Cosa è meglio mangiare con la febbre alta? Sì a minestre e carboidrati

Per evitare la disidratazione è molto importante ricordarsi di bere frequentemente, così come lo è, in caso di inappetenza, mangiare a piccole dosi. Una doccia calda o tiepida può aiutare

01 gennaio 2021 | 11:30
Quando la temperatura del nostro corpo, solitamente stabile tra i 36 e i 37,2 gradi, aumenta molto velocemente diciamo che abbiamo la febbre. Si tratta della risposta del nostro organismo a un fenomeno di natura infettiva.


I cibi da prediligere, soprattutto inizialmente, sono quelli semi-solidi, come le minestre, e poi i carboidrati

Si tratta di un evento comune che non deve spaventare e che, in un individuo adulto, può risultare pericoloso per l’organismo solo qualora venissero superati i 40 gradi corporei.

Elena Azzolini, della direzione Medico Sanitaria di Humanitas, in un articolo di Humanitas Salute che pubblichiamo di seguito, spiega che cosa è e che cosa si può fare con la febbre.


Febbre: non una patologia, ma un sintomo
In una condizione normale, la temperatura corporea è più bassa all’inizio della giornata e, in associazione con l’attività metabolica e ormonale, tende ad aumentare tra il tardo pomeriggio e la sera. In caso di un aumento della temperatura al di sopra dei valori considerati normali, parliamo di febbre.

Spesso ci riferiamo alla febbre come se si trattasse di una malattia, invece è un sintomo che si manifesta a partire da stati infettivi e condizioni patologiche e rappresenta il tentativo del nostro corpo di controllare fenomeni che ritiene pericolosi. La febbre può dunque manifestarsi in caso di infezioni virali o batteriche e di patologie infiammatorie, ma può anche essere la risposta a colpi di calore, farmaci o vaccini, o svilupparsi a seguito di interventi chirurgici che hanno stressato l’organismo.

I sintomi che possono accompagnare la febbre
La febbre può essere accompagnata da una vasta sintomatologia, che comprende aumento della sudorazione, brividi corporei, mal di testa, dolori muscolari, mal di gola, nausea, inappetenza, disidratazione e stanchezza. Solo in casi più severi, con un aumento importante della temperatura, i sintomi associati possono essere di gravità maggiore e comprendere anche allucinazioni e convulsioni.

I farmaci per abbassare la febbre
Se la febbre è associata a patologie comuni, come l’influenza stagionale, tende a scomparire spontaneamente e la temperatura può essere abbassata tramite farmaci antipiretici (paracetamolo) e anti-infiammatori non steroidei (ibuprofene o aspirina).

In caso, però, lo specialista lo ritenga opportuno, la causa della febbre può essere indagata tramite specifici esami, come quelli del sangue, delle urine e colturali, tamponi faringei, radiografie o Tac.

Si può fare la doccia con la febbre?
Fare la doccia non è sconsigliato a prescindere. È, però, importare evitare di esporsi a basse temperature prima, durante o dopo averla effettuata. Prendere freddo, infatti, potrebbe causare i brividi, che aumentano la temperatura corporea contribuendo alla sensazione di disagio legata alla febbre.

Una doccia leggermente calda o tiepida, non troppo lunga, facendo attenzione a non prendere freddo una volta conclusa, può essere persino benefica per il nostro organismo.

Rimedi non-farmacologici
In caso di alte temperature e sensazione di calore, impacchi di acqua fredda sulla fronte sono utili per diminuire temporaneamente la temperatura e il disagio. Per contro, in caso di brividi di freddo, è bene tenersi al caldo tramite l’utilizzo di coperte, bevande calde e riscaldamento degli ambienti.

Fondamentali riposo, idratazione e una sana alimentazione
Uno dei sintomi associati alla febbre è la disidratazione, dunque è molto importante ricordarsi di bere frequentemente, così come lo è, in caso di inappetenza, mangiare a piccole dosi ma ravvicinate nel tempo: un trucco che può essere d’aiuto nella digestione. I cibi da prediligere, soprattutto inizialmente, sono quelli semi-solidi, come le minestre, e poi i carboidrati e la frutta e la verdura per le loro proprietà antiossidanti.

Il riposo, ovviamente, è fondamentale. Attenzione invece ad alcuni comportamenti; praticare attività fisiche faticose per l’organismo o sport, per esempio, in un quadro di infiammazione generalizzata, può contribuire all’innalzamento della temperatura corporea. Così come è sconsigliata l’assunzione di zuccheri e di alimenti grassi.

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Alberto Lupini


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