Per San Carlo, specializzata in snack e chips, il 2022 è stato un anno sfidante per lo scenario macroeconomico, ma che alla fine ha dato risultati molto positivi e ha riconfermato la leadership di mercato. Le patatine San Carlo archiviano, infatti, l’esercizio 2022 con i principali indicatori in forte crescita. I ricavi consolidati sono cresciuti del 16,3% rispetto al 2021, raggiungendo quota 323,8 milioni di euro, mentre il margine operativo lordo è salito del 13,4% a 41,5 milioni. Ma l’incremento maggiore riguarda l’utile netto, che mette a segno un +193%, arrivando a 15,8 milioni di euro. Nel corso del 2022 sono stati realizzati investimenti per 11,9 milioni in nuove tecnologie di produzione, efficienza della catena produttiva e trasformazione digitale dell’impresa. Il gruppo di chips e snack, che conta oltre 2mila collaboratori, quattro stabilimenti, 154 centri distributivi in Italia e una presenza in 29 Paesi, registra anche un miglioramento della posizione finanziaria netta (in sostanza il debito) nell’ordine dei 5,3 milioni di euro nel confronto annuo.
San Carlo, le patatine triplicano gli utili
San Carlo, risultati incoraggianti anche per il 2023
«Anche nei primi mesi del 2023 stiamo assistendo a risultati molto incoraggianti, con una crescita del fatturato a doppia cifra - ha detto Susanna Vitaloni, presidente e amministratore delegato di San Carlo Gruppo Alimentare - Continueremo a lavorare con passione per offrire prodotti innovativi e di alta qualità ai nostri consumatori e a rappresentare, anche all’estero, l'eccellenza italiana nel settore alimentare».
Oggi la San Carlo Gruppo Alimentare è controllata da Unichips Finanziaria, la holding che racchiude gli interessi della famiglia erede dell’imprenditore Francesco Vitaloni che nel 1936 iniziò l’attività aprendo un negozio di alimentari a Milano. Era il padre di Alberto, 88 anni, a sua volta padre di Francesco, Susanna e Michele. Bilancio archiviato anche per la holding che ha presentato il consolidato 2022 chiuso con un risultato netto di 11 milioni, che si confrontano con i 6,76 dell’anno precedente.