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La baguette è patrimonio Unesco: vittoria per la Francia

Più precisamente, sono le competenze artigianali e la cultura della baguette ad essere state valorizzate dall'organizzazione, che onora soprattutto le tradizioni da salvaguardare piuttosto che i prodotti stessi

 
30 novembre 2022 | 11:55

La baguette è patrimonio Unesco: vittoria per la Francia

Più precisamente, sono le competenze artigianali e la cultura della baguette ad essere state valorizzate dall'organizzazione, che onora soprattutto le tradizioni da salvaguardare piuttosto che i prodotti stessi

30 novembre 2022 | 11:55
 

La Francia ce l’ha fatta: la baguette è patrimonio dell’Umanità. Il celebre pane, con la sua crosta croccante e la mollica morbida, simbolo della vita quotidiana francese, è stato inserito nella lista dei patrimoni immateriale dell'umanità dell'Unesco. Più precisamente, sono le competenze artigianali e la cultura della baguette ad essere state valorizzate dall'organizzazione, che onora soprattutto le tradizioni da salvaguardare piuttosto che i prodotti stessi.

La baguette è patrimonio dell'umanità dell'Unesco  La baguette è patrimonio Unesco: vittoria per la Francia

La baguette è patrimonio dell'umanità dell'Unesco

La baguette è patrimonio dell'Unesco 

La scelta di presentare la candidatura della baguette era stata fatta nel 2021 dalla Francia, che l'aveva preferita ai tetti di zinco di Parigi e a un festival del vino del Giura. Il presidente della Confédération Nationale de la boulangerie-pâtisserie française, Dominique Anract, ha parlato di un riconoscimento che va a «tutta la comunità degli artigiani panettieri e pasticceri», in un momento complesso sia per l'aumento dei costi sia per il crollo delle panetterie artigianali: in Francia negli ultimi 50 anni sono calate di 20mila unità. 

Sarà creata una Giornata della baguette 

Con questo nuovo status della baguette, il Governo francese ha dichiarato di voler creare una giornata dedicata alla baguette artigianale, chiamata "Giornata del forno aperto", per avvicinare di più i francesi al loro patrimonio.

Baguette numeri e crisi 

Ogni giorno12 milioni di consumatori francesi entrano in panetteria per comprarla e ogni anno escono dalle panetterie più di sei miliardi di baguette. Numeri importanti, nonostante il già citato calo delle panetterie, ma che non mettono il tradizionale pane francese a riparo dalla crisi. A preoccupare è la crescente industrializzazione e la sempre minore artigianalità del prodotto. Come racconta TgCom24, per esempio, a gennaio la catena di supermercati francese Leclerc era stata criticata dai panettieri e dagli agricoltori tradizionali per la sua tanto pubblicizzata baguette da 29 centesimi, accusata di sacrificare la qualità della famosa pagnotta da 65 centimetri. Una baguette costa normalmente poco più di 90 centesimi di euro ed è considerata da alcuni come un indice della salute dell'economia francese.

La baguette francese patrimonio dell'Umanità La baguette è patrimonio Unesco: vittoria per la Francia

Baguette, un simbolo della Francia

Chi ha inventato la baguette? 

Sull'origine della baguette esistono due versioni differenti. Una la attribuisce ai fornai di Napoleone, che avrebbero creato una forma di pane più facile da trasportare per i soldati. L'altra parla invece di un panettiere austriaco, August Zang, che l'avrebbe portata in Francia quando aprì il suo panificio a Parigi. L'apice del prodotto si raggiunse solo negli anni '20 del Novecento, con l'avvento di una legge francese che impediva ai panettieri di lavorare prima delle 4 del mattino: la forma lunga e sottile della baguette consentiva di produrla più rapidamente delle altre forme di pane, quindi era l'unico tipo che i panettieri potevano preparare in tempo per la colazione.

Di certo ci sono comunque gli ingredienti, stabiliti da un disciplinare ufficiale, per la baguette tradizionale: farina di frumento, acqua,  lievito madre e 18gr di sale per ogni kg di farina. Sono ammessi solo tre adiuvanti (farina di semi per una percentuale massima del 2%, farina di soia per un massimo di 0,5% o farina di frumento malto consentita per uno 0,3%) ed è sempre vietato il congelamento del preparato durante le varie fasi di lavorazione.

 

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