La pasta è di certo uno dei simboli per eccellenza della cucina italiana. In occasione del 6 aprile, il Carbonara day, vogliamo sfatare un po' di falsi miti intorno a questo importante alimento per la nostra salute. A aiutarci la nutrizionista ed endocrinologa Serena Missori che ci suggerisce alcuni consigli per concedersi un piacere gastronomico che in molti guardano come nemico della linea.
La pasta, simbolo del made in Italy
Pasta e salute: i consigli tra gusto e salute
- Innanzitutto è bene prediligere la pasta di grano duro, meglio se trafilata al bronzo o anche integrale. Ancora meglio scegliere spaghetti che abbiano un indice glicemico inferiore, adatti quindi anche ai diabetici e a chi deve perdere peso.
- No alla pasta scotta. Nonostante alcuni cuochi un po' controcorrente non siano d'accordo, la nutrizionista non ha dubbi: la pasta deve assolutamente essere al dente perché dà più sazietà e ha un indice glicemico più basso.
- Spaghettate saltate in padella con olio extravergine d'oliva e spezie, perché no? Però ogni tanto anche una carbonara non guasta, per un boom di proteine. Tra l'altro la nutrizionista fa sapere che l'associazione uova-guanciale stimola la tiroide, e, se accompagnata con della verdura amara, riduce anche la ritenzione idrica.
- Via il falso mito della pasta che non può essere consumata la sera. Non è sbagliato farlo, specialmente se siamo stressati, soffriamo d'insonnia, siamo in menopausa e abbiamo le vampate, o se soffriamo di sindrome premestruale. Questo perché la pasta favorisce la sintesi di serotonina e di melatonina facendo assorbire maggiormente il triptofano... in parole più semplici, fa rilassare e favorisce il sonno. Se ci rilassiamo, infatti, si riducono gli ormoni dello stress, fra cui il cortisolo, che favorisce l'aumento di peso. Entrando nello specifico dei casi più svariati, il biotipo nervoso cerebrale può concedersi una bella spaghettata a ogni pasto, il biotipo linfatico che deve perdere peso è meglio che non la mangi proprio tutte le sere, il biotipo bilioso e sanguigno, con moderazione e associando la pasta al consumo di verdure, può mangiarla sempre.