Uno dei più grandi ostacoli che chi è incuriosito dalla pratica dello yoga si trova a dover affrontare, è proprio la scelta della tipologia di corso da seguire. Questa disciplina indiana, che consente di ritrovare il proprio equilibrio psicologico e fisico tramite esercizi e respirazione, è particolarmente consigliata in questo periodo di preoccupazione dovuta all'emergenza coronavirus, che ha fatto risalire i livelli di ansia nella popolazione. Lorenzo Virelli, fisiatra di Humanitas, ha parlato dei principali tipi di yoga in un articolo apparso su Humanitasalute, che vi proponiamo di seguito.
Non esiste un modo solo di fare yoga
“Hatha, un buon modo per iniziareHatha è un termine molto generale che può comprendere qualsiasi tipo di esercizio fisico tipico di questa disciplina. Nel gergo yoga contemporaneo, hatha ha finito per identificarsi con un modo di praticare lento e delicato. La classe di hatha yoga può essere un buon modo per iniziare questa pratica perché fornisce un’introduzione alle posizioni yoga di base in un ambiente informale.
Ashtanga, una sfida in movimentoL’Ashtanga è uno stile di yoga intenso e fluido che prevede una serie di posizioni eseguite sempre nello stesso ordine. Richiede una pratica costante ed una buona preparazione fisica a causa del costante movimento.
Bikram o Yoga caldoL’Hot yoga, o yoga caldo, è stato introdotto per la prima volta da Bikram Choudhury, il cui nome è diventato sinonimo di una pratica che si svolge in una stanza riscaldata a 95-100 gradi. Il calore consente un efficace allentamento delle tensioni muscolari e favorisce il rilassamento.
Kundalini, respiro e movimentoIl movimento del corpo accompagnato dalla respirazione è una caratteristica comune a tutte le forme di Yoga ma viene particolarmente enfatizzata in Kundalini. Questa tipologia di yoga enfatizza particolarmente la sincronia tra respirazione e movimento fisico.
Power YogaA metà degli anni ’90, alcuni insegnanti addestrati nello yoga tradizionale si sono messi a cercare un modo per fare diventare lo yoga più accessibile alle persone. Il power yoga è stato inizialmente influenzato dall’intensità dell’Ashtanga ma ha poi permesso la variazione nell’elenco delle pose a discrezione dell’insegnante.
Negli ultimi anni diversi studi scientifici hanno dimostrato che lo yoga, nei suoi diversi stili, comporta notevoli benefici per la salute. Diversi studi dimostrano un miglioramento in pazienti affetti da patologie come il diabete, l’ipertensione e la sindrome ansioso depressiva. Nella popolazione anziana, in particolare, la pratica regolare dello yoga migliora significativamente la funzione cardiaca e respiratoria, le performance fisiche e cognitive sia nei soggetti sani che nei pazienti affetti da malattia di Parkinson; infine lo Yoga è in grado di ridurre i livelli di stress e favorisce un migliore riposo notturno. «In conclusione la pratica dello yoga, migliora lo stato di salute generale ed è in grado di migliorare in maniera significativa la qualità della vita di chi lo pratica – ha concluso Virelli – Risulta quindi un’attività assolutamente consigliabile e grazie ai molteplici stili sviluppatisi nel corso degli anni, permette sia ai neofiti che ai praticanti più navigati, di individuare la forma più congeniale».
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