Tiene banco la questione sulle etichette allarmistiche per il vino. Oggi il ministro dell'Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Francesco Lollobrigida, a margine della IX Conferenza Economica di Cia - Agricoltori italiani a Roma in merito al via libera dell'Irlanda all'etichetta con gli alert sanitari per gli alcolici commenta: «Attiveremo tutte le forme di resistenza rispetto a un provvedimento che divide l'Europa. Intanto stavo trasmettendo ai colleghi francesi e spagnoli e di altre sei nazioni - che hanno sottoscritto con noi un documento che denuncia quella che secondo noi è una violazione dei trattati Ue sul commercio (...) - la lettera del ministro Tajani al commissario Dombrovskis».
Etichette allarmistiche sul vino, questione ancora irrisolta
Provvedimento che divide l'Ue tra chi produce e chi stigmatizza
A proposito della lettera del ministro degli affari esteri e vicepresidente del Consiglio dei ministri, Antonio Tajani, indirizzata al commissario europeo per il Commercio Valdis Dombrovskis, continua Lollobrigida: «Si segnalava questo tipo di atteggiamento e ovviamente attiveremo tutte le forme di resistenza rispetto a un provvedimento che divide l’Ue tra nazioni che producono un prodotto e le altre che pensano di poterlo stigmatizzare. Noi ovviamente non vogliamo che Ue sia divisa. Il vino contiene alcol e l’abuso di alcol va combattuto fortemente ma è innegabile che il vino produca benessere. Io ho avuto modo di incontrare il mio collega irlandese a Bruxelles, gli ho regalato una bottiglia di vino che ha accettato con grande interesse. Il problema non è imputabile a lui ma al ministro della Sanità e a una indicazione del loro Parlamento perché l’Irlanda ha veramente un problema di abuso di alcol, non concentrato solo in alcuni giorni. Credo che dovrebbero intervenire su una pedagogia che illustri i problemi dell’abuso di alcol», conclude Lollobrigida sul tema.
Il ministro dell'Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Francesco Lollobrigida
L'intervento anche sui fitofarmaci
Il ministro è poi intervenuto durante la Conferenza Economia organizzata a Roma, anche sulla questione dei fitofarmaci che andrebbero verso una drastica riduzione: l'obiettivo, spiega, è quello di «Rendere compatibile la sostenibilità ambientale con la produttività. Sull'utilizzo dei fitofarmaci abbiamo chiesto una riflessione ulteriore. Non possiamo immaginare una riduzione drastica dei fitofarmaci, che servono ad arginare alcune patologie, e nel contempo non trovare soluzioni alternative col rischio di favorire nazioni che utilizzano fitofarmaci in quantitativi esponenziali rispetto a noi», commenta e aggiunge: «Bisogna sostenere il settore con azioni mirate. Abbiamo inserito circa 1 miliardo in più tra interventi contro il caro carrello e per l'innovazione, che è l'elemento cardine su cui dobbiamo raccogliere la sfida sulla sostenibilità ambientale.
Dobbiamo inoltre cercare nuove risposte rispetto alle problematiche attraverso la ricerca: 225 milioni, e 100 milioni che riusciremo a implementare per sostenere le filiere deboli con il fondo della sovranità alimentare; e altri interventi per promuovere il futuro come Generazione Terra con Ismea, coinvolgendo la rete degli istituti agrari per creare le condizioni per cui l'agricoltura abbia un futuro. Di azioni concrete ne stiamo mettendo in campo il più possibile, alcune difensive alcune strategiche, c'è ancora tanto da fare. Una cosa che mi rende orgoglioso è che in questi primi tre mesi si è tornati a considerare questo asset strategico come una delle colonne portanti della nostra economia e del nostro sviluppo», ha concluso Lollobrigida.