In partenza per un viaggio esotico? Ecco quali vaccini fare
È importante pianificare un viaggio "esotico" in anticipo così da avere il tempo necessario per la somministrazione dei vaccini e per agevolarne l’efficacia, o il rischio di contrarre malattie infettive aumenterà
Anche se l'estate è ancora lontana c'è chi ha la fortuna di prendersi un brack di primavera e chi sta già programmando i prossimi viaggi. Nel farlo, soprattutto se si è scelto una meta fuori dall'Europa, il consiglio è quello di adottare alcune precauzioni per quanto riguarda la salute. In alcune zone del mondo il rischio di contrarre malattie a cui noi non siamo abitualmente esposti, è più alto, per questo si ricorre ai vaccini, prima della partenza. Ma quali fare? Ecco i consigli tratti Humanitasalute.
Vacanze esotiche e malattie: cosa fare?
Una vacanza esotica può, infatti, nascondere il rischio di contrarre un’infezione. Sono diverse le malattie infettive presenti in giro per il mondo a trasmissione locale. Molte delle quali si possono prevenire vaccinandosi. Prima di partire è bene consultare il medico di base che saprà indirizzare verso la corretta strategia profilattica, con un’attenzione particolare per i bambini. Inoltre, se possibile, è importante pianificare il viaggio così da avere il tempo necessario per la somministrazione dei vaccini e per agevolarne l’efficacia.
Vacanze esotiche e malattie: quali vaccini?
Ecco le malattie infettive più frequenti per cui è possibile fare prevenzione anche con il vaccino prima di fare le valigie:
- Epatite A: presente in molte aree del pianeta, in particolare nei Paesi del sud del mondo. È importante rispettare le norme igieniche generali per la prevenzione delle malattie a trasmissione oro-fecale e trasmesse da alimenti crudi. Il vaccino è somministrato in due dosi: la protezione si raggiunge già dopo 14-21 giorni dalla prima dose; una seconda dose a distanza di 6-12 mesi dalla prima ne prolunga l’efficacia protettiva per un periodo di 10-20 anni.
- Febbre tifoide: piuttosto diffusa nei Paesi in via di sviluppo di Sud est Asiatico, Africa, Caraibi, America Centrale e America Latina. Si può prevenire sia rispettando le norme igieniche sia vaccinandosi. Sono disponibili due vaccini: il primo si somministra per via parenterale, è ben tollerato ed ha una efficacia tra il 64% ed il 75% per tre anni; il secondo è un vaccino costituito da germi vivi attenuati, si somministra per via orale e dà protezione del 70% circa per tre anni.
- Colera: è disponibile un vaccino orale a batterio inattivato, caratterizzato da un'elevata efficacia, e somministrabile sopra i 2 anni di età. Per i bambini dai 2 ai 6 anni lo schema prevede tre dosi, mentre al di sopra dei 6 anni e negli adulti il ciclo consiste in due dosi. Le dosi vanno somministrate a intervalli di almeno una settimana ed è necessario completare il ciclo almeno 1 settimane prima del viaggio. Se sono trascorse più di 6 settimane tra le dosi, è necessario ricominciare il ciclo. Questo vaccino protegge anche da alcuni tipi di diarrea tipici del viaggiatore.
- Febbre gialla: endemica in zone dell’Africa e del Sud America, si può prevenire con un vaccino somministrabile nei centri autorizzati. Dopo la somministrazione del vaccino viene rilasciato un certificato internazionale di vaccinazione. Il certificato è obbligatorio per l’ingresso in alcuni Paesi.
- Malaria: il vaccino non esiste ma si può seguire la cosiddetta chemioprofilassi antimalarica, a base di farmaci per ridurre il rischio d’infezione, tagliata su misura del viaggio che si sta per compiere.
- Encefalite giapponese: i rischi per i viaggiatori sono limitati e rivolti a chi si reca in zone rurali e agricole dove la malattia è endemica. È disponibile il vaccino ma in ogni caso la vaccinazione è opportuna solo per chi va in territori non controllati di Paesi con encefalite endemica, dice la Farnesina.
- Meningite meningococcica: la più alta incidenza si ha nella cosiddetta “fascia della meningite” dell’Africa sub sahariana. Il vaccino è indicato per l’immunizzazione attiva degli adulti e dei bambini di età superiore ai due anni contro la meningite da meningococco causata da sierogruppi A, C, W135 e Y.
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Alberto Lupini
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