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L'Europa boccia il tetto al contante e i limiti al Pos

Da Bruxelles è arrivato il parere negativo per le due misure inserite dal Governo Meloni nella legge di Bilancio. Il motivo? Non sono in linea con le richieste sulla lotta all'evasione fiscale. Promossa senza problemi la manovra, ritenuta dalla Commissione europea “nel complesso in linea con le raccomandazioni”

14 dicembre 2022 | 09:30
L'Europa boccia il tetto al contante e i limiti al Pos
L'Europa boccia il tetto al contante e i limiti al Pos

L'Europa boccia il tetto al contante e i limiti al Pos

Da Bruxelles è arrivato il parere negativo per le due misure inserite dal Governo Meloni nella legge di Bilancio. Il motivo? Non sono in linea con le richieste sulla lotta all'evasione fiscale. Promossa senza problemi la manovra, ritenuta dalla Commissione europea “nel complesso in linea con le raccomandazioni”

14 dicembre 2022 | 09:30
 

L'Europa dice "no". È arrivato il tanto atteso parere di Bruxelles sulla manovra e con esso alcune pesanti bocciature per il Governo Meloni. Per la Commissione Europea, infatti, all'interno della legge di Bilancio (che l'Esecutivo punta ad approvare, con una corsa contro il tempo, entro la fine dell'anno) ci sono alcune misure ritenute non in linea con le raccomandazioni specifiche fatte all'Italia in tema di lotta all'evasione fiscale. Nel dettaglio, Bruxelles si riferisce all'aumento del tetto al contante, innalzato da 2 a 5mila euro, e alla soglia di 60 euro sotto la quale, nelle idee del Governo, i commercianti potranno rifiutare pagamenti elettronici senza incorrere in sanzioni. In aggiunta, la Commissione ha puntato il dito anche contro la cancellazione dei debiti fiscali inferiori ai 1.000 euro tra il 2000 e il 2015 e il rinnovo, con criteri di età più severi, nel 2023 dei regimi di pensionamento anticipato scaduti a fine 2022. 

Pos, scende a 40 la soglia sotto il quale poterlo rifiutare senza sanzioni?  Pos la soglia scende a 40 euro: si attende l'ok dell'Europa

Pos e tetto al contante: l'Europa boccia la manovra

Niente Pos sotto i 60 euro e tetto al contante: l'Europa dice no 

Se nel complesso la Commissione ha valutato il testo della manovra come "in linea con gli orientamenti contenuti nella raccomandazione del Consiglio del 12 luglio 2022" e "plausibili" le ipotesi macroeconomiche alla base del progetto di bilancio sia nel 2022 che nel 2023, la bocciatura è comunque pesante, anche se non sorprendente

L'Europa nelle scorse settimane non aveva infatti nascosto la sua contrarietà rispetto alle misure portate avanti dal Governo Meloni. A nulla, almeno per quanto riguarda Pos e tetto al contante, sono servite le mediazioni dell'Esecutivo

La soglia sarà messa a 40 euro? 

L'Esecutivo dovrà ora scegliere come muoversi. Giorgio Mulè, deputato di Forza Italia, aveva annunciato l'abbassamento a 40 euro della soglia sotto la quale un commerciante potrà rifiutare un pagamento elettronico senza incorrere in sanzioni. Una via di mezzo tra i 60 euro della prima versione della manovra e i 30 della seconda. Ora il tira e molla si arricchisce di un'altra puntata e sulla misura resta un grosso punto di domanda. 

 

 

Non l'unico, peraltro. Il testo attuale prevede infatti la scomparsa delle sanzioni per chi si rifiuta di accettare pagamenti elettronici sotto la cifra che verrà decisa, ma l'obbligo di avere il Pos e accettare pagamenti elettronici rimane

Di conseguenza, non è chiaro cosa accadrà quando, per esempio in bar e ristoranti, l'esercente si rifiuterà di accettare la carta dopo che il cliente avrà già consumato. Un paradosso, oltre che un vero e proprio pasticcio. 

La posizione del Governo 

Insomma, al netto della posizione contraria dell’Europa, restano comunque diversi i nodi da sciogliere e poco il tempo per farlo. Talmente poco che sembra che alla Camera si dia già per scontato il voto di fiducia, per accelerare i tempi. 

Di certi le posizioni all'interno della maggioranza sono eterogeneeSalvini è entrato a gamba tesa sulla questione, dicendo che «chi paga il caffè con la carta di credito è un rompiballe». Di contro, il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, anch'egli della Lega, ha mostrato un punto di vista differente: «Un consiglio per chi va in un ristorante che rifiuta il Pos: cambiate ristorante. Se tutti lo facessero, questi ristoranti dovrebbero dotarsi della macchinetta per il Pos». Il presidente del Consiglio, che per prima aveva raffreddato le posizioni estreme sul Pos, per non scontentare l'Europa, è più volte tornata sul tema. Ha infatti dichiarato sia che «se le commissioni fossero a carico dei clienti, nessuno pagherebbe il caffè con la carta» e in seguito che «sarebbe incostituzionale togliere le commissioni». 

Discorso diverso per il tetto al contante che, dopo la proposta della Lega per innalzarlo a 10mila, ha trovato tutti d'accordo per il limite di 5mila. Non resta che attendere, per capire se anche su questa misura peserà il parere negativo di Bruxelles. 

Giorgetti: «Una grande soddisfazione»

Nonostante la bocciatura, esulta il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, che ha parato di «una grande soddisfazione» il fatto che la Commissione Ue «ha promosso la nostra manovra giudicandola “in linea”». «L’Italia è quindi inserita nella metà dei Paesi europei che sono dalla parte giusta». Secondo Giorgetti, il documento della Commissione conferma che il governo ha «smentito i gufi nazionali: serietà e responsabilità pagano e continueranno a essere alla base di ogni nostra decisione». Anche il commissario Ue all’Economia Paolo Gentiloni da Strasburgo conferma che il parere sulla manovra economica dell’Italia è «complessivamente positivo», ma non può non evidenziare anche lui che sono stati fatti «alcuni rilievi critici».

Le modifiche alla Manovra

A valle dei lavori in commissione arriverà il maxiemendamento del governo che dovrebbe contenere le modifiche più importanti, tra cui quella sulla soglia per l’obbligo di accettare pagamenti col Pos, che potrebbe scendere a 40 euro. Poi la manovra passerà all’aula che dovrebbe approvarla entro il 23 dicembre

Modifiche sì, ma servono le risorse

È caccia alle risorse per trovare le coperture alle modifiche della manovra. Tra le ipotesi, a quanto si apprende, spunta anche quella di una nuova stretta sul Reddito di cittadinanza. Il governo starebbe valutando - fra le diverse opzioni - anche quella avanzata dal Terzo Polo che prevede di escludere dalla platea di beneficiari gli under 40. Noi Moderati con Maurizio Lupi sponsorizza invece la riduzione da 8 a 6 mesi del godimento del beneficio nel 2023 a vantaggio della formazione.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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