Minor rischio di ictus se mangi l’anguria

La combinazione di nutrienti dell'anguria la rende ideale per la prevenzione secondo gli esperti dell'American Heart Association. Questo frutto spicca nella sua concentrazione di alcuni antiossidanti

03 luglio 2021 | 07:30
La regina della frutta estiva non può essere che lei: l’anguria. Difficile trovare qualcuno che non la ami e che non la porti in tavola (o in spiaggia) durante le cene tra amici. Ma l’anguria non è solo buona, ha anche tantissime proprietà. Tanto che la combinazione di nutrienti dell'anguria la rende speciale secondo gli esperti dell'American Heart Association, che le dedicano un approfondimento scientifico.



“Melone” d’acqua

L’anguria è ricca fonte di minerali come potassio e magnesio, una buona fonte di vitamine C e A (più beta carotene, che aiuta a produrre vitamina A) e ha discrete quantità di vitamine B1, B5 e B6. Tutto questo con un apporto calorico molto basso (mangiandone il contenuto di una coppetta appena 46 calorie). È detta anche melone d'acqua, l'anguria contiene circa il 92% di acqua.

Pieno di antiossidanti

Dove questo frutto spicca davvero è nella sua concentrazione di alcuni antiossidanti, che regolano i radicali liberi dannosi per le cellule nel corpo.

Il licopene, che conferisce all'anguria il suo colore rossastro, è uno di quegli antiossidanti, insieme alle vitamine C e A.

Collegata a un minore rischio di ictus

Funziona anche come antinfiammatorio ed è stato collegato a un minor rischio di ictus. È più abbondante nei prodotti a base di pomodoro cotto, ma i livelli di licopene dell'anguria sono circa il 40% superiori invece a quelli dei pomodori crudi.

L'anguria contiene anche glutatione, che Tim Allerton, ricercatore del Pennington Biomedical Research Center della Louisiana State University a Baton Rouge definisce un «antiossidante globale e versatile».

Basso carico glicemico

È inoltre ricca di un amminoacido chiamato citrullina, che è stato al centro della ricerca di Allerton. «L'anguria è piuttosto unica perché non molti alimenti ne sono ricchi» specifica lo studioso. Questo amminoacido è legato ad esempio alla produzione di ossido nitrico, importante per la salute dei vasi sanguigni. Anche se ha zucchero naturale e un alto indice glicemico, ha però un basso carico glicemico. Ciò significa che il suo effettivo effetto sulla glicemia è molto basso. E "riempirà" più velocemente di una ciotola di biscotti.

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Alberto Lupini


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