiali non rispettosi dell’ambiente. «Per il Natale – spiega - proponiamo un’edizione limitata di panettoni allo zafferano o al marron glacé e il panettone salato al pomodoro confit e crema di basilico, ottimo anche per l’aperitivo».
PanificazioneAnche la
panificazione si aggiorna e innova. «Ora i volumi di produzione viaggiano bene sui
canali di e-commerce che alcuni nostri associati hanno sviluppato – commenta
Roberto Perotti, Presidente
Richemont Club Italia - Lo scorso anno, prima della metà di dicembre, in alcuni negozi il panettone artigianale era già sold-out».
Caffè Uno dei settori più colpiti da questa crisi è quello dei bar.
Francesco Sanapo, pluripremiato
campione barista, mette i dati nero su bianco: «La pandemia ha
ridotto tra il 50 e il 70% la vendita della torrefazione ai bar, mentre la caffetteria registra un calo dell’80% del fatturato sulle tazzine di caffè. Per contro, abbiamo visto un
aumento del 100% dell’e-commerce. La pandemia ha dato spazio al caffè americano, nelle paper-cup usate per il cappuccino e per il caffè filtro».
Per informazioni:
www.sigep.it