I prodotti alimentari biologici conquistano i consumatori. Il 64% degli intervistati da un’indagine Coldiretti/Ixè dichiara di acquistarli; di questi il 22% lo fa regolarmente mentre il 42% occasionalmente. Una tendenza che ha risvolti positivi su più versanti, dalla salute all'economia dei piccoli produttori italiani.
I consumi di prodotti biologici degli italiani hanno raggiunto nel 2018 il valore di 3,6 miliardi con un aumento del 178% nel corso dell’ultimo ma la tendenza positiva continua anche nel 2019 con le vendite nella grande distribuzione organizzata in aumento del 5% nel primo semestre secondo Nomisma.
Italiani sempre più biologici a tavola
Si tratta in realtà della punta dell’iceberg della decisa svolta green a tavola con quasi sei italiani su dieci (59%) che hanno fatto la spesa dal contadino almeno una volta al mese nell’ultimo anno in frantoi, malghe, cantine, aziende, agriturismi o mercati degli agricoltori per acquistare prodotti locali a chilometri zero direttamente dai produttori che non devono percorrere lunghe distanze con mezzi inquinanti. Ma c’è anche un 33% degli italiani chi si impegna con i propri comportamenti di acquisto a sostenere la biodiversità, per salvare prodotti a rischio di estinzione.
Una attenzione che ha spinto l’agricoltura nazionale a diventare la più green d’Europa con l’Italia che è l’unico Paese al mondo con 5155 prodotti alimentari tradizionali censiti, 297 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg ed ha fatto la scelta di vietare le coltivazioni Ogm e la carne agli ormoni a tutela della biodiversità e della sicurezza alimentare. L’Italia è leader europeo nel numero di imprese che coltivano biologico con quasi 79mila operatori coinvolti e circa 2 milioni di terreno coltivati.
L'incidenza della superficie biologica in Italia ha raggiunto nel 2018 il 15,5% di quella totale nazionale, e questo posiziona l'Italia di gran lunga al di sopra della media dell’Unione Europea. Ma l’Italia ha anche conquistato in pochi anni il primato mondiale nei mercati contadini davanti agli Usa e Francia con la più vasta rete di vendita diretta degli agricoltori organizzata con propria insegna del mondo grazie alla Fondazione Campagna Amica alla quale fanno riferimento oltre 8mila agricoltori. «La spinta verso la sostenibilità dell’agricoltura italiana - ha sottolineato il presidente di Coldiretti
Ettore Prandini - non ha solo un valore ambientale, ma è anche il vero valore aggiunto delle produzioni Made in Italy. Investire sulla distintività è una condizione necessaria per le imprese agricole di distinguersi in termini di qualità e affrontare così il mercato globalizzato».