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Campionato del Museto, ecco chi è il vincitore

Si è concluso il campionato del mondo del Museto, organizzato alla Caneva dei Biasio di Cendrole di Riese Pio X dall’Ingorda Confraternita. A vincere è stato Luigi Fabian

 
19 gennaio 2023 | 16:26

Campionato del Museto, ecco chi è il vincitore

Si è concluso il campionato del mondo del Museto, organizzato alla Caneva dei Biasio di Cendrole di Riese Pio X dall’Ingorda Confraternita. A vincere è stato Luigi Fabian

19 gennaio 2023 | 16:26
 

Luigi Fabian, 62enne, ora è in pensione ma ha dedicato la propria vita all’allevamento di animali e all’agricoltura. Barba bianca e mani nodose: negli anni ha lavorato con i bachi da seta, coltivato tabacco, allestito un vivaio, prodotto carne e latte. Adesso è in pensione e si dedica a tempo pieno ai maiali, ha una piccola produzione locale a Salvarosa, frazione di Castelfranco, nel Trevigiano, e per la macellazione lo aiuta il norcino Giorgio Squizzato.

Il vincitore del Museto, Luigi Fabian

È lui il vincitore del campionato del mondo del Museto, organizzato alla Caneva dei Biasio di Cendrole di Riese Pio X dall’Ingorda Confraternita. In gara c’erano 36 norcini, provenienti da tutto il Veneto ma anche dal Friuli Venezia Giulia. Qual è il segreto del vincitore? L’amore per gli animali, tanto da dedicare una sorta di monologo al suo maiale dopo la vittoria. «Da quarant’anni mangio museto, quest’anno erano davvero buoni, per questo ho deciso di iscrivermi per la prima volta al concorso: ho avuto un presagio”, ha raccontato tra gli applausi dopo il rito di consacrazione con il coltello della Confraternita, formalizzato dal Gran Norcino Matteo Guidolin. «Non ho segreti particolari, solo grande cura e grande amore per i maiali. Nel museto ci vanno solo sale e pepe, nessuna spezia. Poi lo cucina mia moglie, che è bravissima». Quanto alla sua produzione (circa 150 museti), ormai è già esaurita, distribuita tra parenti, amici e qualche cliente.

La classifica completa

Dietro di lui, sono arrivati Sartori Carni di Brenzone del Garda (Verona), la Macelleria Peron di Schio (Vicenza) e poi tre norcini trevigiani: l’azienda agricola Rossi di Musano di Trevignano, la Mario Vanzo di Riese Pio X e la Denny Mascherin di Altivole. Nell’albo d’oro, il Re della Cotica, Pierluigi De Meneghi, rimane dunque in vetta dopo aver vinto due volte (nel 2022 e nel 2020), subentrando al primo vincitore a Luciano Ceccato di Riese Pio X (2018) e ai The Kings of Matcha di Montebelluna (2019). La sede dell’evento è fin dalla sua nascita La Caneva dei Biasio, trattoria e azienda vinicola di Riese Pio X.

Da evidenziare che la scelta è stata fatta da una giuria composta da 18 professionisti del settore, che hanno seguito una scheda tecnica elaborata da De Gustibus Carnis che ha valutato l’impatto visivo e olfattivo dei museti in gara prima di passare alla degustazione vera e propria. La giuria era composta da Elisa Guizzo – presidente della giuria e meat specialist, che ha anche condotto una piccola lezione di analisi sensoriale ai giurati, che erano: Iuri Martinato – vice presidente De Gustibus Carnis, Laura Maragliano – Sale & Pepe, Cesare De Stefani– Salumi De Stefani, Giancarlo Saran – giornalista, Mario Conte – sindaco di Treviso, Walter Brunello – libero professionista, Alessandro Martini – direttore Marca Treviso, Giovanni Scapin – Locanda da Doro, Domenico Basso – giornalista, Federico Caner – assessore regionale Turismo e Agricoltura, Lucia Russo – Il Gazzettino, Luca Breccia – macellaio De Gustibus, Antonella Alban – dirigente dell'Istituto Agrario Sartor, Clodovaldo Ruffato – organizzatore Magna Porcatio, Furio Bragagnolo – Pasta Zara, Maurizio Drago Drago Press, Mauro Pigozzo – giornalista.

Durante la serata, l’assessore regionale Caner, storico partecipante alla manifestazione, ha difeso le produzioni locali da chi, in questi giorni, le aveva attaccate. «Questa è la nostra tradizione, questa è la nostra gastronomia: dobbiamo difendere il nostro modo di vivere e di mangiare”. Per Conte è stata invece la prima volta in giuria. «Di museti buoni ce n’erano molti, è stato difficile scegliere ma alla fine ha vinto la passione e l’amore per l’allevamento dei nostri piccoli produttori locali».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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