Che l’estate 2023 sarà la più cara di sempre ormai è un dato di fatto. Tutto aumenta: dagli alberghi agli aerei dai pacchetti vacanza ai gelati, ai lettini e ombrelloni. Tanto che gli italiani sono alla disperata ricerca di mete “più economiche”. Ma il problema è che a rincarare non solo i prodotti e i servizi che ruotano intorno alle vacanze e all’estate, ma quelli di uso comune: dal riso alla frutta e verdura all’acqua minerale, come sottolineato da Codacons.
Estate 2023, tanti schizzati i prezzi di frutta e verdura
Codacons, dalla frutta e verdura i rincari dell’estate
Nel dettaglio, secondo il Codacons rispetto al 2022
- il riso costa oggi il 32%,
- i pomodori il 12,8% in più,
- radici, bulbi, funghi e altri vegetali (finocchi, carote, cipolle, aglio, asparagi, carciofi) ha subito aumenti medi del 23,6%;
- le patate sono rincarate addirittura del 26,9%,
- per l’olio d'oliva si spende il 26,7% in più.
Per la verdura fresca si spende, dunque, in media il 17,8% in più, con punte del +22% per i cavoli. Male anche la frutta fresca:
- aumenti dell'8,3% con punte del 16% per le arance
- del 15,2% per i frutti a bacca (uva, kiwi, more, mirtilli, ecc.).
Carissimi gelati, birre e acqua minerale
Ma non solo frutta e verdura:
- i gelati rincarano del 18,9% su base annua
- per una birra si spende in media il 13,2% in più (+15,8% per quelle non alcoliche)
- le bevande gassate aumentano del 19.5%,
- i succhi di frutta del 15.8%
- aperitivi alcolici (+10%)
- acqua minerale (+11,9%).