La pandemia ha travolto tutto il mondo del turismo, compreso quel settore degli “affitti brevi” che ha in Airbnb la sua piattaforma più celebre, efficace, diffusa e utilizzata. Lo stop ai viaggi in giro per il mondo ha inevitabilmente tagliato le gambe al business il quale, tuttavia, è sbarcato in Borsa e ha subito fatto il botto al Nasdaq.
Airbnb vola in Borsa
Le azioni sono più che raddoppiate, buone notizie per il turismoLe
azioni della
società californiana sono infatti più che raddoppiate, salendo del 125% in
apertura, per chiudere a 144,7 dollari dagli iniziali 68 (+113%), con una valorizzazione di circa 100 miliardi. Una sorta di rivincita se si confronta questo scenario con quello più prettamente
turistico, ma anche un buon auspicio per quello che riguarda il futuro degli spostamenti per piacere o per business. Se chi “gioca” in borsa non ha esitato a puntare su Airbnb forse significa che per il domani - neanche troppo lontano - c’è aria di
ripartenza.
Facile pensare che le continue notizie di
vaccini testati, sperimentati e ora già in fase di distribuzione abbiano dato una grande spinta al settore turistico. E se le grandi menti della
finanza hanno “annusato” aria di ripartenza allora anche tutto il mondo dell’
accoglienza “tradizionale” può iniziare a sorridere, rimboccarsi le maniche e tornare a pensare di lavorare.
Airbnb funzionerà anche per lo smart workingO forse, qualcosa cambierà senza però danneggiare gli
affari. La pandemia che condizionerà il nostro futuro ha obbligato le aziende e i lavoratori (almeno per quanto riguarda l’Italia) a cambiare passo in
modo svelto e deciso in ottica smart working. E non sono pochi quelli che stanno pensando di associare un “affitto breve” in qualche località da sogno per lavorare da
remoto con vista su un
mare cristallino o su una vista panoramica tra le
montagne.
Anche in Borsa cambia il modo di presentarsi: spazio all'esperienzaAirbnb lo sa e non è un caso che invece del tradizionale suono della campana prima delle
negoziazioni, Airbnb ha mostrato un video di «host» che suonano i loro campanelli di
casa. Un modo per portare gli azionisti dentro all’esperienza di un affitto breve, che non è solo una camera con qualche servizio, ma un nuovo modo di concepire la vita di piacere e di
business.
Del resto i numeri sui quali può fare affidamento la piattaforma sono ancora straordinari: con 3,7 miliardi di dollari raccolti, Airbnb è la maggiore Ipo degli Usa dell’anno, seguita da
DoorDash (3,4 miliardi). Proprio DoorDash, società basata a San Francisco di consegne di pasti a domicilio, nel giorno del debutto sul Nasdaq ha chiuso in rialzo dell’86%. Un
ritornello dunque che sta già entrando a pieno regime.