Il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge che contiene importanti misure di promozione del Made in Italy, con fondi e disposizioni specifiche per tutto l’agroalimentare, e che conta 50 articoli. Gli obiettivi prefissati dal governo sono quelli di promuovere e sviluppare tutte le filiere del settore italiane e valorizzare la biodiversità: per raggiungerli, un miliardo di euro, l’istituzione del nuovo liceo (con la prima campanella che suonerà a settembre 2024) e della Giornata nazionale (che cadrà ogni anno il 15 aprile), il potenziamento del sistema di etichettatura “NutrInform Battery” (che fornisce indicazioni sull’apporto nutrizionale degli alimenti in rapporto al fabbisogno giornaliero) e l’introduzione della certificazione di “ristorante italiano nel mondo” per i ristoratori del Bel Paese all’estero.
Approvato il ddl sul Made in Italy
Ddl Made in Italy, Lollobrigida: «Miriamo a sostenere la dieta mediterranea e le imprese della filiera agroalimentare»
Soddisfatto il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, che ha dichiarato: «Con l'etichettatura miriamo a sostenere la dieta mediterranea e le imprese della filiera agroalimentare, ponendosi in netto contrasto al sistema del Nutriscore, che obbedisce ad altre logiche, spesso legate ad interessi di multinazionali e che stigmatizzano i nostri prodotti».
E poi sull’introduzione delle certificazioni italiane all’estero: «Prevediamo l’istituzione di un fondo di due milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025, con l’obiettivo di promuovere e sviluppare le filiere agroalimentari del nostro Paese» ha concluso il ministro Lollobrigida.
Ddl Made in Italy, Coldiretti: «Importanti le misure di contrasto al falso Made in Italy agroalimentare»
Per il nuovo ddl per la tutela e la valorizzazione del Made in Italy sono arrivate parole di approvazione anche dalla Coldiretti: «Sono importanti le misure di contrasto al falso Made in Italy agroalimentare che nel mondo vale 120 miliardi, il doppio delle esportazioni di cibo e bevande tricolori. Con il settore agroalimentare che rappresenta la perfetta sintesi di economia, lavoro, salute, cultura, storia e ambiente, è giusto sostenere lo sviluppo e la valorizzazione del Made in Italy anche sul fronte scolastico con corsi di studio mirati. Dietro ogni prodotto alimentare 100% italiano c’è un territorio, una storia, una tradizione culturale, una abilità che bisogna sapere raccontare e difendere».
Sulla questione certificazioni, Coldiretti ritiene che questo «sia importante per promuovere l’utilizzo di ingredienti di qualità e di prodotti appartenenti alla tradizione enogastronomica italiana e a denominazione di origine che vengono protette anche attraverso un fondo per il supporto alle azioni giudiziarie e stragiudiziarie intraprese dalle imprese a tutela dell’identità nazionale dei prodotti».