Torrone, da gustare con moderazione Non va abbinato ad altri dolci

31 dicembre 2015 | 15:04
Il torrone, nelle sue diverse declinazioni, è un dolce diffuso in moltissimi Paesi del mondo, dall’Europa al Medio Oriente. L’origine è controversa, probabilmente è un dolce della secolare tradizione araba, ma in Italia il torrone trova una delle sue patrie nella città di Cremona. E a Natale trova spazio sulle tavole di tutta la Penisola in decine di forme, consistenze e sapori: dalle ricette più raffinate ai torroni classici. Ma che tipo di alimento è il torrone? A parlarne è la dottoressa Monica Giuffrè, nutrizionista della Chirurgia bariatrica dell’ospedale Humanitas. Riportiamo l’articolo da Humanitasalute.it.




Anche il torrone di Cremona ha il suo disciplinare (redatto dal Comune della città lombarda) che ne certifica l’originalità e il rispetto della tradizione. Albume d’uovo, miele, mandorle, zucchero sono gli ingredienti base del torrone bianco. A questi si possono aggiungere aromi come bacche di vaniglia, cedro e cannella, mentre le facce più estese della stecca rettangolare di torrone possono essere rivestita con sottilissime sfoglie di ostia (acqua e farina).

Sugli ingredienti si scatenano le fantasie dei produttori: altra frutta secca al posto delle mandorle, in particolare noci, nocciole e pistacchi, e poi le coperture: quella più golosa è al cioccolato, richiamata dallo stesso disciplinare cremonese.

Tornando al torrone classico alle mandorle, vediamo qual è il suo profilo nutrizionale. Il Centro di ricerca per gli alimenti e la nutrizione ripartisce così le fonti di energia che si ricava dal torrone: 50% da lipidi, 41% da carboidrati, 9% da proteine. Un pezzo da 100 grammi di torrone fornisce 479 calorie: «È sicuramente un dolce ricco di calorie provenienti da zuccheri semplici e grassi mono e polinsaturi», precisa la dottoressa Giuffrè. «La frutta secca oleosa come nocciole, mandorle, noci ecc. è energetica, è una buona fonte di proteine, calcio, vitamina E e anche fibra. Grazie alla fibra e all’ottimo contenuto di acidi grassi mono e polinsaturi, ha un’azione protettiva nei confronti di diabete, ipercolesterolemia e obesità».

Torrone semplice o “complesso”?
«Il torrone tradizionale, ed anche meno calorico, è quello bianco con le mandorle, ma se ne producono di vari gusti: torrone duro e morbido, torroncini assortiti e poi ricoperti a cioccolato o farciti con liquori dolci o con frutta candita. Queste ultime varianti sono più caloriche e apportano per 100 g anche 580 calorie».

Torrone: quantità e moderazione
«È sicuramente un dolce molto gustoso, ma l’elevato apporto calorico ci obbliga a moderarne il consumo. Consiglio di mangiarne un pezzetto piccolo da 20-30 g alla fine di pasti non troppo abbondanti e di non associarlo ad altri dolci. Va bene come spuntino accompagnato da un caffè amaro per esempio».

Il torrone non è per tutti
«Non è indicato per chi ha problemi di peso e per i diabetici essendo ricco di zucchero. È assolutamente sconsigliato a chi è allergico all’uovo o alla frutta a guscio. Anche se esistono in commercio versioni particolari per tutti i gusti, per esempio quello senza ostie può essere mangiato anche dai celiaci. Non contenendo il tuorlo d’uovo può essere consumato, in piccole porzioni, da chi soffre di ipercolesterolemia».

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Alberto Lupini


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