Obesità, guarire è una sfida Il 75% riprende peso in soli 6 mesi
A provarci di più sono le donne, ma le cure non sempre sono facili da trovare, perché dipendono dalle differenze tra maschi e femmine nell'affrontare la malattia e dalla sottovalutazione del problema
04 settembre 2020 | 19:15
L’obesità, una malattia difficile da curare anche a causa delle differenze tra uomo e donna nell'affrontarla, della tendenza a sottovalutarla la malattia e della propensione di tante persone a prendere peso fin dalla gioventù.
È quanto emerge dai nuovi dati dello studio internazionale Action Io (Awareness, Care, and Treatment In Obesity MaNagement - an International Observation), presentato da Novo Nordisk all'European and International Congress on Obesity 2020. L'obiettivo dello studio, che ha coinvolto 11 Paesi, oltre 14.500 persone con obesità e quasi 2.800 operatori sanitari, è quello di identificare le percezioni, i comportamenti e gli ostacoli per la cura dell'obesità e capire in che modo questi fattori ne influenzino la gestione.
In Italia sono 25 milioni le persone in sovrappeso o obese. Tra queste, il 46% degli adulti e il 24% degli under 18. Statisticamente, le donne hanno un tasso di obesità inferiore (9.4%) rispetto agli uomini (11.8%). E il problema è maggiormente diffuso al Sud dove un bambino su tre ed un adolescente su quattro sono in eccesso di peso.
Il triplicarsi dei tassi di obesità nel mondo dal 1975 ad oggi e più recentemente la pandemia Covid-19, evidenziano come sia fondamentale una migliore comprensione di questi fenomeni. I nuovi dati mostrano che esistono differenze tra uomini e donne.
In particolare, gli uomini hanno maggiori probabilità di segnalare complicanze cardio-metaboliche (10% rispetto al 4%), mentre le donne hanno il doppio delle probabilità di segnalare ansia o depressione (28% rispetto al 14%). Le donne sono più propense a fare diversi tentativi per perdere peso (4,6 di media rispetto a 3,1) e a sottoporsi al trattamento farmacologico o a quello chirurgico, anche se il 75% riacquista peso dopo 6 mesi, rispetto ad oltre la metà degli uomini.
Dalla ricerca emerge che molte persone con obesità sottovalutano la gravità della loro malattia, per questo tendono a non cercare l'aiuto di cui hanno bisogno per perdere peso in maniera efficace o per la cura di complicazioni legate alla malattia. Infine, lo studio dimostra l'urgenza di un intervento precoce: problemi di peso in giovane età sono associati a una malattia più grave e rassegnazione.
Le donne più degli uomini cercano di perdere peso
È quanto emerge dai nuovi dati dello studio internazionale Action Io (Awareness, Care, and Treatment In Obesity MaNagement - an International Observation), presentato da Novo Nordisk all'European and International Congress on Obesity 2020. L'obiettivo dello studio, che ha coinvolto 11 Paesi, oltre 14.500 persone con obesità e quasi 2.800 operatori sanitari, è quello di identificare le percezioni, i comportamenti e gli ostacoli per la cura dell'obesità e capire in che modo questi fattori ne influenzino la gestione.
In Italia sono 25 milioni le persone in sovrappeso o obese. Tra queste, il 46% degli adulti e il 24% degli under 18. Statisticamente, le donne hanno un tasso di obesità inferiore (9.4%) rispetto agli uomini (11.8%). E il problema è maggiormente diffuso al Sud dove un bambino su tre ed un adolescente su quattro sono in eccesso di peso.
Il triplicarsi dei tassi di obesità nel mondo dal 1975 ad oggi e più recentemente la pandemia Covid-19, evidenziano come sia fondamentale una migliore comprensione di questi fenomeni. I nuovi dati mostrano che esistono differenze tra uomini e donne.
In particolare, gli uomini hanno maggiori probabilità di segnalare complicanze cardio-metaboliche (10% rispetto al 4%), mentre le donne hanno il doppio delle probabilità di segnalare ansia o depressione (28% rispetto al 14%). Le donne sono più propense a fare diversi tentativi per perdere peso (4,6 di media rispetto a 3,1) e a sottoporsi al trattamento farmacologico o a quello chirurgico, anche se il 75% riacquista peso dopo 6 mesi, rispetto ad oltre la metà degli uomini.
Dalla ricerca emerge che molte persone con obesità sottovalutano la gravità della loro malattia, per questo tendono a non cercare l'aiuto di cui hanno bisogno per perdere peso in maniera efficace o per la cura di complicazioni legate alla malattia. Infine, lo studio dimostra l'urgenza di un intervento precoce: problemi di peso in giovane età sono associati a una malattia più grave e rassegnazione.
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