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Gragnano ha celebrato la regina della tavola: la pasta

Il Consorzio di Tutela è riuscito a riportare al centro dell’attenzione uno dei piatti simbolo del made in Italy con la 20esima edizione “Gragnano”, tra ricette, socialità, convegni ed eventi culturali

di Giorgio Lazzari
 
15 settembre 2022 | 16:37

Gragnano ha celebrato la regina della tavola: la pasta

Il Consorzio di Tutela è riuscito a riportare al centro dell’attenzione uno dei piatti simbolo del made in Italy con la 20esima edizione “Gragnano”, tra ricette, socialità, convegni ed eventi culturali

di Giorgio Lazzari
15 settembre 2022 | 16:37
 

Si è conclusa con un grande successo di pubblico la manifestazione “Gragnano 2022” dedicata alla regina della tavola: la pasta.

Il Consorzio di Tutela è riuscito a riportare al centro dell’attenzione uno dei piatti simbolo del made in Italy con la 20esima edizione della manifestazione, che è tornata dopo due anni di sospensione forzata. Le strade e i palazzi della città campana hanno accolto migliaia di visitatori gourmet che hanno avuto l’opportunità di degustare in tutte le salse il prodotto simbolo del paese campano, che per l’occasione ha tenuto anche i portoni aperti.

Gragnano ha celebrato la regina della tavola: la pasta

Una grande festa dedicata alla pasta

Una grande festa fatta di ricette, socialità, workshop, convegni, incontri culturali e showcooking animati da chef del territorio hanno celebrato la pasta, l’unica di semola di grano duro a vantare il marchio Igp, partendo proprio dalla centralissima via Roma, dove in passato veniva fatta essiccare.

A completare le proposte a base di Pasta di Gragnano Igp, ci hanno pensato i prodotti di alcuni dei più importanti consorzi italiani come il Grana Padano Dop, la Mozzarella e la Ricotta di Bufala Campana Dop, il Gorgonzola Dop, il Provolone del Monaco Dop, l’Asti Docg, l’Associazione Colatura di Alici di Cetara Dop e l’Associazione Produttori Dop Penisola Sorrentina.

Come cucinare la Pasta di Gragnano? 

La Pasta di Gragnano Igp si riconosce per il colore giallo paglierino, il profumo intenso di grano maturo e la superficie rugosa donatale dalle trafile di bronzo, ma qual è il giusto modo di cucinare la Pasta di Gragnano Igp?

La risposta è arrivata da 18 chef campani, di cui 13 gragnanesi con 5 stellati, che si sono alternati ai fornelli fra showcooking e degustazioni. Nel Pasta Hub di piazza Aldo Moro, nove cuochi, coordinati da Alfonso Scarica, patron di Casa Scarica Cooking Class, si sono messi alla prova con numerosi showcooking, ai quali è seguita l’esibizione delle Fusillare, le custodi della tradizione gragnanese della lavorazione a mano della pasta.

Gragnano ha celebrato la regina della tavola: la pasta

Lotta al bullismo e attenzione al sociale 

All’interno del chiostro dove sorgerà il futuro MuPaG, il Museo della Pasta di Gragnano, è stato affrontato anche il tema sociale del bullismo e cyberbullismo

Il momento focale è stato la prima edizione del premio “Gragnano, città della Pasta”, consegnato all’associazione no profit “Fare X Bene” attiva nella lotta al bullismo, al cyber bullismo e alla violenza di genere.

Il Consorzio di Tutela 

Nato nel 2003 dall’unione delle storiche aziende produttrici di pasta nell’omonimo Comune campano, oggi il custode della lunga tradizione che ha fatto conoscere in tutto il mondo la “Città della Pasta”. Grazie al Consorzio, nel 2013 la Pasta di Gragnano ha ottenuto il marchio di Indicazione Geografica Protetta, particolarmente significativo perché costituisce il primo riconoscimento comunitario di qualità assegnato alla pasta in Italia e in Europa. L’Igp garantisce la provenienza e la qualità del prodotto e, nel caso della pasta di Gragnano, testimonia una tradizione secolare.

L’impegno dei 16 Soci che costituiscono oggi il Consorzio ha raggiunto una nuova tappa il 18 gennaio 2019 con il riconoscimento ufficiale anche della funzione della tutela.

La Pasta di Gragnano Igp si può produrre soltanto all’interno del territorio del Comune di Gragnano, un’area di appena 15 kmq, un luogo unico per il peculiare microclima dovuto alla collocazione tra il mare e i Monti Lattari della Penisola Sorrentina.

Gragnano ha celebrato la regina della tavola: la pasta

La storia della Pasta di Gragnano 

Tra le condizioni indispensabili nella lavorazione, la pura acqua sorgiva del luogo e la semola di grano duro, ingredienti che i Gragnanesi sfruttano per la produzione di pasta fin dall’antichità: l’arte molitoria che ne è alle origini è documentata dall’epoca romana, ma è nel XVI secolo che nascono i primi pastifici a conduzione familiare.

Nel 1845 Ferdinando II di Borbone concede ai Gragnanesi l’alto privilegio di fornire la Corte di tutte le paste lunghe. L’atto sancisce formalmente l’investitura di Gragnano a “Città della Pasta”, che a metà del XIX secolo impegna il 75% della popolazione nella lavorazione dei “maccheroni” con più di 100 pastifici.

Grazie alla sua straordinaria storia, la pasta a Gragnano è ovunque: in tavola, nell’arte, nel contesto urbano e persino nel paesaggio. Il luogo simbolo di questa sintesi è la Valle dei Mulini, un sentiero tra ponti e greti che permette di visitare i resti di una decina di antichi mulini, al cui restauro il Consorzio ha contribuito nell’ambito di un vasto piano di valorizzazione e recupero dei beni del territorio. Il 5 aprile 2019 il primo tra questi restauri, l’Antico Mulino Porta Castello di Sopra, risalente al 1616, è stato riattivato e riconsegnato alla Città.

Oggi il Consorzio di Tutela della Pasta di Gragnano Igp, presieduto da Massimo Menna, è costantemente impegnato nella valorizzazione, nella promozione e nella tutela di un prodotto che è emblema non soltanto dell’Italian Food, ma anche dello stile di vita sostenibile, sano e naturale che lo caratterizza.

I pastifici consorziati 

I pastifici consorziati sono: Pastificio Di Martino; La Fabbrica della Pasta di Gragnano; Antiche Tradizioni di Gragnano; Pastificio de Campi; L’oro di Gragnano; Cooperativa Pastai Gragnanesi; Pastificio della Forma; Il Mulino di Gragnano; Pastificio D’Aniello; Pastificio Antonio Massa; Premiato Pastificio Afeltra; Pastificio Lucio Garofalo; Pastificio Liguori; 28 Pastai; Pastificio Cuomo; Pastificio Ducato D’Amalfi.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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