Con la Legge di Bilancio che passa l'esame della Camera, se ne esce anche un carico di circa 20 crediti d'imposta tra aiuti e rifinanziamenti, bonus modificati e bonus potenziati. Insomma, novità importanti soprattutto per attività come ristoranti, bar e hotel, ma anche attività legate al turismo e pubblici esercizi in generale; novità che presentano una modalità simile a quella dell'anno scorso: nuovamente una pioggia di aiuti sotto forma di crediti d'imposta. Adesso manca solo lo step del Senato, per un rapidissimo via libera entro il 31 dicembre, così da evitare l'esercizio provvisorio.
Quel che stupisce da un primo sguardo è l'abbonanza di aiuti, agevolazioni e sconti fiscali, che vanno a ingigantire una lista che il Governo in più occasioni ha detto di voler tagliare e ottimizzare. I bonus in rapida sintesi.
I "tagli" decisi dalla Camera, in attesa del via libera del Senato
Bonus chef, per strumenti e formazioneÈ una delle novità assolute per i crediti d'imposta, destinato in questo caso a
sostenere i cuochi professionisti. Si tratta di uno
sconto fiscale sulle spese sostenute per l'
acquisto di beni strumentali durevoli e per la partecipazione a
corsi di aggiornamento professionale, strettamente funzionali all'esercizio delle attività (e possibili per il periodo compreso tra l'1 gennaio e il 30 giugno 2021).
In questo caso il credito d'imposta sarà pari al
40% delle spese sostenute, e comunque non potrà mai superare i
6mila euro totali. Inoltre questo credito d'imposta è finanziato con
1 milione di euro l'anno per il triennio 2021-2023 e sarà utilizzabile solo in compensazione. A beneficiarne potranno essere i
cuochi di
alberghi e
ristoranti, sia se lavoratori dipendenti sia se autonomi con partita Iva (anche senza essere in possesso del codice Atec 52210).
Nel dettaglio, le spese per le quali spetta il bonus sono:
- L'acquisto di macchinari di classe energetica elevata per la conservazione, la lavorazione, la trasformazione e la cottura di prodotti alimentari;
- L'acquisto di strumenti e attrezzature professionali per la ristorazione;
- La partecipazione a corsi di aggiornamento professionale
Bonus vino, per potenziare il commercio elettronicoL'idea è quella di potenziare ancora di più il
commercio elettronico, così da sostenere in questa fase pandemica la
filiera agroalimentare e il marchio
made in Italy. Ecco perché la manovra di bilancio prevede, per il periodo di imposta dal 2021 al 2023, l'estensione del
bonus del 40% in materia di sostegno al Made in Italy. Quindi, alle reti di
imprese agricole e agroalimentari, anche costituite in forma cooperativa o riunite in
consorzi, o aderenti ai disciplinari delle "
Strade del vino".
Di questo bonus le imprese se ne possono avvalere per la realizzazione o l'ampliamento di
infrastrutture informatiche che abbiano lo scopo di
potenziare il commercio elettronico, con particolare riferimento al miglioramento delle potenzialità di
vendita a distanza, quindi anche all'export, al raggiungimento di clienti finali che risiedono fuori dal territorio nazionale.
Un passo avanti di questo bonus è la
possibilità da parte dello
Stato di creare, se necessario,
depositi fiscali virtuali nei Paesi esteri, gestiti dagli organismi associativi, per favorire la stipula di
accordi con gli spedizionieri doganali, anche ai fini del rispetto degli oneri fiscali e per le attività legate all'incremento delle esportazioni.
Bonus acqua potabile, per ridurre lo spreco d'acqua e l'uso della plasticaUn altro bonus mosso da "finalità più ampie" è quello dell'
acqua potabile. Si tratta in particolare di un credito d'imposta per l'acquisto di
sistemi di filtraggio dell'acqua potabile, con il chiaro obiettivo di
razionalizzare l'uso dell'acqua e ridurre allo stesso tempo il consumo di contenitori di
plastica per acqua.
Questo credito d'imposta è del
50% e copre le spese sostenute per acquistare e installare sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare E 260. Tutto questo è possibile fino a un ammontare complessivo
non superiore ai mille euro per ciascuna unità immobiliare /
ai 5mila euro per ciascun immobile adibito all'attività commerciale o istituzionale.
Edicole, pubblicità e riviste digitaliUna proroga e conseguente
rifinanziamento fino al 2022 per il credito d'imposta destinato:
- agli investimenti pubblicitari;
- alle edicole e agli altri rivenditori al dettaglio di quotidiani, riviste e periodici;
- alle testate in formato digitale
Un aiuto al turismoUn aiuto al turismo grazie all'allungamento fino al 30 aprile del
credito d'imposta del 60% sugli affitti degli immobili a uso non abitativo, un intervento fondamentale per dare una mano a settori come la
ristorazione, introdotto con il
Decreto Rilancio. La tax credit sui canoni di localezione viene estesa alle
agenzie di viaggio e ai
tour operator.
Bonus Sud: investimenti e ricercaCon un pacchetto di norme, arrivano ben due
proroghe per i
bonus Sud. Innanzitutto resterà in vita fino al 31 dicembre 2022 il credito d'imposta per l'
acquisto di beni strumentali destinati a strutture produttive nelle zone assistite ubicate nelle regioni del
Mezzogiorno (quindi Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo).
Sarà poi utilizzabile ancora per due anni (2021 e 2022) il credito d'imposta per gli investimenti in attività di
ricerca e sviluppo in favore delle imprese attive nelle stesse regioni sopra elencate (inclusi i progetti di ricerca e sviluppo in materia di Covid-19); ciò che cambia rispetto alla misura precedente sono i riferimenti alle dimensioni delle imprese in termini occupazionali e di fatturato.
Bonus Pir - piani di risparmio a lungo termineÈ una delle novità assolute di questa Legge di Bilancio. Si tratta di un nuovo credito d'imposta per le
perdite derivate da piani di risparmio a lungo termine, appunto Pir, per le
piccole e medie imprese. Piani che per almeno due terzi dell'anno solare di durata del piano investato una percentuale minima del 70% del valore complessivo in strumenti finanziari (anche non negoziati) di imprese residenti in Italia (o in Europa, ma con stabile organizzazione in Italia) diverse da quelle inserite negli indici Ftse Mib e Ftse Cap della Borsa Italia o in indici equivalenti di altri mercati regolamentati.
Questo bonus spetta alle persone
titolari del piano di investimento e sarà pari alle minusvalenze, alle perdite e ai differenziali negativi realizzati in relazione agli strumenti finanziari qualificati, ma a due condizioni: che questi strumenti siano detenuti da
almeno 5 anni e che il credito di imposta
non ecceda del 20% delle somme investite negli stessi strumenti finanziari.
Questo credito d'imposta è utilizzabile in
10 quote annuali tutte di pari importo e soltanto in dichiarazione dei redditi.
Bonus quotazioni in borsaÈ anche questo prorogato al 31 dicembre del 2021: un credito d'imposta per le
spese di consulenza relative alla
quotazione delle
piccole e medie imprese (Pmi) istituito a partire dal 2017 con la legge 205.
Slittano inoltre, ma al 30 giugno del 2021, alcuni crediti di imposta per gli investimenti effettuati fino al 30 dicembre 2020, con lo scopo di un
rafforzamento patrimoniale delle imprese di medie dimensioni.
Bonus per agevolare fusioni e scissioniSi ricorre al bonus anche per sostenere i
processi di aggregazione aziendale, per intenderci, fusioni, scissioni o conferimenti d'azienda, a condizione che siano deliberati nel 2021. In particolare la legge di bilancio (anche guardando al futuro di
Monte dei Paschi di Siena) concede al soggetto che emerge dall'operazione di trasformare in credito d'imposta una quota di attività per imposte anticipate riferite alle perdite fiscali o a eventuali eccedenze Ace (aiuto alla crescita economica).
La trasformazione di questa quota avviene per un quarto alla data di efficacia giuridica delle operazioni, per i restanti tre quarti al primo giorno di esercizio, successivo a quello in corso alla data di efficacia giuridica. Questo credito d'imposta non può prevedere un ammontare complessivo
superiore al 2% della somma delle attività dei soggetti partecipanti alla fusione/scissione (e senza considerare il soggetto che presenta l'attività di importo maggiore). Quindi il 2° della somma delle attività oggetto di conferimento.
Sulla trasformazione delle quote in crediti d'imposta è comunque dovuta
una commissione del 25% delle attività per imposte anticipate complessivamente trasformate.
Bonus borse di studio (per i manager di domani)Un credito d'imposta anche per le
donazioni effettuate nel 2021 (o che verranno effettuate nel 2022) nel limite di 100mila euro. Un credito, questo, che varrà:
- fino al 100% per le piccole e medie imprese
- fino al 90% per le medie imprese
- fino all'80% per le grandi imprese
Il credito d'imposta per le donazioni sarà sotto forma di
borse di studio e iniziative formative finalizzate allo sviluppo e all'
acquisizione di competenze manageriali promosse da
università pubbliche e private, da istituti di formazione avanzata, da scuole di formazione manageriale pubbliche o private.
Bonus cinema, più investimenti, più flessibilitàMaggiori risorse anche per gli investimenti nel
cinema e in generale in tutto il
settore audio-visivo; più risorse anche per le aliquote massime del credito di imposta riconosciuto a imprese di
produzione, di
distribuzione e di produzione esecutiva e post-produzione.
Sono state riviste anche le regole per garantire maggiore flessibilità nella determinazione delle risorse destinate ai crediti d'imposta, anche in deroga alle percentuali previste a regime.
Bonus mobili, per arredi ed elettrodomesticiTra i crediti d'imposta confermati e potenziati anche il
bonus mobili, che prevede quanto segue: chiunque ristrutturerà casa nel 2021 potrà beneficiare del credito d'imposta Irpef del
50% delle spese sostenute per acquistare
arredi ed
elettrodomestici.
Il credito d'imposta, pur restando nella misura del 50% sul valore totale di spesa, sarà applicabile a una
spesa massima di 16mila euro (un aumento quindi, rispetto ai 10mila euro applicati fino a tutto il 2020).
Bonus investimentiProroga al 2022 del credito d'imposta per gli investimenti in attività di
ricerca e sviluppo, e così anche innovazione tecnologica e altre attività innovative, per la formazione 4.0. Inclusi anche investimenti in beni strumentali nuovi, con potenziamento e differenziazione delle aliquote agevolative. Si conclude anche con l'incremento delle spese ammissibili e dell'estensione dell'ambito applicativo.
Ambienti di lavoro a prova di Covid-19Viene
anticipata, dal 31 dicembre 2021 al 30 giugno, la possibilità per le imprese di utilizzare il credito d'imposta per l'adeguamento degli ambienti di lavoro. Un anticipo conseguente al nuovo termine di durata del
Temporary Framwork (al fine di autorizzare il sostegno pubblico a tutte le piccole e micro imprese, anche a quelle in difficoltà finanziare al 31 dicembre 2019) estero da Bruxelles al 30 giugno 2021.