Con l’arrivo della primavera, magari per rimettersi in forma dopo lo stop invernale e le quarantene, c’è chi desidera iniziare o riprendere l’attività fisica. Per evitare di farsi male, però, è bene riprendere l’esercizio in maniera graduale e sicura, stando attenti a non improvvisare ritmi e intensità diversi da quelli che possiamo sopportare. Inoltre, non tutte le attività vanno bene per tutti: ne parla il dottor Stefano Respizzi, Responsabile del Dipartimento di Riabilitazione Ortopedica di Humanitas in un articolo di Humanitas Salute che pubblichiamo.
Come riiniziare a fare sport
Confrontarsi con un medico specialista
Prima di iniziare a fare attività fisica è fondamentale consultare uno specialista, che potrà individuare le attività più adatte al proprio stato di salute, alle proprie esigenze e al proprio stile di vita.
A seconda delle condizioni generali del paziente e le sue intenzioni - perdere qualche chilo, aumentare la propria resistenza, condurre una vita più attiva per esempio - lo specialista fornirà le giuste indicazioni sul tipo di sport da sostenere in base al proprio fisico e sull’intensità con cui deve iniziare l’attività, in modo da ridurre al minimo il rischio di eventuali infortuni.
Non parliamo dunque di pazienti con particolari patologie (per i quali è fondamentale seguire un approccio guidato all’attività fisica), ma di tutte quelle persone che hanno interrotto per un tempo più o meno lungo gli allenamenti e che, dunque, per riprendere la normale attività devono ricalibrarne l’intensità in base alle esigenze dell’organismo.
Attività fisica e alimentazione
Non si può prescindere dal legame tra attività fisica e alimentazione. Fare sport non implica automaticamente che si possa mangiare ciò che si vuole e quanto si vuole, ma allo stesso tempo non è necessario seguire una dieta ferrea o reintegrare con prodotti specifici.
Quando si fa attività fisica è importante seguire una dieta sana, corretta ed equilibrata, privilegiando la stagionalità delle verdure, legumi, carni bianche e pesce, frutta e cereali integrali.
L’importanza di scarpe e abbigliamento
Può sembrare una questione di poco conto, ma avere l’abbigliamento adeguato e le scarpe adatte è fondamentale per chi pratica qualunque attività fisica, anche la semplice camminata. Laddove possibile, sarebbe preferibile indossare capi in tessuti tecnici che aiutino a regolare la sudorazione mantenendo costante il calore corporeo, e prestare particolare attenzione alle calzature.
Non si può, ad esempio, pensare di fare trekking in alta montagna con le stesse scarpe utilizzate per esercitarsi in palestra. Per questo motivo bisogna tenere in conto le indicazioni dello specialista ortopedico, in particolar modo in presenza di problematiche posturali, in modo da evitare di affaticare i muscoli, incorrere in strappi o, nei casi peggiori, in storte e rottura di ossa e legamenti.
Tempo e aspettative
Le proprie aspettative devono essere coerenti con il programma che si segue. Se l’obiettivo è perdere peso, due lezioni di yoga alla settimana non saranno sufficienti; se l’obiettivo è avere meno mal di schiena, la corsa non è l’attività più indicata.
I risultati, poi, richiedono tempo: bisogna avere pazienza, ma soprattutto costanza, per fare in modo che l’organismo riesca ad adattarsi ai cambiamenti. Tuttavia, lo stato di benessere che si prova durante l’attività fisica è immediato.
L’attività fisica non dovrebbe basarsi su un obiettivo temporaneo, ad esempio: “perdere il peso accumulato nelle vacanze”. Questo può essere un punto di partenza, ma il cambiamento deve riguardare in generale lo stile di vita. Mangiare bene, combattere la sedentarietà, evitare il fumo, fare esercizio fisico costante: aver cura del proprio stile di vita è fondamentale per la propria salute e aiuta nella prevenzione di diverse patologie.