Per tre settimane, fino al 13 novembre, sarà in vigore in Campania, Lombardia e Lazio il divieto di uscire di casa dalle ore 23 alle ore 5. Limiti anche in Liguria. Le ordinanze prevedono alcune eccezioni al divieto che consentono di circolare anche nell'orario del cosiddetto "coprifuoco" (gli ormai arcinoti motivi di salute o lavorativi). Come successo già in primavera - prima, durante e appena dopo il lockdown - l'autocertificazione sarà l'unico documento valido per legittimare gli spostamenti. Peccato che - replica di quanto già visto questa primavera - questi moduli aprono uno squarcio su tutto il marcio che la burocrazia crea storicamente in Italia. Il Viminale infatti ha redatto il modulo valido nelle regioni che hanno ordinato le restrizioni (scaricabile qui), ma subito dopo la Lombardia ha risposto con un'autocertificazione propria (scaricabile qui). Non è finita, perchè anche il Lazio ne ha emessa una (scaricala qui) con gli stessi criteri di quella lombarda: identica nella sostanza, solo con la parola Lazio qua e là a rendere "diverso" il modulo da quello nazionale. Questa è di fatto identica a quella comune, ma più "personalizzata" per il territorio regionale. E quindi, quale sarà valida? Ancora una volta viene da chiedersi come le istituzioni possano pretendere rigore e rispetto delle regole ai cittadini quando per prime loro generano confusione, per incompetenza o per volontà di far prevalere i propri poteri. Si riapre dunque un duello tra Regione e Governo che, onestamente, speravamo fosse superato dopo i pasticci di marzo.
Il coprifuoco impone l'autocertificazione
Quando ci si può spostare?Entrando nello specifico delle motivazioni che consentono gli spostamenti, nell'
articolo 1 si legge che “sono consentiti solo gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o d’urgenza ovvero per motivi di salute”. Allo stesso tempo, l'ordinanza spiega che “è in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, dimora o residenza”: significa che, se si lascerà un bar o un ristorante alle 23, si avrà naturalmente la possibilità di
rientrare a casa. Resta da capire con quale pezza giustificativa. In attesa delle Faq il consiglio ai ristoratori è di fornire sempre l’autocertificazione (clicca qui per scaricare il pdf in allegato) al
cliente prima di uscire dal locale insieme allo scontrino raccomandandosi di conservarlo come pezza giustificativa per circolare.
L'articolo 2 dell'ordinanza precisa che “la sussistenza delle situazioni che consentono la possibilità di spostamento incombe sull’interessato”: spetterà dunque al cittadino produrre l'autocertificazione da mostrare, ovunque sul territorio regionale, alle forze dell'ordine a cui spettano i
controlli.
Le multe per chi viola il coprifuocoLa multa per i
trasgressori, salvo che il fatto non costituisca reato, va da 400 a 3mila euro, che aumenta di un terzo se il coprifuoco viene violato con un veicolo come recita l'articolo 4 del Decreto legge 25 marzo 2020, n. 19 a cui l'ordinanza fa riferimento.
Come compilare l'autocertificazioneIl
modulo va compilato dall'interessato prima di uscire o anche durante i controlli in virtù di uno spazio libero posto in fondo dove oltre alla firma dovranno comparire anche l'ora e la data dell'uscita.