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L’olio di oliva è un elisir di lunga vita?

Il Consiglio europeo di informazione sull’alimentazione ha analizzato uno studio in cui è stato riportato che consumare più di mezzo cucchiaio al giorno ridurrebbe il rischio di malattie cardiovascolari e cancro

 
21 gennaio 2022 | 07:30

L’olio di oliva è un elisir di lunga vita?

Il Consiglio europeo di informazione sull’alimentazione ha analizzato uno studio in cui è stato riportato che consumare più di mezzo cucchiaio al giorno ridurrebbe il rischio di malattie cardiovascolari e cancro

21 gennaio 2022 | 07:30
 

Il Consiglio europeo di informazione sull’alimentazione ha analizzato alcuni articoli scientifici legati allo studio dell’olio d’oliva, un alimento che se consumato regolarmente farebbe vivere più a lungo. «Sebbene l’olio d’oliva sia al cuore della dieta mediterranea, a lungo riconosciuta come fonte di nutrienti associati ad una buona salute, ci sono vari aspetti da considerare leggendo i titoli sull’argomento». L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) raccomanda di ingerire meno del 30% delle calorie da fonti di grassi, sottolineando che i grassi insaturi contenuti negli oli vegetali (come l’olio d’oliva, girasole, canola e semi di soia) sono preferibili rispetto ai grassi saturi di origine animale come burro, panna, formaggio e lardo.

L’olio di oliva è un elisir di lunga vita?

Lo studio dietro ai titoli

Il Consiglio europeo di informazione sull'alimentazione ha analizzato uno studio riportato sul sito di Science direct . «Usa dati provenienti da due ricerche precedenti iniziate negli anni Settanta e Ottanta, seguendo la dieta, stile di vita e parametri di salute di oltre 90.000 partecipanti (circa 60.000 donne e 30.000 uomini) per quasi 30 anni. I ricercatori hanno quindi analizzato i dati guardando al legame tra il consumo di olio d’oliva e i decessi. Il consumo di grassi e di oli cambiava nel tempo tra i partecipanti: la quantità di olio d’oliva aumentava, mentre quella di margarina diminuiva. Gli studiosi hanno trovato che l’aumento dell’olio d’oliva era correlato a un rischio inferiore di morte. Nello specifico, i partecipanti con il più alto consumo di olio d’oliva (oltre 7 grammi al giorno o mezzo cucchiaio) avevano il 19% in meno di rischio di decessi per qualunque causa. Lo stesso gruppo presentava anche il 19% in meno di possibilità di morire per malattie cardiovascolari, e il 17% per cancro. Altre cause di rischio di decesso con diminuzioni consistenti erano quelle per malattie degenerative del cervello, come l’Alzheimer e malattie respiratorie. I ricercatori concludono quindi che sostituire margarina, burro, maionese e altri grassi provenienti dai latticini con l’olio d’oliva potrebbe ridurre il rischio di mortalità. Ma allo stesso tempo, non ci sono evidenze che mostrino l’olio di oliva sia preferibile ad altri oli vegetali».

 

Quali sono i fattori da considerare leggendo le conclusioni della ricerca?

Il Consiglio europeo di informazione sull’alimentazione dichiara quindi che «è difficile comprovare che il consumo di olio d’oliva sia l’unico fattore in termini di dieta e stile di vita con un impatto sui risultati. Per esempio, i ricercatori mostrano che le persone che assumono più olio d’oliva tendono ad avere una dieta più sana e sono più attivi fisicamente. Perció, é difficile mettere da parte l’influenza di altri fattori dovuti allo stile di vita, e quantificare l’impatto di un singolo cibo come quello dell’olio d’oliva».

I questionari per la sorveglianza nutrizionale potrebbero non offrire un quadro completo della quantità e tipo di olio d’oliva consumato

«Visto che i questionari dipendono dalla memoria delle persone e dal loro giudizio soggettivo rispetto alle porzioni, puó essere difficile stimare in maniera accurata il consumo quotidiano di olio d’oliva o altri grassi nei vari usi (per esempio per friggere, saltare in padella o aggiungere a crudo a pane o insalate, etc) - è scritto nell'analisi del Ceuropeo di informazione sull'alimentazine -  Lo studio, inoltre, non guarda ai vari tipi di olio d’oliva (come l’olio d’oliva raffinato o l’olio extra vergine d’oliva, Evoo) che potrebbero avere benefici superiori o inferiori».

L’olio di oliva è un elisir di lunga vita?

Oltre mezzo cucchiaio di olio d’oliva al giorno potrebbe non essere necessario

«Nonostante lo studio trovi che l’aumento del consumo di olio d’oliva sia associato ad un rischio inferiore di mortalità sia cardiovascolare che dovuta al cancro, resta difficile capire il livello di assunzione minimo - spiega l'Eufic - Si osservano riduzione di rischi significanti anche con meno di un cucchiaino d’olio d’oliva al giorno. Lo studio , infine, prende in esame solo una popolazione specifica negli Stati Uniti, e potrebbe non essere rappresentativo per altre popolazioni, etnie e culture. Si tratta di un'analisi di un grande campione, ma che include solo professionisti del mondo della salute statunitensi di mezza età negli anni 70-80, principalmente donne e al 98% di etnia bianca. Inoltre, i cambiamenti di dieta e stile di vita nel corso dei decenni si aggiungono alle difficoltà per capire se le quantità di olio d’oliva suggerite avrebbero lo stesso potenziale benefico oggi.

Cosa consigliano le autorità?

L'Eufic ricorda che «l’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) raccomanda di ingerire meno del 30% delle calorie da fonti di grassi, sottolineando che i grassi insaturi contenuti negli oli vegetali (come l’olio d’oliva, girasole, canola e semi di soia) sono preferibili rispetto ai grassi saturi di origine animale come burro, panna, formaggio e lardo. Le linee guida nutrizionali per il consumo di oli e grassi variano a seconda dei paesi europei. In Italia, la raccomandazione sottolinea l’importanza di usare grassi insaturi principalmente a crudo, e di scegliere metodi di cottura senza temperature eccessive o per tempi troppo lunghi. Una porzione tipo é rappresentata da un cucchiaio di olio d’oliva (10 grammi), oppure, in alternativa la stessa quantità di burro o margarina».

Cos’é l’Eufic

Il Consiglio europeo di informazione sull’alimentazione  (Eufic) è un'organizzazione senza scopo di lucro orientata al consumatore, fondata per rendere più accessibile e comprensibile la scienza dell'alimentazione e della salute, e per promuovere un dibattito pubblico equilibrato sui temi scientifici.

Per maggiori informazioni visitare www.eufic.org/it/

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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