Grazie allo scostamento di bilancio da 8 miliardi, il Governo prevede di intervenire con nuovi strumenti a sostegno delle imprese, "a partire dal rinvio delle nuove scadenze tributarie per i settori più colpiti con un decreto ristori quater adottato subito dopo il voto del Parlamento". E contemporaneamente di sosterranno le imprese che avranno perdite per il mancato lavoro per Natale. L’annuncio é del ministro dell'Economia Roberto Gualtieri in audizione in Parlamento sulla manovra.
Roberto Gualtieri
Più in particolare l’obiettivo é di utilizzare circa 39 miliardi: 24,6 miliardi con le misure nell'ambito del maggior deficit e ulteriori 14,5 attraverso l'impiego delle risorse del Next generation Eu". Col decreto legge Ristori quater, gli indennizzi già previsti a favore delle attività colpite dalle misure restrittive dei Dpcm (bar, ristoranti e palestre in primis) potrebbero essere estesi ora a tutte le aziende e le partite Iva che hanno subito perdite di fatturato consistenti. Gli aiuti sono strettamente legati al nuovo «scostamento di bilancio» per 8 miliardi nel 2020, che dovrebbe però avere un impatto limitato sul deficit, a seguito dei risparmi di spesa rispetto alle previsioni.
Aiuti immediati alle aziende e alle partite Iva danneggiate dal fermo di Natale
Questi aiuti sono finalizzati a «sostenere tempestivamente lavoratori e imprese che, nell’economia complessiva di ciascun anno, dipendono in misura rilevante dal periodo natalizio». In particolare, sono allo studio contributi a fondo perduto per imprese e lavoratori autonomi che non hanno avuto indennizzi dagli ultimi decreti Ristori, che riguardavano i codici Ateco delle attività sottoposte a restrizioni nelle zone arancioni e rosse, a patto però che abbiano avuto forti perdite di fatturato.
L’intervento, che é sostenuto dalla viceministro dell’Economia Laura Castelli, dovrá stabilire la misura della perdita di fatturato che fará scattare il ristoro (si ipotizza almeno il 50%) e il periodo: potrebbe essere novembre su novembre.
Slittano tasse e contributi
Più della metà degli 8 miliardi sarà in ogni caso utilizzato per la sospensione delle scadenze fiscali di fine novembre e dicembre. Si tratta di:
- Acconti Irpef, Ires e Irap del 30 novembre
- Versamento Iva e le ritenute sui lavoratori dipendenti del 16 dicembre
- Acconto Iva del 27 dicembre
Tutti questi pagamenti saranno rinviati ad aprile 2021 e rateizzati.
Avranno diritto a queste agevolazioni le imprese e le partite Iva con fatturato non superiore a 50 milioni e che hanno subito perdite di almeno il 33%, calcolate forse sul primo semestre 2020 rispetto al primo 2019.
Ci sarà anche il rinvio dei pagamenti della rottamazione e del saldo e stralcio delle cartelle esattoriali, che altrimenti ripartirebbero il 10 dicembre.
Un altro scostamento di bilancio, ha anticipato Gualtieri, sarà chiesto nel 2021. Anche perché ci sono previsioni di un calo delle stime di crescita (+6%) perché nel quarto trimestre 2020 il Pil avrà un segno meno che si trascinerà sulla prima parte del 2021. Tuttavia, ha aggiunto Gualtieri, poiché il terzo trimestre è andato meglio delle previsioni, nel quarto il Pil potrà diminuire fino al 4% senza che ci sia bisogno di tagliare la stima del Pil 2019 (-9%).
Aiuti alla sanitá
Va aggiunto poi che con la manovra arriveranno altri "2,5 miliardi" per la sanità che si aggiungono "alle risorse assegnate con i precedenti interventi normativi che già davano 1,2 miliardi nel 2021".