Il governo Meloni, come discusso al Tavolo sull'emergenza idrica a Palazzo Chigi, preparerà un decreto legge sull'emergenza siccità, che prevederà un commissario ad hoc, una cabina di regia fra i ministri interessati e semplificazioni delle procedure per gli interventi necessari. Una decisione, dunque, che è volta a tendere la mano verso quelle 300mila imprese agricole in difficoltà e non solo.
Al tavolo presieduto dalla premier Giorgia Meloni hanno preso parte i ministri Matteo Salvini, Francesco Lollobrigida, Raffaele Fitto, Gilberto Pichetto Fratin, Roberto Calderoli, Nello Musumeci, il viceministro Vannia Gava e infine i sottosegretari Alfredo Mantovano e Alessandro Morelli. Il governo, si apprende in una nota di Palazzo Chigi, lavorerà «a un provvedimento normativo urgente che contenga le necessarie semplificazioni e deroghe e accelerando i lavori essenziali per fronteggiare la siccità». Il commissario straordinario che sarà individuato avrà «poteri esecutivi rispetto a quanto programmato dalla cabina di regia».
Lollobrigida: «Si tratta di una questione "emergenziale"»
Rispondendo a delle domande durante il Question Time alla Camera sulla siccità, il ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha dichiarato che «bisogna assumere soluzioni strategiche definitive e pianificate in modo adeguata. Si tratta di una questione "emergenziale" nell'ambito degli eventi di quest'anno, che diventa però strutturale negli ultimi 20 anni perché siamo al quinto evento siccitoso che poteva essere affrontato in modo diverso nella previsione e nell'utilizzo delle risorse. Ci sono a disposizione quasi otto miliardi di euro che sono lì da qualche anno con l'impossibilità di essere spesi per ragioni burocratiche e normative su cui bisognerà intervenire rapidamente».
Il ministro Francesco Lollobrigida
C'è l'ipotesi razionamento d'acqua
Tre milioni e mezzo di italiani rischiano intantyo di avere l'acqua razionata dai rubinetti. L'allarme lo ha lanciato l'Anbi, l'Associazione Nazionale dei Consorzi di Bacino. «Dati alla mano, è lecito ritenere che, per almeno tre milioni e mezzo di italiani, l'acqua dal rubinetto non può più essere data per scontata» ha dichiarato il presidente, Francesco Vincenzi. «Secondo il Consiglio nazionale delle ricerche, una percentuale fra il 6% ed il 15% della popolazione italiana vive ormai in territori esposti ad una siccità severa od estrema».
La soddisfazione di Confagricoltura
La decisonme del Governo è stata accolta con favore da Confagricoltura I livelli attuali dei fiumi e dei laghi lasciano pochi dubbi sul ricorso a razionamenti nelle prossime settimane. In questo senso, è indispensabile che la task-force di Palazzo Chigi ascolti i territori e le rappresentanze imprenditoriali attraverso cabine di regia da istituire a livello locale.
Le criticità attuali richiedono interventi immediati ma non bisogna appiattirsi sull’emergenza. Confagricoltura, infatti, chiede al governo un Piano Acque organico, che fornisca al Paese e al settore primario opere infrastrutturali significative dove raccogliere e stoccare le precipitazioni atmosferiche. Questo Piano può essere realizzato recuperando risorse sia dal Pnrr, sia dai Fondi di coesione. Non bisogna sprecare neanche una goccia d’acqua. Per questo motivo occorre anche sbloccare e incentivare il riutilizzo a fini irrigui delle acque reflue depurate, una priorità non più procrastinabile. Sul fronte dell’emergenza occorrono interventi che rispondano, prima possibile, alle necessità dell’uso potabile e agricolo. Anche con il coinvolgimento dei bacini idroelettrici per sostenere le forniture di acqua nelle fasi più acute della siccità a cui stiamo andando incontro.
Prandini: «È importante l’impegno del Governo»
Sulla stessa linea Coldiretti. «È importante l’impegno del Governo sulla semplificazione anche per accelerare la realizzazione delle infrastrutture di cui il Paese ha bisogno in una situazione in cui viene intercettata e raccolta solo l’11% della acqua piovana». Così ha sintetizzato il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini. «Finalmente è stato affrontato il tema dell'acqua non solo come emergenza ma anche per consentire la programmazione necessaria per gestire una risorsa essenziale per l’intera collettività attraverso una cabina di regia tra tutte le Istituzioni interessate a livello nazionale e territoriale. Gli agricoltori sono impegnati a fare la propria parte per promuovere l’uso razionale dell’acqua, lo sviluppo di sistemi di irrigazione a basso impatto e l’innovazione con colture meno idro-esigenti, ma non deve essere dimenticato che l’acqua è essenziale per mantenere in vita sistemi civili industriali ed agricoli senza i quali è a rischio la sopravvivenza del territorio, la produzione di cibo e la competitività dell’intero settore alimentare».
Ettore Prandini, Attilio Fontana e Gian Marco Centinaio
Centinaio: «Ora occorre passare rapidamente ai fatti»
Il vicepresidente del Senato, Giamm,arco Centianio, rifvendica per parte sua la primogenitura dell'idea del commissariamento. «L’istituzione di una cabina di regia e presto anche di un commissario con poteri esecutivi raccoglie la proposta che avevamo avanzato nei giorni scorsi per un intervento immediato contro gli effetti dell’emergenza siccità. Stabilito il metodo, ora occorre passare rapidamente ai fatti per rispondere alle esigenze del settore agricolo e zootecnico. Con la riunione di oggi, il governo lancia un importante segnale di attenzione verso un problema troppo a lungo ignorato», aggiunge Centinaio.
«Non è più tempo di veti e sovrapposizioni tra enti o di norme confuse e contraddittorie. Servono decisioni rapide ed efficaci per destinare l’acqua là dove serve e per spendere le risorse già a disposizione, così da garantire la pulizia e la manutenzione delle opere esistenti e la realizzazione di quelle più urgenti. La nascita della cabina di regia potrà accelerare la scelta delle priorità su cui intervenire, mentre mi auguro che il Consiglio dei ministri proceda presto con la nomina del commissario per favorire la "messa a terra" delle decisioni», conclude il senatore della Lega.
Il Po in emergenza
Fontana: «Bene il Governo sulla crisi idrica»
Anche il governatore di Regione Lombardia, Attilio Fontana, commenta positivamente; «Bene il Governo sulla crisi idrica. Ringrazio il premier Giorgia Meloni per aver accolto la mia richiesta della scorsa settimana e aver prontamente convocato la cabina di regia che si è riunita oggi. - ha proseguito il presidente - dell'istituzione a Palazzo Chigi di una Cabina di regia tra tutti i ministeri interessati per definire un piano idrico straordinario d'intesa con le Regioni e gli Enti territoriali per individuare le priorità di intervento e la loro adeguata programmazione».