È il pranzo il pasto più importante Il 73% degli italiani lo consuma a casa
29 dicembre 2015 | 16:14
La tendenza a pranzare fuori casa, con un pasto veloce, abitudine tanto diffusa nel resto del mondo, sembra non interessare lo Stivale. Secondo l'Istat, infatti, nel 2015, il pranzo costituisce ancora il pasto più importante della giornata per ben il 67,2% della popolazione, in particolar modo per i residenti nel Mezzogiorno. Per la stragrande maggioranza poi degli italiani esso viene consumato nell'ambiente domestico (73,4%), eccezione fatta forse solo per i bambini dai 3 ai 5 anni, che pranzano a casa una volta su tre - precisamente il 34,6% delle volte.
Per quanto riguarda gli adulti, sono quelli con un'età compresa tra i 35 e i 44 anni a pranzare più spesso fuori casa (51,3%). Importante da segnalare anche una netta differenza geografica per questo genere di abitudine: il pranzo tra le mura domestiche è più tipico al Sud (83,5%) e nelle Isole (83,9%), contrariamente a quanto accade nel Nord Ovest (65,5%), al Centro (69,3%) e nel Nord Est (70,3%).
Se il pranzo è considerato fondamentale per gli italiani, troppo trascurata è stata per svariato tempo la colazione, la quale fortunatamente, anche se di poco, sta assumendo un'importanza maggiore nell'abitudine generale del nostro Paese: infatti è salito di un punto percentuale il numero di italiani (81,2%) che al mattino non si accontentano più di una tazza di caffè o di tè, preferendo un pasto più adeguato, ricco di nutrienti, come il latte, i biscotti o il pane.
Ad alzare la statistica sono principalmente le donne con un 84,2% (contro il 78,1% degli uomini) e i bambini - si conta infatti che ben il 94% di quelli con un'età compresa tra i 3 e i 10 anni facciano una colazione corretta. Anche qui non mancano le differenze geografiche: il primo pasto al mattino è più consumato dai residenti dell'Italia centrale (83%) e al Nord (Nord-Est 83,4%; Nord-Ovest 82,0%). È al Sud e nelle Isole che i valori si abbassano, rispettivamente al 77,6% e al 78,6%. Bisogna però dire che anche in queste zone c'è stato un rialzo rispetto alla media del 2014: al Sud si è registrato in un anno un aumento del 1,7% per coloro che scelgono una corretta alimentazione a colazione.
Per quanto riguarda gli adulti, sono quelli con un'età compresa tra i 35 e i 44 anni a pranzare più spesso fuori casa (51,3%). Importante da segnalare anche una netta differenza geografica per questo genere di abitudine: il pranzo tra le mura domestiche è più tipico al Sud (83,5%) e nelle Isole (83,9%), contrariamente a quanto accade nel Nord Ovest (65,5%), al Centro (69,3%) e nel Nord Est (70,3%).
Se il pranzo è considerato fondamentale per gli italiani, troppo trascurata è stata per svariato tempo la colazione, la quale fortunatamente, anche se di poco, sta assumendo un'importanza maggiore nell'abitudine generale del nostro Paese: infatti è salito di un punto percentuale il numero di italiani (81,2%) che al mattino non si accontentano più di una tazza di caffè o di tè, preferendo un pasto più adeguato, ricco di nutrienti, come il latte, i biscotti o il pane.
Ad alzare la statistica sono principalmente le donne con un 84,2% (contro il 78,1% degli uomini) e i bambini - si conta infatti che ben il 94% di quelli con un'età compresa tra i 3 e i 10 anni facciano una colazione corretta. Anche qui non mancano le differenze geografiche: il primo pasto al mattino è più consumato dai residenti dell'Italia centrale (83%) e al Nord (Nord-Est 83,4%; Nord-Ovest 82,0%). È al Sud e nelle Isole che i valori si abbassano, rispettivamente al 77,6% e al 78,6%. Bisogna però dire che anche in queste zone c'è stato un rialzo rispetto alla media del 2014: al Sud si è registrato in un anno un aumento del 1,7% per coloro che scelgono una corretta alimentazione a colazione.
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