In principio è stata l'acqua frizzante, ora tocca alla birra, ma il problema riguarda l'intero settore del beverage: manca l'anidride carbonica. Così Menabrea, storico birrifico di Biella, ha annunciato lo stop della produzione. Lo ha confermato l'azienda a La Repubblica nei giorni scorsi, parlando di un'interruzione momentanea, che è però sintomo di difficoltà diffuse.
Non c'è anidride carbonica: stop alla birra
La carenza di Co2 è destinata a colpire soprattutto i produttori a livello industriale rispetto a quelli artigianali di dimensioni ridotte. Le seconde infatti utilizzano per lo più bollicine che derivano dalla naturale fermentazione del prodotto, mentre le prime fanno uso di biossido di carbonio, utilizzato per tenere fuori l'ossigeno dalle bottiglie.
Resta comunque evidente come non ci sia anidride carbonica sufficiente per tutti. A mancare è soprattutto la versione liquida. Chi riesce, va avanti con le bombole, ma i costi sono anche tre volte superiori.
Perché manca anidride carbonica?
A causare la mancanza di anidride carbonica è l'aumento dei prezzi dell'energia e le difficoltà generali legate al trasporto. Molte aziende che la producono, preferiscono concentrarsi sulla produzione sanitaria.
Così il problema non è solo italiano, ma europeo. L'allarme è arrivato dalla Germania, per esempio, ma anche dalla Polonia, dove Carlsberg minaccia la chiusura degli stabilimenti, e dal Belgio, dove la storica Delirium Tremens potrebbe a breve vedersi costretta a interrompere la produzione.