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Intolleranza al glutine: una malattia non ancora ben definita

È un argomento che riscuote un interesse sempre maggiore, ma su cui ancora è necessario fare chiarezza. Interessa oggi 230mila persone in Italia e oltre 40mila in Lombardia

 
01 marzo 2022 | 18:46

Intolleranza al glutine: una malattia non ancora ben definita

È un argomento che riscuote un interesse sempre maggiore, ma su cui ancora è necessario fare chiarezza. Interessa oggi 230mila persone in Italia e oltre 40mila in Lombardia

01 marzo 2022 | 18:46
 

In occasione del secondo incontro del 2022 del laboratorio d’informazione teorico-pratico, che si è svolto nei giorni scorsi a Basiano in Lombardia, organizzato dall’Associazione Il Mondo delle Intolleranze (con il contributo di Regione Lombardia), specialisti ed esperti in diversi aspetti di questa malattia hanno dato il loro contributo a una discussione legata alla Celiachia. Per gli esperti non si tratta di "una moda", ma di una patologia che interessa circa 230mila persone in Italia, di cui 40mila solo in Lombardia.

I protagonisti della serata sulla celiachia Intolleranza al glutine: una malattia non ancora ben definita

I protagonisti della serata sulla celiachia

La celiachia è legata all'impossibilità dell'intestino di assorbire glutine

Michele di Stefano, medico di professione, ha spiegato come, oltre alla celiachia, esistano numerose malattie glutine correlate ad oggi non ancora ben definite. Tutte queste malattie sono accumunate dall’impossibilità dell’intestino di assorbire il glutine nel modo corretto con relativi sintomi estremamente variabili, sia per gravità che per gli organi e sistemi dell'organismo colpiti. Questa condizione vede l’importanza di sottoporsi a screeening, non solo in caso di familiarità di primo grado, ma anche di diabete di tipo uno, osteoporosi da causa non nota e infertilità. 

Gli aiuti ai celiaci da parte di Aic, l'associazione settoriale

Isidoro Piarulli, presidente di Aic Lombardia Onlus, associazione punto di riferimento d’eccellenza premiata con il prestigioso Ambrogino d’oro per l’impegno sociale, ha risposto con chiarezza a una delle principali domande che gli vengono spesso rivolte: «Voi chiedete di associarvi ma cosa fate per il celiaco? - ha premesso - L’associazione Italiana Celiaci offre due servizi principali: diretti e indiretti. I servizi diretti ai soci riguardano sia corsi di cucina gratuiti dedicati ai celiaci, che ora con l’avvento della pandemia vengono proposti anche online a livello nazionale; sia il servizio di counselor nutrizionale che grazie alla collaborazione decennale con un’esperta nutrizionista offre consigli nutrizionali diretti dedicati al celiaco, anche relativamente a diete etniche e diete con restrizioni religiose. I servizi indiretti invece riguardano la presenza diffusa dell’associazione in grado di fornire un primo approccio per barcamenarsi tra le informazioni ancora non chiare che si trovano su questa patologia». La statistica, infatti, rivela che le tempistiche per una diagnosi corretta si aggirano intorno ai sei anni, un lasso di tempo molto lungo che può essere ridotto con l’aiuto degli esperti dell’associazione. Giacomo Graci, Referente Aic Provincia di Monza Brianza, è invece intervenuto come parte operativa dell’associazione con cui collabora per la realizzazione di eventi sul territorio.

 

La pillola d'arte della serata

La Pillola d’arte della serata, realizzata da Decumano Est & Amici dei Musei e dei Monumenti Pavesi, è stata dedicata al grano e al frumento evocati nei dipinti da Vincent Van Gogh che attraverso la luce, i colori accesi e l’atmosfera mediterranea trascinano l’osservatore in un turbinio d’emozioni. Distese di grano e spighe che si piegano al vento sono protagoniste di paesaggi in cui natura è protagonista, come nel Campo di grano con volo di corvi, luglio 1890, che per alcuni rappresenta il testamento spirituale dell’artista. «Spero che tutti questi quadri vi potranno dire ciò che non riesco a dire a parole, ciò che io vedo di sano e rinfrancante nella campagna», aveva dichiarato all'epoca Vincent Van Gogh.

La ricetta dello chef

Lo Chef Danilo Angè ha realizzato dal vivo una lasagnetta di pasta senza glutine, con besciamella preparata con farina di riso, porri taleggio e carciofi. La farina di riso, ingrediente protagonista della cucina senza glutine, è stata utilizzata anche per sbianchire i carciofi senza utilizzare il limone che avrebbe dato acidità al piatto. Un piatto gustoso e sano di semplice realizzazione dedicato agli amici celiaci.

Lo chef Danilo Angé  Intolleranza al glutine: una malattia non ancora ben definita

Lo chef Danilo Angé

Una riflessione sulle bevande alcoliche

A seguire l’intervento di Maria Zugnoni, dottoressa membro della fondazione IRccs Policlinico San Marco Pavia dal tema: dieta senza glutine non una moda ma una terapia. La dietista ha aperto una riflessione sulle bevande alcoliche che potremmo riassumere con lo slogan “meno è meglio”, individuando in due unità alcoliche al giorno per gli uomini e una unità per le donne la quantità limite da assumere. Nel dettaglio un’unità alcolica equivale a 12 grammi di alcol e a 70 calorie, ovvero a un bicchiere di vino da 125 ml a 12° o una birra da 33 ml a 4,5°.

Come gestire una dieta priva di glutine

Simonetta Nepi, Presidente e Responsabile editoriale della Gluten Free Travel & Living Association ha fornito indicazioni per la gestione pratica della dieta priva di glutine.
«Di cosa abbiamo bisogno per gestire l’intolleranza al glutine? - ha premesso - Per iniziare di una dispensa separata in famiglia e di poter cucinare senza glutine dividendo i processi per evitare la contaminazione in cucina. Inoltre, è importante scegliere una ristorazione informata e consapevole senza aver paura di chiedere cibo senza glutine e non contaminato anche al ristorante».

La malattia si può presentare a qualsiasi età

In conclusione, Enrico Brandani ha fornito una testimonianza di come la malattia celiaca si possa presentare a qualsiasi età. L’imprenditore celiaco dall’età di 24 anni ha scoperto di esserlo in modo del tutto casuale grazie alla diagnosi fornita alla moglie. Una scoperta che l’ha preservato da disturbi che sarebbero notevolmente peggiorati e che sono invece andati scomparendo. Una diagnosi che l’ha aiutato molto anche nella gestione della figlia sin dalla sua nascita.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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