Avere i benefici dalla Dieta Mediterranea? Sì, ma per i ricercatori americani bisogna seguirla alla lettera
Secondo il Rush University Medical Center, se accanto a frutta, verdura, olio d'oliva, pesce e cereali integrali si consumano fritture, dolci, cereali raffinati e carni rosse e lavorate, i vantaggi si riducono
12 gennaio 2021 | 11:40
Dieta Mediterranea alleata della salute, soprattutto nel contrasto al declino cognitivo, su questo non ci piove. Medici, nutrizionisti e scienziati sono tutti d’accordo nel suggerire un’alimentazione a base di frutta, verdura, olio d'oliva, pesce e cereali integrali.
Ma c’è un ma: se accanto a questi alimenti si consumano cibi poco sani come fritture, dolci, cereali raffinati e carni rosse e lavorate, i benefici di questo tipo di regime alimentare si riducono. A dirlo una ricerca del Rush University Medical Center, pubblicata su Alzheimer's & Dementia: The Journal of the Alzheimer's Association.
Lo studio osservazionale ha incluso 5.001 anziani residenti a Chicago che facevano parte del Chicago Health and Aging Project, un progetto per la valutazione della salute cognitiva negli adulti di età superiore ai 65 anni condotto dal 1993 al 2012.
Ogni tre anni, i partecipanti allo studio hanno completato una valutazione cognitiva sulla base di un questionario che ha testato le capacità di elaborazione delle informazioni di base e la memoria, e hanno compilato anche un altro questionario sulla frequenza con cui le stesse persone consumavano 144 alimenti.
A tutti i partecipanti è stato assegnato un punteggio sulla base della loro aderenza alla Dieta Mediterranea e a quella cosiddetta di tipo occidentale, con una prevalenza di cibi fritti, cereali raffinati, dolci, carni rosse e lavorate, latticini interi e pizza.
Pochi benefici se la Dieta non è seguita alla lettera
È emerso che quelli che andavano incontro a un declino cognitivo più lento negli anni erano coloro che aderivano più strettamente alla Dieta Mediterranea, limitando i cibi poco sani.
Al contrario, chi seguiva maggiormente un regime alimentare di tipo occidentale, ricco di cibi grassi e fritti, non ha avuto molti effetti benefici dalla Dieta Mediterranea.
Ma c’è un ma: se accanto a questi alimenti si consumano cibi poco sani come fritture, dolci, cereali raffinati e carni rosse e lavorate, i benefici di questo tipo di regime alimentare si riducono. A dirlo una ricerca del Rush University Medical Center, pubblicata su Alzheimer's & Dementia: The Journal of the Alzheimer's Association.
Meno benefici se nella Dieta Mediteranea si includono cibi poco sani
Studio su 5mila anziani americaniLo studio osservazionale ha incluso 5.001 anziani residenti a Chicago che facevano parte del Chicago Health and Aging Project, un progetto per la valutazione della salute cognitiva negli adulti di età superiore ai 65 anni condotto dal 1993 al 2012.
Ogni tre anni, i partecipanti allo studio hanno completato una valutazione cognitiva sulla base di un questionario che ha testato le capacità di elaborazione delle informazioni di base e la memoria, e hanno compilato anche un altro questionario sulla frequenza con cui le stesse persone consumavano 144 alimenti.
A tutti i partecipanti è stato assegnato un punteggio sulla base della loro aderenza alla Dieta Mediterranea e a quella cosiddetta di tipo occidentale, con una prevalenza di cibi fritti, cereali raffinati, dolci, carni rosse e lavorate, latticini interi e pizza.
Pochi benefici se la Dieta non è seguita alla lettera
È emerso che quelli che andavano incontro a un declino cognitivo più lento negli anni erano coloro che aderivano più strettamente alla Dieta Mediterranea, limitando i cibi poco sani.
Al contrario, chi seguiva maggiormente un regime alimentare di tipo occidentale, ricco di cibi grassi e fritti, non ha avuto molti effetti benefici dalla Dieta Mediterranea.
© Riproduzione riservata
• Leggi CHECK-IN: Ristoranti, Hotel e Viaggi
• Iscriviti alle newsletter settimanali via mail |
• Abbonati alla rivista cartacea Italia a Tavola |
• Iscriviti alla newsletter su WhatsApp |
• Ricevi le principali news su Telegram |
“Italia a Tavola è da sempre in prima linea per garantire un’informazione libera e aggiornamenti puntuali sul mondo dell’enogastronomia e del turismo, promuovendo la conoscenza di tutti i suoi protagonisti attraverso l’utilizzo dei diversi media disponibili”
Alberto Lupini
Edizioni Contatto Surl | via Piatti 51 24030 Mozzo (BG) | P.IVA 02990040160 | Mail & Policy
| Reg. Tribunale di Bergamo n. 8 del 25/02/2009 - Roc n. 10548
Italia a Tavola è il principale quotidiano online rivolto al mondo Food Service, Horeca, GDO, F&B Manager, Pizzerie, Pasticcerie, Bar, Ospitalità, Turismo, Benessere e Salute. italiaatavola.net è strettamente integrato
con tutti i mezzi del network: i magazine mensili Italia a Tavola e CHECK-IN, le newsletter quotidiane su Whatsapp e Telegram, le newsletter settimanali rivolte a professionisti ed appassionati, i canali video e la presenza sui principali social (Facebook, X, Youtube, Instagram, Threads, Flipboard, Pinterest, Telegram e Twitch). ©® 2024
Italia a Tavola è il principale quotidiano online rivolto al mondo Food Service, Horeca, GDO, F&B Manager, Pizzerie, Pasticcerie, Bar, Ospitalità, Turismo, Benessere e Salute. italiaatavola.net è strettamente integrato
con tutti i mezzi del network: i magazine mensili Italia a Tavola e CHECK-IN, le newsletter quotidiane su Whatsapp e Telegram, le newsletter settimanali rivolte a professionisti ed appassionati, i canali video e la presenza sui principali social (Facebook, X, Youtube, Instagram, Threads, Flipboard, Pinterest, Telegram e Twitch). ©® 2024