Nell’immaginario collettivo la celiachia viene ricondotta a una classe specifica di sintomi. In particolare, sintomi di natura intestinale: diarrea, gonfiore addominale, crampi allo stomaco... Questi sintomi, se insorgono dopo l’assunzione di cibi contenenti glutine, fanno scattare un campanello d’allarme anche tra chi non è esperto di questo genere di intolleranza. Ma gli effetti della celiachia non si esauriscono con problemi gastro-intestinali. Anzi, se ne segnalano altri, numerosi e variegati. La questione ruota attorno alla loro "non-specificità". In parole povere, spesso sono difficilmente assimilabili a questa patologia, soprattutto quando insorgono in tempi diversi e magari uno alla volta.
Queste dinamiche portano ad una conseguenza spiacevole: il ritardo della diagnosi. Non è un problema da poco, se si considerano i danni che una dieta a base di glutine causa nel tempo all’apparato digerente dei celiaci. Problemi che vanno ben oltre i sintomi e che possono seriamente generare un pericolo duraturo, nei casi più estremi addirittura irreversibile. Queste dinamiche riguardano soprattutto situazioni più lievi, i "casi iniziali", nei quali un intervento tempestivo potrebbe evitare peggioramenti a lungo termine.
Da qui, la necessità di conoscere i sintomi della celiachia e comunicarli in primis al proprio medico di fiducia, che indirizzerà il paziente verso gli specialisti più appropriati.
Non solo i disturbi gastro-intestinali: anche altri sintomi possono far pensare all'intolleranza al glutine
I sintomi della celiachia che vengono più frequentemente "confusi"Dunque,
quali sono i sintomi facilmente "fraintendibili" della celiachia? Ecco una breve ma esaustiva panoramica.
Stanchezza cronica. In genere questo sintomo viene ricondotto allo
stress piuttosto che a qualche patologia di natura cardiovascolare. Nei casi più gravi può far pensare a malattie degenerative. In realtà, è anche un sintomo comune della celiachia. Tale patologia - è bene ricordarlo - genera disturbi dell’assorbimento, tali per cui l’organismo si trova “sprovvisto” di energia.
Perdita di peso. Stesso discorso per la perdita di peso. I dimagrimenti repentini e ingiustificati fanno scattare molti campanelli d’allarme, anche perché sono indicativi di patologie oncologiche. Sono però anche una costante della celiachia non curata, proprio a causa delle difficoltà che tale condizione genera in merito all’assorbimento dei nutrienti.
Anemia. Tra le conseguenze della celiachia meno conosciute (dal grande pubblico) spicca
l'anemia, riduzione dell’
emoglobina nel
sangue. I meccanismi biochimici alla base di questa problematica sono molto complessi, vi basti pensare che la stanchezza cronica citata in precedenza può essere causata anche dalla riduzione dell’emoglobina.
Dermatite erpetiforme. Non è un sintomo molto frequente, ma può insorgere. In questo caso le lesioni si formano soprattutto in corrispondenza dei gomiti, delle ginocchia e dei glutei, e ricordano quelle dell’herpes.
Tra i sintomi "meno evidenti" anche la stanchezza cronica
Celiachia, un problema diffusoUn altro modo per riconoscere la celiachia è comprendere le reali dimensioni del problema, sia in termini numerici che sanitari. Va detto che la celiachia è una patologia sostanzialmente
immunitaria. I sintomi che abbiamo elencato, inclusi quelli di natura gastrointestinale, sono provocati da una reazione immunitaria al glutine. Con questo termine si indica, per inciso, una proteina che si trova in molti cereali,
dal frumento all’orzo fino al farro.
Nello specifico, a scatenare la reazione è una proteina del glutine, noto come
prolammina, che genera i suoi effetti esclusivamente previa ingestione. La reazione immunitaria, a sua volta, genera una condizione infiammatoria che danneggia la
mucosa intestinale, atrofizzando i villi (= caratteristica formazione allungata vascolarizzata, di piccole dimensioni, che sporge dalla superficie di una mucosa, con funzioni di collegamento e di assorbimento) e impedendo in buona parte l’
assorbimento dei nutrienti.
La celiachia è un problema diffuso. Oggi più di ieri, sebbene si pensi che la crescita numerica dei casi di celiachia sia dovuta principalmente al maggior accesso alle diagnosi. Ad ogni modo, stando ai dati del
Ministero della Salute, i casi diagnosticati di
celiachia sfiorano i 200mila. Le stime sui numeri reali, però, parlando di
cifre 3 volte superiori - l'incidenza è quindi piuttosto elevata, pari all’1%.