Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella sua rubrica “Gli appunti di Giorgia”, su Facebook, si è soffermata sul tema legato al caro carburanti e al mancato rinnovo del taglio delle accise. «Penso ancora che sia giusto il taglio delle accise, ma si fanno i conti con la realtà e purtroppo stiamo affrontando una situazione emergenziale che ci impone di fare alcune scelte. Io non ho promesso in questa campagna elettorale che avrei tagliato le accise sulla benzina. Sono speranzosa che prima o poi riusciremo a fare un taglio strutturale delle accise, ma questo necessita di una situazione diversa e di rimettere in moto la crescita economica, perchè per fare certe cose servono le risorse».
Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni
Meloni e le accise: «Non è un passo indietro»
«Ho sentito e letto un po' di tutto, con una mistificazione totale si è detto che il Governo ha aumentato le accise, e questo non è vero - ha detto ancora Meloni. Non abbiamo fatto marcia indietro su un provvedimento dello scorso Governo che tagliava temporaneamente le accise. Abbiamo confermato la scelta del precedente Governo, quella di una misura temporanea per vedere come andava il mercato. Non abbiamo modificato la scelta del Governo Draghi di far terminare quel provvedimento a dicembre. Quanto costa il taglio delle accise fino a dicembre 2022 deliberato dal precedente Governo? Circa un miliardo al mese, oltre dieci miliardi l’anno, certo che si poteva fare, ma togliendo le risorse su altre cose come la conferma del taglio del costo del lavoro» ha spiegato il premier.
«Inoltre non avremmo potuto aumentare del 50% l’assegno unico per le famiglie per il primo anno di vita del bambino e per i primi tre anni per le famiglie numerose, non avremmo potuto aumentare il fondo sulla sanità di due miliardi di euro, non avemmo potuto aumentare la platea famiglie con un sostegno dello stato per calmierare il costo delle bollette domestiche, non avremmo potuto istituire il fondo carrello per fare la spesa, non avremmo potuto mettere risorse per piccole e medie imprese, le avremmo dovute cancellare tutte queste misure dalla Legge di Bilancio per prevedere di nuovo il taglio delle accise».
«Tagliare le accise sulla benzina è una misura che aiuta tutti, indipendentemente dalla loro condizione economica. Il taglio avrebbe favorito in egual modo chi ha un’utilitaria e ha uno stipendio basso e chi ha l’auto di lusso, per paradosso aiutando di più chi ha l’auto di lusso perché consuma più benzina. Anzichè spalmare dieci miliardi tra chi prende 500 euro al mese e chi prende 500mila l’anno, abbiamo preso gli stessi soldi e deciso di metterli a disposizione di chi ha maggior bisogno», ha aggiunto.
FONTE: Italpress