Sono considerate tra le saline più belle (e più importanti del mondo) che producono un sale “dolce” dal gusto unico, particolarmente gradevole e delicato. Ma oggi, dopo il terribile alluvione che sta mettendo in ginocchio l’Emilia-Romagna, tutto è sommerso e, almeno per la raccolta 2023, scomparso. Stiamo parlando, purtroppo, delle Saline di Cervia che sono completamente sommerse dall’acqua.
Le Saline di Cervia prima dell'alluvione
Saline di Cervia completamente allagate
Ed è questa una tra le immagini più emblematiche di quanto è successo e sta succedendo del cervese. Nonostante il danno enorme, le saline sono servite anche come “vasca di espansione” naturale, permettendo quindi a una grande quantità di acqua di non riversarsi direttamente sulla parte costiera della città. Ma dall’altra tutto ciò non è bastato con l’aumento del livello dell’acqua nella zona Malva Nord con l’uscita dal canale Bova e infilandosi nel vicino sottopassaggio.
Ma, come detto, c’è di più ora è a rischio la raccolta del sale 2023. Un sale marino integrale molto pregiato e amato e utilizzato da chef famosi e ristoranti in tutta Italia per il suo sapore unico, privo delle note amarognole derivanti dalla presenza di minerali diversi dal puro cloruro di sodio.
Sale di Cervia, amato da chef e pasticceri
La produzione del sale ha un legame millenario con la città di Cervia, e questo prodotto è l’ingrediente d’elezione nella gastronomia emiliano-romagnola: l’oro bianco di Cervia è, infatti, impiegato nel processo di salagione dei salumi e stagionatura dei formaggi mentre in cucina, al di là degli usi classici, la sua “dolcezza” è molto apprezzata dai pasticceri per esaltare la verve di preparazioni dolciarie oltre a vari tipi di cioccolato e frutta secca. Inoltre, ne basta un pizzico per creare birre e gin con accenti sapidi o drink dall’aroma sorprendente. Ora speriamo che le Saline di Cervia possano tornare a produrre il loro pregiato sale.