Una raffica di disdette in poche ore, ma gli alberghi con annessi centri termali possono restare aperti. Il nuovo decreto anti coronavirus autorizza, infatti, espressamente il prosieguo delle attività dei centri termali dotati di presidio sanitario che erogano prestazioni rientranti nei Lea – Livelli essenziali di assistenza.
Gli stabilimenti termali muniti di presidio sanitario sono la stragrande maggioranza delle terme italiane
Una norma che, però, in molti
italiani sembrano non aver subito compreso visto che come sottolinea il
presidente di
Federalberghi Terme,
Emanuele Boaretto «abbiamo ricevuto migliaia di
disdette e i nostri
collaboratori hanno trascorso l’intera giornata al telefono, per rassicurare i clienti e spiegare che
non c’è nessuna ragione di cancellare la prenotazione dei servizi prenotati presso gli alberghi termali. Il
nuovo decreto prevede espressamente che gli stabilimenti termali muniti di
presidio sanitario (di fatto, la stragrande maggioranza delle terme italiane) possono continuare ad offrire i propri servizi».
«Le
terme italiane, dunque, sono
aperte – precisa Boaretto - Si tratta di un riconoscimento importante che sancisce le condizioni di
sicurezza in cui operano le aziende termali italiane, con
protocolli rigorosi, anche grazie alla presenza del
personale medico e
sanitario».