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Cinghiali, le proposta: abbattimenti anche in città e aree protette

Fratelli d'Italia ha presentato un emendamento alla legge di Bilancio che apre all'abbattimento di fauna selvatica per motivi di sicurezza stradale in aree urbane e protette. Protestano gli animalisti

 
15 dicembre 2022 | 12:10

Cinghiali, le proposta: abbattimenti anche in città e aree protette

Fratelli d'Italia ha presentato un emendamento alla legge di Bilancio che apre all'abbattimento di fauna selvatica per motivi di sicurezza stradale in aree urbane e protette. Protestano gli animalisti

15 dicembre 2022 | 12:10
 

I cinghiali, in Italia, sono ormai un problema. Il nostro Paese sta facendo, infatti, i conti con una vera e propria invasione. Si parla di 2,3 milioni di capi e la cifra è in costante aumento. Numeri che portano in dote numerosi problemi. I cinghiali causano incidenti stradali con morti e feriti (Coldiretti parla di un incidente ogni 41 ore causato da animali selvatici), portano malattie, razzolano fra i rifiuti in città, spaventano le famiglie e sono un flagello per i campi perché devastano i raccolti

Serve quindi trovare una soluzione. Quella proposta da Fratelli d'Italia è senza dubbio drastica e destinata a far discutere. Il partito del presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha infatti presentato un emendamento alla legge di Bilancio che apre infatti  alla possibilità di abbattimenti di fauna selvatica per motivi di sicurezza stradale anche in aree protette e in città. Non solo: se dovessero superare le analisi igienico sanitarie, potrebbero anche essere destinati al consumo alimentare. 

Abbattere i cinghiali anche in città e nelle aree protette: la proposta di Fratelli d'Italia  Cinghiali le proposta: abbattimenti anche in città e aree protette

Abbattere i cinghiali anche in città e nelle aree protette: la proposta di Fratelli d'Italia

Abbattimento dei cinghiali anche in città: la proposta di Fdi

L'emendamento, a prima firma del capogruppo di Fdi alla Camera, Tommaso Foti, inizialmente giudicato inammissibile è stato poi riammesso tra i "segnalati". La proposta include anche l'adozione di un Piano straordinario quinquennale per la gestione e il contenimento della fauna selvatica attuabile "mediante abbattimento e cattura". Il "contenimento" è attuato anche nelle zone vietate alla caccia, comprese le aree protette e le aree urbane, nei giorni di silenzio venatorio e nei periodi di divieto. A coordinare le operazioni sarà il Comando unità per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare dei Carabinieri, che potrà avvalersi dei cacciatori riconosciuti, delle guardie venatorie e degli agenti delle Polizie locali e provinciali munite di licenza.

 

 

Contrari opposizioni e animalisti 

La proposta ha già trovato la ferma opposizione dei deputati di Alleanza Verdi e Sinistra: «Se dovesse essere approvato, sarebbe "caccia selvaggia" e verrebbe autorizzata una strage di animali selvatici nelle aree protette dove oggi, per legge, è vietato cacciare», hanno detto. Per loro si tratterebbe, peraltro, di un emendamento illegittimo perché di natura ordinamentale e quindi incompatibile con la legge di Bilancio. 

Contrarie anche le associazioni animaliste Enpa, Lac, Lav, Legambiente, Lipu e Wwf, che hanno attaccato la proposta dicendo: «Intendono dare seguito alle promesse di deregulation venatoria fatte durante la campagna elettorale, trasformando l'Italia in una vera polveriera». 

Ancora più dura l'Organizzazione internazionale per la protezione degli animali. «Siamo al Far West - hanno evidenziato - L'emendamento rischia di aprire alla mattanza indiscriminata e mette a rischio la pubblica sicurezza e incolumità». 

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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