Tutto ciò che c'è da sapere sul sonno, dai sogni all'alimentazione

Da quante volte si sogna di notte a quella strana sensazione di caduta: le domande più cliccate sul web circa il sonno e i suoi effetti qui trovano una risposta... per farci riposare più tranquilli

04 gennaio 2021 | 16:33
Le curiosità intorno al sonno e agli argomenti ad esso correlati, dall'alimentazione alla qualità della vita, sono sempre tra le più cliccate sul web. Ecco perché è fondamentale cercare di rispondere a tutte le domande, come hanno fatto due specialisti, Lara Fratticci, assistente nella sezione autonoma di Neurologia d’Urgenza e Stroke unit di Humanitas, e Vincenzo Tullo, responsabile dell’ambulatorio sull’Encefalica di Humanitas, in un articolo su Humanitasalute e di seguito riportato integralmente.


Quella strana sensazione di caduta nel sonno è una reazione del nostro sistema nervoso

Sognare di notte
«È quasi impossibile che un individuo, durante un intero ciclo di sonno, non sogni – ha risposto Fratticci - È più probabile che non lo ricordi». La fase del sonno conosciuta come fase REM è quella fase in cui un individuo solitamente sogna: nel corso della notte si susseguono circa cinque cicli di questa fase.

La sensazione di cadere nel sonno: perché accade
La sensazione è quella di cadere improvvisamente durante il sonno ed è dovuta al fatto che il sistema nervoso avverte alcune anomalie, causate ad esempio da una riduzione del ritmo e della frequenza del respiro. «Percepite dal nostro organismo come un allarme, queste anomalie portano al cosiddetto spasmo ipnico, che dà appunto la sensazione di caduta nel sonno», ha spiegato Vincenzo Tullo.

Sonnolenza durante il giorno? Spesso è colpa dei troppi carboidrati
«La sonnolenza dopo i pasti spesso è dovuta al consumo eccessivo di carboidrati o zuccheri –  ha chiarito la dottoressa Fratticci – che riducono l’attività dei neuroni che producono l’orexina, una sostanza che mantiene il nostro organismo nello stato di veglia». Come spiegato poi Tullo, una costante sensazione di sonnolenza durante il giorno può anche essere dovuta semplicemente al fatto che si è dormito poco e male, o anche perché alla base ci sono problematiche. Nel caso in cui questa sensazione persista nel tempo, è opportuno che il paziente si rivolga al medico e ad un ambulatorio per i disturbi del sonno in grado di controllare ed eventualmente diagnosticare il problema.

L'esame per monitorare il sonno
Esiste e si chiama polisonnografia: attraverso diverse tipologie di esami e indagini come l’elettroencefalogramma infatti il medico può monitorare le fasi del sonno e conoscere l’attività cerebrale del paziente. Con la saturimetria si monitora poi il livello di ossigeno nel sangue e con una fascia addominale e toracica si registrano invece i movimenti del corpo del paziente.

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Alberto Lupini


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