Torcicollo, doccia e stretching possono servire ad alleviare il dolore

Il torcicollo è un disturbo abbastanza comune, dall’esordio improvviso e la cui risoluzione avviene in genere spontaneamente nel giro di qualche giorno. A che cosa è dovuto e quando è il caso di rivolgersi al medico?

13 marzo 2019 | 14:35
Ne ha parlato Lara Castagnetti, osteopata e specialista in Medicina Fisica e Riabilitativa di Humanitas, in un articolo di Humanitas Salute, che riportiamo di seguito in versione integrale.




Il torcicollo si manifesta con un dolore acuto all’altezza del collo. È un disturbo di natura muscolo-scheletrica e in sua presenza è difficile compiere movimenti di flessione, estensione e rotazione del capo. Le cause più comuni sono le contratture muscolari e i disturbi a carico della colonna vertebrale sono due delle cause principali alla base del torcicollo.
La contrattura muscolare può essere dovuta, per esempio, a uno sbalzo di temperatura, dall’assunzione di posizioni scorrette prolungate, ma anche da movimenti bruschi della testa e traumi: si pensi per esempio a un colpo di frusta in caso di incidente. In questi casi, il torcicollo dura qualche giorno e poi passa. Laddove il disturbo persista, potrebbe celare problemi alla colonna cervicale, come per esempio una condizione di sofferenza dei dischi intervertebrali magari legata a un’ernia del disco o più raramente a spondiloartriti, patologie reumatiche autoimmuni responsabili di un’infiammazione cronica alla colonna vertebrale.

Come alleviare il dolore legato al torcicollo?
In fase acuta può essere di aiuto: fare una doccia tiepida perché l’acqua effettua una sorta di massaggio sui muscoli del collo e li rilassa; l’assunzione di farmaci antinfiammatori; e dopo aver consultato il medico, si può ricorrere eventualmente al kinesio taping con l’applicazione di appositi cerotti che garantiscono un effetto antinfiammatorio e antidolorifico. Quando si soffre di torcicollo si tende a muovere il capo il meno possibile: questo in realtà è controproducente, quindi è preferibile provare a compiere piccoli movimenti controllati; stare fermi infatti riduce il dolore nell’immediato, ma aumenta di fatto la rigidità muscolare e dunque il dolore. In questo senso possono essere di aiuto esercizi di stretching che allunghino il collo.

Quando rivolgersi al medico?
Se il dolore dura per più di una settimana, è consigliabile rivolgersi al medico per gli opportuni accertamenti. Da non sottovalutare anche la presenza di sintomi quali mal di testa, mal di schiena e dolore alle spalle. Il medico potrebbe prescrivere esami quali radiografia e risonanza magnetica (RMN) per verificare l’origine del disturbo. Se il torcicollo si associa a difficoltà a respirare, a parlare, a camminare o a deglutire o in presenza di debolezza o intorpidimento agli arti, è bene recarsi in pronto soccorso per verificare non vi siano lesioni a carico delle strutture del sistema nervoso centrale.

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Alberto Lupini


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