La luce in fondo al tunnel non si vede, anzi. Ecco perché il governo sta pensando di prorogare incentivi e ammortizzatori sociali per tutte le aziende colpite dalla crisi provocata dal coronavirus, tra cui spiccano i settori più in affanno, e cioè turismo e ristorazione.
Novità per le assunzioni di giovani cuochi e camerieri
RINNOVO DELLA CIG COVID: VALIDA PER IL 2021 E RETROATTIVA
Sul tavolo già da tempo c’è la questione del rinnovo della Cassa integrazione Covid, che il governo ha deciso di estendere anche per il 2021 con una formula retroattiva, come riporta Il Sole 24 Ore. La cifra stanziata sarebbe di circa 3-4 miliardi che potrebbero salire a 5 miliardi, utili a coprire anche l'ultima parte del 2020. Proroga che riguarderà tutte le imprese, non solo bar e ristoranti.
GRATIS PER CHI HA PERDITE DEL 20%. E DURA ALTRE 18 SETTIMANE
Come funziona? La Cig dovrebbe essere gratis solo per le aziende con una perdita di fatturato di almeno il 20% (i ristoratori spesso in passato si sono lamentati di non poterla pagare), mentre per le perdite inferiori a questa soglia è previsto un contributo del 9%, che diventa del 18% per le imprese che non hanno avuto perdite. Per quanto tempo? L’ipotesi è l’allungamento di altre 18 settimane. A novembre tra l’altro terminano le 18 settimane di proroga concesse dal dl Agosto: dopodiché le imprese potrebbero tornare a licenziare, visto che il blocco è limitato al periodo del sussidio statale.
ASSUNZIONI DI GIOVANI: ESONERO CONTRIBUTIVO TOTALE PER TRE ANNI
Anche per il lavoro di cuochi e camerieri ci sono novità, dato che sono previsti incentivi per le assunzioni dei giovani. Sono stati stanziati infatti tra i 2 e i 3 miliardi per finanziare l'esonero contributivo totale per tre anni a carico delle assunzioni a tempo indeterminato di giovani (da capire se la fascia sarà quella degli under 35 o degli under 29), mentre per il 2021 è già previsto dall’ultima legge di Bilancio uno sgravio del 50% (più difficile invece lo sgravio del 50% per tutti, senza fasce d’età).
AIUTI PER LE DONNE: POSTO DA PRESERVARE AL RIENTRO DALLA MATERNITÀ
Possibile poi un aiuto anche per l’altra fascia "debole" del mercato del lavoro, cioè quella delle donne: incentivi fiscali per la nuova occupazione femminile e per cercare di preservare il posto di chi rientra dalla maternità. Infine si ragiona anche su un altro fondo di 2-3 miliardi di ristoro per gli autonomi che proprio per colpa del coronavirus hanno chiuso l’attività.
CAPITOLO PENSIONI: SALVE DAGLI EFFETTI DEL CROLLO DEL PIL
Questo per quanto riguarda chi entra nel lavoro di bar e ristoranti. E chi esce? La novità è che le nuove pensioni non dovrebbero subire gli effetti della caduta del Pil, salvando così il montante contributivo. Prevista tra l’altro l’equiparazione del part-time verticale a quello orizzontale: ci sarà quindi una copertura previdenziale piena in termini di giorni anche a chi lavora un tempo ridotto non solo sulle ore giornaliere, ma sui giorni della settimana o sui mesi.
APE SOCIALE: SI ALLUNGA DI UN ANNO
Scatterà anche la proroga di un anno dell'Ape sociale, cioè l’anticipo pensionistico per le categorie in particolare difficoltà, che sarà esteso anche a chi non percepisce la Naspi. Sempre di un anno sarà prolungata Opzione donna, ossia la possibilità per le lavoratrici di andare in pensione avendo maturato nel 2020 58 anni di età e 35 di contributi, ma con il calcolo “contributivo” dell’assegno.
SCIVOLI: SETTE ANNI DI ANTICIPO CON L'AGEVOLAZIONE
Infine, in tema di scivoli, dal 2021 anche l’isopensione, cioè il cosiddetto “esodo dei lavoratori anziani” introdotto con la riforma Fornero, sarà più a portata di piccole imprese. L'anticipo del pensionamento può arrivare fino a sette anni e ora potrebbe essere accompagnato per i primi due o tre anni dal riconoscimento della Naspi con contribuzione piena ai lavoratori. Ma serve comunque prima un accordo sindacale.