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Green pass, no all'obbligo nei ristoranti d'hotel. Ecco tutte le regole

Da venerdì 6 agosto certificazione obbligatoria per sedersi al bar e al ristorante al chiuso. Per chi soggiorna in albergo, libero accesso alla ristorazione interna, ma non in una spa, in una palestra o in una piscina. Per i trasporti obbligo a partire da settembre con capienza ampliata. E a scuola? Docenti obbligati, studenti universitari pure

05 agosto 2021 | 20:54
Green pass obbligatorio, Salvini ammutolito Green pass, no all'obbligo nei ristoranti d'hotel. Ecco tutte le regole
Green pass obbligatorio, Salvini ammutolito Green pass, no all'obbligo nei ristoranti d'hotel. Ecco tutte le regole

Green pass, no all'obbligo nei ristoranti d'hotel. Ecco tutte le regole

Da venerdì 6 agosto certificazione obbligatoria per sedersi al bar e al ristorante al chiuso. Per chi soggiorna in albergo, libero accesso alla ristorazione interna, ma non in una spa, in una palestra o in una piscina. Per i trasporti obbligo a partire da settembre con capienza ampliata. E a scuola? Docenti obbligati, studenti universitari pure

05 agosto 2021 | 20:54
 

Sarà un’Italia diversa quella che si sveglierà venerdì 6 agosto perché per accedere in determinati luoghi sarà necessario presentare un documento, il Green pass, tranne che per i minori di 12 anni. Il Governo dopo il Cdm di giovedì pomeriggio ha deciso come e quando sarà utile. La notizia più importante che riguarda il mondo dell’accoglienza è questa: gli ospiti degli hotel, che per soggiornare non hanno bisogno del pass, potranno accedere ai bar e ristoranti delle strutture ricettive ancora senza il green pass stesso.

A livello politico una stoccata a Matteo Salvini (nella foto, "imbavagliato") che sul Green pass ha provato a mettere freni a più riprese, ma che ha dovuto cedere convinto anche dai suoi uomini del Carroccio. Una dimostrazione di autorevolezza da parte di Draghi che rafforza dunque la sua leadership, avvalorata dalle scelte del ministro alla Salute, Roberto Speranza che ha parlato del green pass come «strumento per dare libertà alla cittadinanza ed evitare chiusure». Ad oggi il 62% della popolazione vaccinabile ha effettuato le due dosi, il 68% solo una.

Raggiunto anche l'accordo sul prezzo calmierato dei tamponi proposto dal commissario per l'emergenza Figliuolo: sarà di 8 euro per i minorenni e di 15 euro per gli adulti. I tamponi potranno essere fatti in farmacia secondo l'accordo raggiunto da Figliuolo e dal ministro della Salute Speranza con Federfarma, Assofarm e Farmacie Unite.

 

La soddisfazione della categoria

Un nodo che in tanti si attendevano si sciogliesse e che va dalla parte del turismo. Perché tanta attesa? Perché, come annunciato, per sedersi ai tavoli di bar e ristoranti al chiuso il pass sarà obbligatorio e quindi la domanda era sorta spontanea.

La notizia è stata appresa con entusiasmo dalle associazioni di categoria: «La ristorazione per gli alloggiati - dichiara Maria Carmela Colaiacovo, presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi - è sempre rimasta operativa anche durante le fasi più critiche e drammatiche della pandemia, e l’applicazione delle norme di distanziamento, capienza degli spazi e di servizio, ha permesso lo svolgimento in piena sicurezza. La risposta di oggi è un segnale importante per operatori e clienti che potranno godere di un soggiorno sereno e sicuro durante le vacanze».

«Possiamo rassicurare i nostri ospiti - dichiara il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca - sulla possibilità di usufruire normalmente dei servizi di food and beverage presso le strutture turistico ricettive, sia per la prima colazione sia per l’accesso al ristorante e al bar. Ringrazio il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, il Governo e la Conferenza delle Regioni per aver risposto alle istanze di Federalberghi con una soluzione che consente alle famiglie di trascorrere in tranquillità le proprie vacanze».

 

 

Le regole per bar e ristoranti

Per quanto riguarda bar e ristoranti, ecco cosa prevede il Decreto: in zona bianca si dovrà presentare il green pass se si vuole andare al ristorante, al bar, nei pub, nelle pasticcerie e gelaterie al chiuso e sedersi al tavolo. Non sarà necessario il green pass per chi sta all’aperto. Non sarà necessario il green pass per le consumazioni al bancone. Al chiuso è previsto un numero massimo di sei persone al tavolo. Per i banchetti seguenti le cerimonie civili e religiose il green pass era già stato previsto. Non c’è un numero massimo di persone a tavola. Il buffet rimane consentito “mediante somministrazione da parte di personale incaricato, escludendo la possibilità per gli ospiti di toccare quanto esposto”. La modalità self-service può essere eventualmente consentita per buffet realizzati esclusivamente con prodotti confezionati in monodose. Il decreto prevede l’ingresso con il green pass “nelle zone gialla, arancione e rossa, laddove sia consentito e alle condizioni previste per le singole zone”.

In zona gialla si può andare nei ristoranti e nei bar al chiuso fino alle 18. In zona arancione e rossa i ristoranti sono aperti soltanto per l’asporto e la consegna a domicilio fino alle 22, i bar fino alle 18, le vinerie e le enoteche fino alle 22.

Dal 6 agosto, dunque, 270mila bar e ristoranti saranno pronti, pur tra notevoli difficoltà organizzative, al controllo dei green pass dei clienti che consumeranno al tavolo all’interno dei locali. Non manca tuttavia chi, soprattutto tra i bar, ha scelto di eliminare il consumo al tavolo perché non in grado di garantire il controllo dei certificati. Ma l’ipotesi di dover controllare anche i documenti di identità viene vissuta con profondo disagio perché rappresenta un atto di sfiducia nei riguardi dei clienti e una forzatura perché gli imprenditori e gli addetti non possono svolgere funzioni da pubblico ufficiale.

«La responsabilità dell’uso improprio del green pass - spiega Aldo Cursano, vicepresidente vicario di Fipe-Confcommercio - non può ricadere sulle imprese ed è per questo che fin dall’inizio abbiamo sostenuto la procedura dell’autocertificazione che è stata alla base di tutte le norme varate nei momenti più complicati della pandemia. Occorre immediatamente mettere mano al decreto legge per correggere una distorsione che le imprese faranno fatica ad applicare».

Da ultimo va segnalata la difficoltà di quel 40% di imprese che non hanno spazi esterni che si troveranno a respingere i turisti che provengono da quei Paesi che hanno somministrato vaccini non riconosciuti dall’Ema. Un bel paradosso in piena stagione turistica.

 

Le regole per eventi sportivi al chiuso

Oltre a bar e ristoranti, il Green pass sarà obbligatorio anche per svolgere attività sportiva al chiuso (centri benessere compresi) e per assistere ad eventi sportivi al chiuso e all’aperto (stadi). A proposito di questo, c’è una postilla da mettere ancora per quanto riguarda gli alberghi: gli ospiti delle strutture che vogliono usufruire di palestre o centri benessere degli hotel devono mostrare il green pass prima di accedere. Un intruglio complicato, per certi versi assurdo, sicuramente in grado di generare polemiche, disguidi, sorprese.

Negli stadi e nei palazzetti dello sport in zona bianca, “la capienza consentita non può essere superiore al 50 % di quella massima autorizzata all’aperto e al 30 % al chiuso”. In zona gialla “la capienza consentita non può essere superiore al 25 % di quella massima autorizzata e, comunque, il numero massimo di spettatori non può essere superiore a 2.500 per gli impianti all’aperto e a 1.000 per gli impianti al chiuso”. Rimangono validi “i protocolli attualmente in vigore che prevedono l’assegnazione preventiva dei posti per consentire l’eventuale tracciamento dei casi positivi, il distanziamento quando ci sono gli assembramenti e comunque dei posti a sedere, ingressi separati dalle uscite, l’utilizzo della mascherina al chiuso”. Il decreto prevede che “quando non è possibile assicurare il rispetto delle condizioni previste dai protocolli, gli eventi e le competizioni sportivi si svolgono senza la presenza di pubblico”.

 

Le regole per eventi e spettacoli

  • Il green pass sarà obbligatorio per numerose attività del tempo libero. La lista comprende:
  • Spettacoli aperti al pubblico
  • Musei, istituti e luoghi della cultura
  • Mostre, sagre e fiere
  • Convegni e congressi
  • Centri termali, parchi tematici e di divertimento
  • Centri culturali, centri sociali e ricreativi limitatamente alle attività al chiuso
  • Sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò

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In zona bianca e in zona gialla “gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo e in altri locali o spazi anche all’aperto, sono svolti esclusivamente con posti a sedere pre-assegnati e a condizione che sia assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi, sia per il personale”. È obbligatorio indossare la mascherina e mantenere il distanziamento.

In zona bianca “la capienza consentita non può essere superiore al 50 % di quella massima autorizzata all’aperto e al 30 % al chiuso nel caso di eventi con un numero di spettatori superiore rispettivamente a 5.000 all’aperto e 2.500 al chiuso”.
In zona gialla la capienza consentita non può essere superiore al 50 % di quella massima autorizzata e il numero massimo di spettatori non può comunque essere superiore a 2.500 per gli spettacoli all’aperto e a 1.000 per gli spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala. Se non si possono rispettare i protocolli «sono sospesi gli spettacoli aperti al pubblico.

 

Trasporti a lunga percorrenza

Il ministro alle Infrastrutture, Enrico Giovannini ha annunciato che scatterà dall'1 settembre (fino al 31 dicembre) l’obbligo di green pass per i trasporti, senza anticipazioni ad agosto come qualcuno nel governo sperava, così da consentire l’organizzazione dei controlli. La certificazione sarà richiesta per i treni a lunga percorrenza - Alta velocità, Intercity - e per i traghetti extraregionali, ma non per i mezzi che viaggiano all’interno della stessa Regione. Raggiunto l’accordo anche per quanto riguarda la capienza: quella dei trasporti a lunga percorrenza (a cominciare dai treni) passa dal 50% all’80% dei posti disponibili sia in zona bianca che in zona gialla. Obbligo anche su aerei e sugli autobus che attraversano più di due regioni.

 

La scuola

Il personale scolastico dovrà avere obbligatoriamente il green pass; all'università invece obbligo sia per il personale che per gli studenti. E i professori - non solo universitari, ma di scuole di ogni ordine e grado - che non avessero il green pass saranno sanzionati con lo stop allo stipendio dopo 5 giorni dal "richiamo". Il ministro all'Istruzione, Maurizio Bianchi ha parlato dell'importanza della scuola «a livello comunitario e sociale». Tutti dovranno comunque tenere la mascherina e il distanziamento dove è possibile di un metro, ad eccezione dei soggetti esentati e durante le attività sportive. Le quarantene in caso di positività di riducono a 7 giorni per i soggetti vaccinati. Le decisioni su eventuali chiusure potranno esere prese dagli enti locali, ma la chiusura - ad esempio - di scuole in un determinato comune non dovrà portare alla chiusura degli istituti a livello regionale.

 

Multe e sanzioni

I cittadini che non hanno il green pass rischiano la multa fino a 400 euro, ridotta se pagata entro cinque giorni. Per gli esercenti «dopo due violazioni commesse in giornate diverse, si applica, a partire dalla terza violazione, la sanzione amministrativa accessoria della chiusura da uno a dieci giorni.


 

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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