Venti persone sono state denunciate dal nucleo dei Carabinieri di Milano per alcuni post diffamatori e ingiuriosi pubblicati sul web contro la senatrice a vita, Liliana Segre, in occasione della Giornata della Memoria. Le indagini, svolte dalla sezione indagini telematiche, anche attraverso l'incrocio tra banche dati, hanno consentito di risalire all'identità dei soggetti che sui social networkd si nascondevano in molti casi dietro nickname o nomi di pura fantasia.
Chef Rubio
Tra gli identificati, residenti in varie regioni italiane, tra cui Calabria, Veneto, Piemonte e Lazio, ci sono persone insospettabili come impiegati, assicuratori e persino due medici, uno dei quali oncologo. Uno in particolare è uno chef di fama nazionale, attivo anche in televisione: Gabriele Rubini, in arte Chef Rubio. Tutti e venti i protagonisti sono stati denunciati per il reato di diffamazione a mezzo web e le loro posizioni sono attualmente al vaglio dell'autorità giudiziaria.
Una battaglia infinita
La disputa tra Liliana Segre e Rubio è ormai arcinota. Lo chef italiano, infatti, ha approfittato della giornata dedicata alla Shoah per lanciare due stilettate nei confronti della senatrice a vita, autrice, secondo il cuoco, come riportato diverse volte sul proprio account Twitter, di infiniti silenzi nei confronti degli attacchi di Israele contro la popolazione palestinese. La soluzione, come deve essere in tutti questi casi che riguardano la politica, sarebbe quella del dialogo. Ma la situazione e la storia che si cela nelle retrovie è infinitamente più grande delle loro figure e delle loro posizioni, tanto che arrivare ad un compromesso o a una pace è letteralmente impossibile.