Il grande giorno si avvicina: è iniziato ormai il conto alla rovescia per la festa più attesa dell’anno, quella in cui saluteremo il 2022 e daremo il benvenuto al 2023, augurando a noi stessi e a tutte le persone a noi care che possa essere un anno ricco di soddisfazioni e benessere. La maniera più classica per trascorrere il veglione di San Silvestro è senza dubbio a tavola, a casa in famiglia o con gli amici oppure in uno dei tanti ristoranti (quasi 2 su 3) che per l’ultimo dell’anno hanno deciso di restare aperti (circa 70mila, il 59,1% del totale, contro il 53,6% del 2021), registrando un vero e proprio boom di prenotazioni.
Capodanno al completo anche per gli agriturismi italiani, che già da settimane hanno registrato il tutto esaurito per la notte di Capodanno, soprattutto nelle località di montagna, tra le mete preferite dai 17 milioni di italiani in viaggio durante le feste. Con il Cenone di San Silvestro che costerà in media 120 euro a persona e una spesa complessiva fino a 600 euro per trascorrere fuori casa tutto il weekend, qualità del cibo e riscoperta dei borghi di prossimità si confermano elementi intoccabili nella lista delle priorità dei consumatori. Nonostante i rincari, il mangiare bene, sano e al giusto prezzo rimane fondamentale, ancora meglio in un contesto familiare che offre esperienze per tutte le età e che valorizza le tradizioni locali portate a tavola in piatti tipici e specialità del territorio.
Piatti tipici regionali sulle tavole italiane
Qualsiasi menu si decida di portare in tavola la sera di Capodanno, inevitabilmente i piatti più apprezzati saranno quelli della tradizione, che appartengono ormai al nostro Dna. Ogni regione italiana è caratterizzata da alcuni piatti tipici. In Piemonte ad esempio sono molto diffusi il bollito di carne e il pollo alla marengo servito con gamberi e funghi. In Alto Adige spazio a canederli e tirtlen, che sono grossi ravioli fritti con una farcitura di verza o spinaci, talvolta accompagnati con una zuppa d’orzo. In Liguria il protagonista della cena di San Silvestro è il cappon magro, antico piatto tradizionale a base di pesce e verdure.
Il cotechino è diffuso a tutte le latitudini, ma l’Emilia-Romagna è la sua vera patria. A Napoli a Capodanno regnano baccalà e capitone, mentre in Puglia le feste di fine anno fanno rima a tavola con panzerotto fritto, cicorie, calzone ripieno, cartellate e agnello con lampascioni. Se ci si trova in Sicilia è facile trovare sulle tavole la classica caponata, la matalotta (zuppa di pesce) e l’insalata di finocchi e arance. Un dolce tipico sardo è invece il cabude, un pane dolce diffuso soprattutto in molti comuni della provincia di Sassari.
Un cenone che si rispetti non può che cominciare con uno o più antipasti, che danno il via alla festa e preparano i palati per le portate principali
Per gli antipasti si prediligono preparazioni semplici e prodotti del territorio
Un cenone che si rispetti non può che cominciare con uno o più antipasti, che danno il via alla festa e preparano i palati per le portate principali. Oltre a proporre salumi e formaggi del territorio, bruschette, salatini e così via, spesso non si rinuncia anche ai carpacci di pesce, dallo spada al salmone al tonno affumicato. Il Salmone norvegese al naturale Fumara, ad esempio, gustoso e versatile in cucina, è una delizia ideale per carpacci, pensata per gli appassionati del gusto autentico del salmone norvegese.
Una pietanza molto gettonata è il panettone gastronomico salato, che può essere farcito con ogni ben di Dio: tonno, uova sode, maionese, salsa tonnata, olive, pomodori sott’olio, affettati, ecc. Tra gli antipasti più sfiziosi si possono proporre anche torte salate, tartine, cocktail di gamberetti, stuzzichini o vol-au-vent a base di pasta sfoglia farciti con diversi ingredienti, ma anche verdure crude servite insieme a gustose salse di accompagnamento. Per conquistare gli amanti dei formaggi, si può portare in tavola “Più Gusto al Colore”, la nuova linea del Caseificio Sociale Manciano che comprende 5 pecorini: al tartufo, allo zafferano, al pepe, al peperoncino e il Briaco, immerso durante la stagionatura nel Morellino di Scansano Docg.
Primi piatti all’insegna della tradizione
Per la scelta dei primi, gli italiani si orientano quasi sempre su piatti della tradizione. Per esempio la zuppa di lenticchie (immancabili “portafortuna”) o il brodo di cappone e frattaglie miste, accompagnato da cappelletti o tortellini fatti in casa. Oppure si può optare per un primo a base di pesce, come spaghetti alle vongole, risotto alla pescatora, gnocchetti con gamberi, linguine allo scoglio, lasagne con crema di scampi e così via. Per chi ama portarsi avanti con le preparazioni per godere maggiormente della compagnia dei commensali, un’ottima soluzione possono essere dei primi da preparare in anticipo e riscaldare al momento, come lasagne, pasta al forno e crespelle salate. Un’altra idea furba è affidarsi alla qualità di un sugo pronto come il Ragù di carne Chianina Boscovivo della linea Le Ricette di Caterina (dedicata a Caterina de’ Medici), che comprende una ricca gamma di prodotti della tradizione toscana.
Il piatto più classico a Capodanno è senz’altro il cotechino (o lo zampone) servito con le lenticchie
È l’ora dei secondi: immancabili cotechino e zampone con le lenticchie “portafortuna”
Anche sui secondi ci si può sbizzarrire tra le infinite proposte della tradizione gastronomica italiana. Ma il piatto più classico è senz’altro il cotechino (o in alternativa lo zampone), servito con le lenticchie, simbolo di abbondanza, oppure utilizzato in preparazioni più sofisticate, come il cotechino in crosta. Tra le specialità da portare in tavola a Capodanno c’è ad esempio il Cotechino precotto con Mora Romagnola di Officine Gastronomiche Spadoni, pronto in soli 20 minuti in acqua bollente, che stupirà gli ospiti con il suo sapore gustoso e delicato. Un altro grande classico delle tavole di Capodanno è il vitello tonnato, un piatto molto amato sia dagli adulti che dai bambini; ma tra i secondi più presenti sulle tavole del cenone troviamo anche arrosto, salsiccia, polpo, baccalà e calamari fritti.
Una dolce conclusione, prima di dare il via ai festeggiamenti
Per i dolci, l’Italia offre un’infinità di proposte golose e irresistibili. Panettone e pandoro sono sicuramente i più gettonati durante tutto il periodo delle feste di fine anno, anche se sempre più oggetto di rivisitazioni creative e arricchiti con ingredienti inusuali o tipici del territorio. Spesso vengono serviti con delle creme di accompagnamento, ad esempio a base di cioccolato, mascarpone, pistacchio o limone. A volte vengono anche impiegati come basi per la realizzazione di vari dessert, come stelle o girelle di pandoro, budini o tiramisù di panettone, tartufi o vari dolci al cucchiaio. Un altro dolce tipico è il tronchetto di Capodanno, a base di pan di spagna e crema chantilly, ricoperto da una ganache al cioccolato.
Il panettone è tra i dolci i più gettonati durante tutto il periodo delle feste di fine anno
Tra le proposte dolci più originali di quest’anno, ci sono per esempio le Collezioni Loison, panettoni e pandori presentati in packaging originali e curati in ogni dettaglio, con un ricco assortimento di varianti per un’esperienza sensoriale a cui non si può resistere. Oppure Zabà, lo zabaione nel vasetto, un’idea di Alberto Marchetti, maestro gelatiere torinese, perfetto per accompagnare dolci e biscotti, per variegare gelati o arricchire creme e panna montata, ma anche come goloso dolce al cucchiaio. Per chi non sa resistere al “cibo degli dèi”, ecco Valrhona Collezione Gifting, cioccolatini, carré di cioccolato e mandorle e nocciole ricoperte, che soddisfano ogni desiderio goloso. Infine, per gli intolleranti al glutine ci sono le golosità gluten free firmate Schär: dai Christmas Cookies in edizione limitata al classico Panettone, dai tradizionali Lebkuchen ricoperti di cioccolato fondente fino ai golosi Ciocko Sticks.