Ora è di fatto ufficiale: il ministro alle Politiche agricole Gian Marco Centinaio (Lega) otterrà a breve anche la delega al Turismo. Il decreto è arrivato in consiglio dei ministri dopo alcune settimane di indiscrezioni. Le competenze sulle “terre dei fuochi” vanno invece al ministro dell’Ambiente, guidato da Sergio Costa.
Tutto quello che riguarda il Turismo dunque si slega dal dicastero dedicato ai Beni culturali, un segnale significativo che ora si spera possa maturare e dare i frutti desiderati. Quello che consola, dopo la delusione nel non vedere un ministero del Turismo ad hoc nonostante le promesse, è la tenacia con la quale
Centinaio ha voluto e ottenuto questa carica, convinto della sua importanza e del suo valore, soprattutto se incrociato con quello delle Politiche agricole.
Gian Marco Centinaio
«Gli stranieri - ha detto il Ministro - vengono in Italia sia per le sue bellezze storiche, architettoniche, naturalistiche, sia per l’enogastronomia. Con turismo e agricoltura assieme questo diventa un dicastero gigantesco, un dicastero della gestione e della promozione delle eccellenze del nostro Paese all’estero».
Con l’auspicio che il Turismo non si perda nei meandri di una struttura così grande e potenzialmente dispersiva, la nuova organizzazione prevede la creazione di un nuovo dipartimento all’interno del ministero delle Politiche agricole con due direzioni generali (una si dovrebbe occupare di Affari generali e l’altra di promozione del turismo). Un Dpcm disciplinerà entro 60 giorni questo riassetto che prevede la possibilità per i dipendenti dell’attuale Mibact (dove appunto c’è il turismo) di decidere se restare ai Beni culturali o spostarsi nel nuovo Ministero.
«Il primo passo - ha proseguito
Centinaio - riguarda l’organizzazione della struttura politica, il rapporto fra Ministero e Regioni sulla gestione del turismo, e Ministero e privati con cui bisogna lavorare in sinergia; il secondo è rimodulare la promozione del nostro Paese all’estero».
Centinaio ha riferito che vuole istituire subito un tavolo con le Regioni e l’Enit per arrivare «alla migliore promozione con la razionalizzazione di costi e comunicazione». Poi c’è «la lotta all’abusivismo alberghiero, delle guide, delle agenzie turistiche perché bisogna affermare la professionalità».
Sulla valorizzazione dei beni culturali da fare assieme al turismo e all’enogastronomia «abbiamo ragionato con il ministro del Mibact Bonisoli per iniziative da fare insieme», ma in alcuni casi occorre confrontarsi anche «con il ministro delle Infrastrutture». Tra i primi obiettivi di Centinaio, Matera 2019. «Bisogna capire cosa è stato fatto finora per raggiungere dall’estero una città che non ha una stazione ferroviaria». Tra le prime questioni che il ministro intende affrontare - e in questo caso è interessato il ministero dell’Istruzione - c’è anche l’istituzione di un’Accademia del turismo, post diploma, «per la formazione e la specializzazione di direttore d’albergo, di sala di villaggi turistici, così come ci sono in altri Paesi».
Pronto il commento di
Giorgio Palmucci, presidente di Confindustria alberghi: «Il turismo in Italia - ha detto - sta attraversando una fase molto importante. Da un lato diversi fattori hanno concorso in questi anni ad un complessivo rilancio del Paese, dall’altro l’intero settore, a livello internazionale, è attraversato da profondi e veloci cambiamenti che aprono la strada a grandi opportunità, ma anche ad alcuni rischi su cui sarà necessario riflettere ed agire in fretta. Penso all’abusivismo diffuso e ad altre forme che, in particolare nell’ambito della ricettività, si sono enormemente moltiplicate senza regole».
Giorgio Palmucci
«Nell’insieme - ha proseguito - cultura, enogastronomia, ambiente, sono le variabili su cui giocare la nostra competitività sui mercati internazionali. Un patrimonio ricco ed articolato che, come sottolineato dal neo Ministro, costituisce un elemento essenziale del Made in Italy nel mondo. Un lavoro complesso, ma di grande rilevanza per le aziende del comparto e per il Paese, considerato il potenziale del turismo in termini di economia ed occupazione. Al Ministro offriamo tutta la nostra collaborazione. Abbiamo apprezzato, già in queste settimane, i segnali di impegno ed attenzione per il settore. A lui è affidato un compito importante ma, sono certo che Gianmarco Centinaio saprà svolgere al meglio questo ruolo».
Dalle parole del Presidente di Federalberghi,
Bernabò Bocca, traspare fiducia in riferimento alla decisione assunta dal Consiglio dei Ministri: «Di Centinaio conosciamo le capacità e la notevole competenza riguardo i temi e le problematiche del nostro comparto. Siamo certi che metterà la sua esperienza al servizio del suo nuovo ruolo e che si impegnerà a sostenere un settore così prezioso per l’economia del Paese. Come Federazione degli albergatori offriamo la massima collaborazione, confermando la nostra fiducia nel suo operato. Le sfide da affrontare sono molte e sono note da tempo - conclude Bocca - a cominciare dalla riduzione della pressione fiscale che grava sul settore e dalla necessità di contrastare con decisione ogni forma di abusivismo».
Bernabò Bocca
Anche
Vittorio Messina, presidente di Assoturismo Confesercenti, ha voluto commentare la delega al Turismo ricevuta dal ministro Centinaio. «Apprendiamo, con soddisfazione, del conferimento della delega sulle politiche del Turismo al ministro delle Politiche agricole Gian Marco Centinaio. Un’ipotesi ed una soluzione che avevamo sostenuto e caldeggiato da tempo in considerazione della sua indubbia competenza e delle sue prospettive di intervento sul settore. Esprimendo le più vive congratulazioni per il prestigioso incarico, Assoturismo, insieme a tutte le Federazioni di categoria del settore turistico di Confesercenti, intende assicurare la più ampia collaborazione su una realtà produttiva così fondamentale per la ripresa e lo sviluppo dell’intera economia italiana»
Vittorio Messina, fonte: teleacras.com
Infine anche la Federazione Italiana Pubblici Esercizi (Fipe) ha deciso di esprimersi sull'argomento, riportando il seguente comunicato: «Siamo pronti a raccogliere la sfida per il rilancio del turismo italiano e per la valorizzazione della filiera agroalimentare. Al Ministro Centinaio gli auguri di buon lavoro e l'impegno a mettere a disposizione la competenza e il lavoro di centinaia di migliaia di imprese della ristorazione italiana».