Prima colazione, pasto fondamentale: saltarla è una pessima abitudine
«Troppe persone la sacrificano per dormire 20 minuti in più, ma è un errore madornale perché il nostro corpo ha bisogno di benzina», afferma Giorgio Calabrese, docente di dietetica all’Università del Piemonte Orientale
Ormai è risaputo: la prima colazione è un pasto fondamentale, forse il più importante della giornata. Per questo motivo dovrebbe essere ricca e nutriente, sempre. Al mattino, infatti, l’organismo proviene da parecchie ore di digiuno, per cui ha bisogno di energia e nutrienti per carburare e aiutarci ad affrontare al meglio la giornata.
Ovviamente, la prima colazione non andrebbe mai saltata. Ce lo conferma anche il professor Giorgio Calabrese, docente di dietetica all’Università del Piemonte Orientale, specializzato in Scienza dell’Alimentazione, consulente scientifico del Ministero della Salute, giornalista pubblicista e ricercatore (nonché vincitore della seconda edizione del sondaggio “Personaggio dell’anno - Premio Italia a Tavola”, nel 2009): «Saltare la prima colazione è una bruttissima abitudine - spiega - purtroppo diffusa in alcune zone d’Italia. Ci sono persone che preferiscono dormire venti minuti in più sacrificando il primo pasto della giornata. Un errore madornale».
Perché è importante non saltare mai la prima colazione?
Il nostro corpo è una macchina e ha bisogno di rifornimenti costanti. La prima colazione è, proprio come dice la parola stessa, il primo vero pasto della giornata, il primo rifornimento per muscoli e cervello. Se la saltiamo non possiamo pretendere che la macchina si metta in moto nel modo corretto.
Quanto è importante la prima colazione per chi svolge un lavoro manuale?
È fondamentale. Chi deve fare sforzi fisici ha bisogno di “benzina” e questa benzina deve arrivare da un buon carboidrato: una fetta di torta fatta in casa o un buon pane tostato, meglio se integrale, con del miele o della marmellata. Per completare il pasto si possono mettere del latte, del tè o del caffè. Vanno benissimo anche la frutta fresca, la frutta secca oppure una spremuta di frutta.
E per chi svolge un lavoro più sedentario?
Anche chi svolge un lavoro sedentario ha bisogno di una prima colazione fatta come si deve. Perché anche il cervello è un “motore” che deve essere rifornito: se si salta la prima colazione si avranno sicuramente problemi di concentrazione, statene certi.
Se non ci suona la sveglia e dobbiamo correre sul posto di lavoro saltando la prima colazione, cosa ci consiglia?
Di fare un break entro tre ore dalla sveglia: puoi prendere un espresso, uno yogurt alla frutta, un frutto fresco e una spremuta. In alternativa una fetta biscottata integrale con marmellata e miele. Può essere anche uno spuntino veloce, ma è fondamentale per riattivare il metabolismo, per portare qualcosa nello stomaco e nell’intestino.
E se la mattina sono inappetente?
In quel caso bisogna fare uno sforzo perché, come abbiamo ripetuto, la prima colazione è troppo importante. Può bastare anche un caffè accompagnato da un frutto, già quello sarebbe una colazione magnifica. Poi, però, si faccia quel break di cui abbiamo parlato in precedenza.
I carboidrati, spesso bistrattati e criticati, quanto sono importanti la mattina?
I carboidrati sono importanti sempre, non solo la mattina. Al massimo possiamo dire che sono importanti soprattutto la mattina. E sceglierli integrali fa la differenza, perché il carboidrato integrale è ricco di fibre e la fibra la mattina stimola ancora di più l’intestino, che durante la notte ha avuto il tempo di assorbire tutta l’acqua presente nel colon. Inoltre, le fibre aiutano l’intestino a non assimilare grassi e zuccheri. E lo fanno anche funzionare meglio frapponendosi tra la mucosa intestinale e la massa fecale.
Prima colazione al bar con cappuccino e cornetto: cosa ne pensa?
Ovviamente non è vietato, non c’è nulla di vietato. Ricordiamoci che se ci vogliamo togliere uno sfizio con un alimento parecchio calorico è meglio farlo la mattina, perché in questo modo avremo molte ore davanti per consumare le calorie ingerite. Il cornetto? Non dobbiamo dire sempre di no: prendiamolo, poi però cerchiamo di evitare gli zuccheri complessi per il resto della giornata.
Negli hotel oggi giorno sono diventati un’abitudine i buffet imperiali per la prima colazione. Come resistere a tutte quelle tentazioni?
Lo sgarro si può anche fare una volta ogni tanto, l’importante è non ripeterlo di continuo. Concedersi una prima colazione ricca di zuccheri non è un reato, soprattutto se ci troviamo in vacanza. La cosa fondamentale è saper tornare sulla “retta via” già il giorno dopo.
E se abbiamo fatto una prima colazione troppo abbondante come possiamo gestire il resto dei pasti?
L’ideale, in questo caso, sarebbe una bella insalatona con verdura a foglia larga. Posso aggiungere anche dei legumi se l’insalatona da sola non mi ha saziato, hanno tanta fibra che aiuterà il mio intestino a lavorare gli zuccheri in eccesso che ho assunto la mattina. La sera, invece, carne o pesce accompagnati da verdure e, al massimo, una fetta di pane integrale.
Molti italiani per la prima colazione si affidano a prodotti preconfezionati, di quelli che si trovano con facilità sugli scaffali dei supermercati. Andrebbero evitati?
Assolutamente sì. E se proprio non ne possiamo fare a meno cerchiamo di scegliere quelli integrali, oppure quelli fatti con olio e non con strutto o burro. E poi, altra precauzione fondamentale, cerchiamo di scegliere quelli di marche italiane: non voglio fare discriminazione, ma spesso e volentieri i prodotti che arrivano dall’estero contengono il doppio, a volte il triplo degli zuccheri e dei grassi rispetto a quelli di aziende italiane.
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Alberto Lupini