Al di là dell’uomo politico, Silvio Berlusconi, che è morto oggi all’età di 86 anni, era un impareggiabile padrone di casa, che da Arcore alla Costa Smeralda, accoglieva i suoi (illustri ospiti) senza badare a spese con allestimenti, spesso così spettacolari, da lasciare tutti a bocca aperta. Come non ricordare l’enorme tenda berbera per l’incontro con Gheddafi e l’antico servizio d’argento utilizzato per la cena George Bush junior?
Sfarzo e lusso che però rimanevano circoscritti nelle location e nella mise en place, o nelle su ville private... Berlusconi, infatti, amava sì la cucina, ma quella semplice. Dalla pasta al pomodoro pachino alla pizza (rigorosamente Margherita), passando per la caprese, dalla bistecca alla fiorentina alla pasta al pesto o ai quattro formaggi, senza dimenticare le ricette di pesce (da quello alla griglia al classico risotto ai frutti di mare), che non ha però mai amato particolarmente, accompagnate da importanti e selezionatissime etichette di vino. L’unico diktat: divieto assoluto all’aglio.
Berlusconi era un grande amante della cucina italiana light
Berlusconi e le cene di stato: argenteria, show e cucina italiana
Menu tricolori (e light) che, come dicevamo, Berlusconi ha sfoggiato spesso nei pranzi di partito e in quelli ufficiali con i leader stranieri (ricordiamo tra le altre cose l'attenzione al turismo in generale). Ne è un esempio il menu della cena di stato con il presidente Bush a Villa Madama nel 2004 che comprendeva caprese, tortine al formaggio, pennette come primo e una tagliata di carne e tortini di verdure.
Menu per così dire “parco” bilanciato da una tavola lussuosamente decorata con argenteria italiana dell’800 e sontuose composizioni in centrotavola che richiamavano i colori della nostra bandiera.
Per Berlusconi l'unico ingrediente bandito era l'aglio
Se pensiamo poi alla visita di Vladimir Putin del 2002 il menu offerto da Berlusconi fu ancora più semplice, quasi da trattoria, con triglie di scoglio e frittura di calamari.
Silvio Berlusconi e Vladimir Putin a Zavidovo,Russia, nel-2003. Foto-ITAR-TASS, Presidential Press-Service via AP
A Villa Certosa menu di pesce e musica per Tony Blair
Atmosfera informale e rilassata anche per la visita di Tony Blair e sua moglie a Ferragosto a Villa Certosa in Costa Smeralda. La cena resa memorabile dal Cavaliere in versione cantante in bianco con bandana. Il menu, totalmente a base di pesce, preparato da Michele Persechini, chef di fiducia di Berlusconi, prevedeva insalata di scampi e fagioli con salsa di pesce e trombette al pomodoro fresco, aragosta e una torta gelato. Ad accompagnare il tutto il Vermentino di Gallura Docg, prodotto a pochi chilometri dalla Costa Smeralda.
Il pranzo Iftar offerto da Berlusconi per Gheddafi
Come dicevamo, Berlusconi era davvero attento ai suoi ospiti. Basta pensare che per la famosa cena con Gheddafi nell’agosto 2010 nella Caserma dei carabinieri Salvo d’Acquisto, dopo alcune lezioni coraniche in occasione del Ramadan fu offerto l’Iftar, un pranzo che tradizionalmente conclude il digiuno islamico, a circa ottocento invitati. Pranzo che iniziò, come da tradizione, con un piatto di datteri.
Berlusconi era un grande amante della pizza, soprattutto la classica con pomodoro, mozzarella e basilico
Cucina italiane e semplice lo stile di Berlusconi
Ma cene ufficiali o meno, come dicevamo, l’idea di cucina per Berlusconi non cambiava. Semplicità prima di tutto e massima attenzione per la salute: molta frutta e spremute, tanta acqua, tè e tisane e ai pasti solo verdure e proteine. E noi diremmo che ha funzionato regalandogli una vita piena.