Probiotici e prebiotici: cosa sono e in quali cibi trovarli

I probiotici si assumono soprattutto attraverso lo yogurt, i cibi fermentati e quelli ricchi di fibre. I prebiotici si trovano in cereali integrali, legumi, ortaggi come asparagi, carciofi, cicoria, cipolla e aglio

08 febbraio 2022 | 07:30

Oggi si parla spesso di microbiota intestinale, anche conosciuto come flora intestinale, cioè l’insieme di microrganismi e batteri che si trovano all’interno del nostro intestino e che garantiscono il corretto funzionamento del nostro organismo. Un microbiota in salute è indispensabile per mantenere una buona salute generale, a partire dalla difesa da patogeni esterni, per arrivare all’adeguato assorbimento dei nutrienti e alla produzione di energia. Il microbiota intestinale, insomma, influenza attivamente l’equilibrio del sistema metabolico e del sistema immunitario e per questo motivo è opportuno mantenerlo sempre in equilibrio. Tra questi microrganismi sono particolarmente importanti i probiotici e i prebiotici. Ma quali sono le loro funzioni? Ne parliamo con la dottoressa Federica Furfaro, gastroenterologa di Humanitas in un articolo di Humanitas Salute che pubblichiamo integralmente.


Cosa sono i probiotici?

Quando parliamo di probiotici intendiamo dei microrganismi “vivi” presenti nel tratto intestinale, come batteri (tra cui i Bifidobatteri e i Lattobacilli) e lieviti (come il Saccharomyces boulardii), di cui esistono decine di specie diverse. Sono normalmente presenti nel nostro intestino e hanno la capacità di resistere all’azione digestiva di succo gastrico, enzimi intestinali e sali biliari. Sono in grado di aderire alle cellule intestinali e colonizzarle, senza dare reazioni immunitarie o altrimenti nocive. I probiotici hanno un effetto benefico per la salute umana, grazie all’antagonismo nei confronti di microrganismi patogeni e alla produzione di sostanze antimicrobiche. In particolare, sono utili per proteggere il sistema digerente durante trattamenti farmacologici a cui si associa il rischio di sviluppare diarrea con feci liquide, come nel caso di determinate terapie antibiotiche, ma aiutano anche chi soffre di sindrome dell’intestino irritabile a rinforzare la flora intestinale e combattere sintomi come gonfiore e flatulenza.


Per quanto riguarda l’alimentazione, i probiotici si assumono soprattutto attraverso lo yogurt, i cibi fermentati e quelli ricchi di fibre, ma al bisogno sono acquistabili appositi integratori da banco che li contengono. È importante però consultare il proprio medico curante e assumerli tramite fonti esterne alla dieta solo in caso di effettiva necessità, senza farsi influenzare dalla pubblicità.


Infatti, in soggetti con determinate condizioni cliniche, come alcuni tipi di tumori maligni o a seguito di trapianti d’organo, un abuso di probiotici può condurre a effetti indesiderati.


Fermenti lattici: alleati dell’equilibrio intestinale

Tra i microrganismi ad azione probiotica, hanno grande importanza per l’equilibrio del microbiota intestinale i fermenti lattici. La loro azione, infatti, concorre alla fermentazione enzimatica di determinati zuccheri, necessaria nella produzione dell’acido lattico.


Normalmente i fermenti lattici si attivano in caso di squilibrio intestinale, colon irritabile e varie disfunzioni dell’apparato digerente, per combattere il gonfiore o altri sintomi che possono derivarne e riequilibrare la flora intestinale. I fermenti lattici, inoltre, sono utili anche per aiutare ad abbassare i livelli di colesterolo nel sangue e contenere i sintomi delle allergie alimentari.


Sono presenti nello yogurt, nei formaggi cremosi e nel latte fermentato e favoriscono la metabolizzazione del lattosio. I fermenti lattici si possono anche trovare in alimenti di origine vegetale, dai crauti, al miso, al tempeh al tè kombucha. Si possono anche assumere al bisogno sotto forma di integratori, abitualmente con dosaggi di 1 miliardo per ceppo al giorno o superiori (ma, anche in questo caso, è opportuno consultare il proprio medico di medicina generale), a cui affiancare una dieta ricca di verdura per facilitarne lo sviluppo.


Prebiotici: qual è la loro funzione?

Oltre ai probiotici, anche i prebiotici sono elementi essenziali per l’equilibrio del microbiota. Si tratta di sostanze non digeribili dall’organismo, la cui azione favorisce lo sviluppo e l’attività di quei batteri “buoni”, come i Bifidobatteri o il Lattobacilli, utili per la salute di sistema immunitario e metabolico. Anche i prebiotici possono essere utilizzati per combattere gli effetti collaterali di farmaci antibiotici.


I prebiotici, inoltre, hanno anche un’azione di attenuazione degli effetti negativi che lo stress psicologico provoca al nostro organismo. Lo stress, infatti, riduce determinati probiotici, provocando così un’alterazione del microbiota e, conseguentemente, dell’equilibrio dell’organismo stesso. Un esempio pratico? Una regolare assunzione di prebiotici può aiutare a normalizzare il sonno a seguito di un periodo particolarmente stressante.


I prebiotici si trovano in determinati alimenti come cereali integrali, legumi, ortaggi come asparagi, carciofi, cicoria, cipolla e aglio, ma anche nella banana o nel miele. I prebiotici sono anche presenti in yogurt e latte fermentato (che vengono definiti “alimenti simbiotici”, per l’apporto sia di prebiotici sia di probiotici che garantiscono).

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Alberto Lupini


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