Si riaccendono le cucine di casa Ai fornelli con figli, bisticci ed eros
La quarantena obbliga a restare in famiglia e ad ingegnarsi su come far passare il tempo in modo costruttivo. Occasione per riscoprire il cucinare di una volta e trasmetterlo a figli, nipoti, partner
12 marzo 2020 | 09:46
di Federico Biffignandi
In quarantena cucinare è un ottimo passatempo
Il nemico principale da combattere in questi giorni è, senza dubbio, lo smartphone: se già la dipendenza in una situazione di normalità è ai limiti della decenza, il fatto di non avere nulla da fare alza ancor di più il rischio di buttare le giornate nello schermo blu. Eppure, succede in molte famiglie qualcosa di magico: i più piccoli escono dalla dimensione 4.0 se le proposte dei genitori sono il più “antico” possibile. Le vie di mezzo come una partita a carte, leggere un libro, guardare un film, sono valide ma rischiano di non conquistare. E allora, l’idea: cuciniamo.
L’atto sacro del cucinare e del servire un piatto resta un’attività capace sempre di affascinare. Lo dicono i social con i numerosi post di genitori che, più o meno goffamente, compaiono come insegnanti di cucina dei propri figli. Figli che, immancabilmente, appaiono con le mani in pasta divertiti dall’aspetto ludico e dal creare qualcosa di nuovo con le proprie mani (insieme a quelle di mamma e papà).
L’istinto primordiale dell’essere umano emerge in tutta la sua forma, il bisogno di mangiare passa attraverso il piacere di cucinare e il divertimento virtuale passa in secondo piano rispetto al toccare con mano la farina, l’acqua, un uovo. Superato? Neanche per sogno.
“Vieni che cuciniamo insieme” è il messaggio più bello che un genitore possa dare al proprio figlio. Fa bene anche al genitore stesso che, sicuramente, rivivrà dentro sé stesso l’emozione di aver imparato a cucinare probabilmente insieme alla propria mamma. E poi, in tempi di smart working, una pausa per controllare che gli albumi siano montati, che il forno abbia raggiunto la temperatura o che il figli di turno abbia finito di tirare la pasta vale più di ogni altra chiacchierata col collega alla macchinetta del caffè- Del resto è il tempo in cui il nostro orologio si è fermato ed è stato ribaltato indietro costringendoci a ritrovare certe tradizioni.
Ma fino al 2020 in ogni caso ci siamo arrivati e allora in cucina non vediamo più solo le mamme, ma anche i papà. I rischi qui aumentano perché le principali liti domestiche rischiano di nascere ai fornelli. “Cucino io” “No, cucino io” è la contesa che nasce se sia mamma che papà hanno la passione della cucina. Si prova spesso a “cucinare insieme”, ma i fornelli sono il regno di uno solo e i bisticci nascono come niente. Attenzione.
Ma l’occasione di insegnare a cucinare a qualcuno può avvenire anche tra adulti. La moglie che insegna al marito, il marito che insegna alla moglie in uno scambio d’amore che sicuramente - in questo caso - rafforza la coppia. Del resto, non dimentichiamo, l’atto di cucinare così come quello di mangiare ha un qualcosa di afrodisiaco che non può sfuggire soprattutto di questi tempi. Pronte le scommesse su quanti nati sotto il segno del Sagittario o Capricorno vedranno la luce a dicembre.
In ultimo, l’aspetto salutare. Messo apposto il buon umore con una torta preparata a 4, 8, 12 mani c’è da considerare anche la salute. La sedentarietà forzata e il rischio di incappare nella fame da noia possono portare a metter su qualche chilo di troppo che, lo sappiamo ormai bene, può compromettere la nostra salute. Per intenderci, salviamoci dal coronavirus, ma non incappiamo in altre patologie. Italia a Tavola, per ovviare anche a questo problema, mette a disposizione sul proprio quotidiano online due ricette al giorno: una nella sezione ricette per i cuochi più esperti che vogliono emulare magari qualche noto chef; una che invece troverete nella sezione notizie che è stata pensata apposta per questo periodo di quarantena con ingredienti facili da manovrare e salutari. Sbizzarritevi, divertitevi e - se vi va - mandateci la vostra foto in cucina all’indirizzo redazione@italiaatavola.net.
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Alberto Lupini