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Il futuro della carne sintetica? Ci investe anche Leonardo Di Caprio

Aleph Farms e Mosa Meat, leader nel settore emergente della carne coltivata, hanno annunciato l'ingresso dell'attivista ambientale e attore premio Oscar nelle due aziende. Di Caprio: Trasformiamo il sistema alimentare

 
23 settembre 2021 | 10:03

Il futuro della carne sintetica? Ci investe anche Leonardo Di Caprio

Aleph Farms e Mosa Meat, leader nel settore emergente della carne coltivata, hanno annunciato l'ingresso dell'attivista ambientale e attore premio Oscar nelle due aziende. Di Caprio: Trasformiamo il sistema alimentare

23 settembre 2021 | 10:03
 

Dopo Bill Gates, la carne coltivata ha un nuovo illustre sostenitore: Leonardo Di Caprio. Aleph Farms e Mosa Meat, due aziende leader nel settore emergente della carne coltivata, annunciano un investimento da parte dell'attivista ambientale e attore premio Oscar, Leonardo Di Caprio. Entrambe le aziende hanno dimostrato la capacità di produrre la carne di manzo direttamente dalle cellule animali, con la presentazione del primo hamburger coltivato da Mosa Meat nel 2013 e la prima bistecca e ribeye coltivata da Aleph Farms rispettivamente nel 2018 e nel 2021.

Leonardo Di Caprio Il futuro della carne sintetica? Ci investe anche Leonardo Di Caprio

Leonardo Di Caprio

 

L’attore: trasformare il sistema alimentare per salvare il pianeta

«Uno dei modi più efficaci per combattere la crisi climatica è trasformare il nostro sistema alimentare. Mosa Meat e Aleph Farms offrono nuovi modi per soddisfare la domanda mondiale di carne bovina, risolvendo alcuni dei problemi più pressanti dell'attuale produzione industriale di carne. Sono molto lieto di unirmi a loro come consulente e investitore, mentre si preparano a far scoprire la carne bovina coltivata ai consumatori» ha commentato Leonardo DiCaprio.

 

Consumi di carne in crescita

Con il consumo globale di carne previsto in crescita del 40-70% entro il 2050, la carne coltivata offre una soluzione per ridurre notevolmente gli impatti negativi della produzione industriale di carne bovina. Inoltre, la carne coltivata consentirà a chi voglia continuare a mangiare carne, di farlo eliminando la necessità di qualsiasi cambiamento comportamentale di rilievo.

 

 

Carne coltivata: un mercato da 25 miliardi di dollari entro il 2030

Gli analisti hanno previsto che il mercato della carne coltivata potrebbe raggiungere i 25 miliardi di dollari entro il 2030, come parte della più ampia trasformazione delle proteine.

Maarten Bosch, ceo di Mosa Meat, ha commentato: «Il lavoro di Leonardo Di Caprio per realizzare un cambiamento positivo è strettamente allineato alla mission di Mosa Meat. Siamo entusiasti di portarlo a bordo come consulente e investitore e di lavorare insieme per nutrire le generazioni attuali e future in modo sostenibile».

Carne coltivata di Mosa Meat Il futuro della carne sintetica? Ci investe anche Leonardo Di Caprio

Carne coltivata di Mosa Meat

 

Didier Toubia, co-fondatore e ceo di Aleph Farms ha proseguito: «Come ambientalista impegnato, diamo il benvenuto a Leonardo Di Caprio nel nostro comitato consultivo e nella nostra famiglia di investitori. Il nostro team è impegnato a migliorare la sostenibilità dei nostri sistemi alimentari globali e siamo entusiasti che Leo condivida la nostra vision».

Gioca e Parti

 

La riduzuzione dell’impatto sul clima

Secondo uno studio indipendente sull'analisi del ciclo di vita, la produzione di carne bovina coltivata dovrebbe ridurre l'impatto sul clima del 92%, l'inquinamento atmosferico del 93%, utilizzare il 95% in meno di suolo e il 78% in meno di acqua rispetto alla produzione industriale di carne bovina. La produzione di carne di manzo coltivata offre l'opportunità di utilizzare la terra risparmiata per la rinaturalizzazione degli habitat, riducendo naturalmente le emissioni, o per produrre più cibo per le persone. Inoltre, il processo automatizzato attraverso il quale viene prodotta la carne coltivata, e l'ambiente sterile della sua produzione, eliminerà l'uso di antibiotici e ridurrà notevolmente il rischio di agenti patogeni, contaminanti e malattie di origine alimentare associate all'allevamento concentrato e intensivo.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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