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Dieta senza glutine: benefici e rischi per chi non è celiaco

Una dieta senza glutine è, ad oggi, l’unico strumento efficace per gestire la celiachia. Tuttavia, per chi non è celiaco non solo è inutile ma può risultare addirittura controproducente

 
06 giugno 2025 | 18:33

Dieta senza glutine: benefici e rischi per chi non è celiaco

Una dieta senza glutine è, ad oggi, l’unico strumento efficace per gestire la celiachia. Tuttavia, per chi non è celiaco non solo è inutile ma può risultare addirittura controproducente

06 giugno 2025 | 18:33
 

La dieta senza glutine prevede l’eliminazione di tutti i cibi che contengono questa proteina.

Il glutine è infatti presente soprattutto nel frumento - e dunque in tutti gli alimenti derivati, come il pane, i panificati, la pizza, i dolci -, nell’orzo, nella segale, nel kamut.

Dieta senza glutine: benefici e rischi per chi non è celiaco

I benefici della dieta senza glutine stanno nel fatto che questo regime alimentare rappresenta l’unica terapia efficace per chi soffre di celiachia. Si tratta di una condizione che comporta un’ipersensibilità immunitaria al glutine e che, alla lunga, danneggia il rivestimento dell’intestino impedendo l’assorbimento dei nutrienti e causando tutta una serie di sintomi gastrointestinali.

Seguendo una dieta senza glutine, si devono evitare tutti i prodotti a base di cereali contenenti glutine, che possono essere sostituiti con alternative naturalmente prive di questa proteina, come mais, riso, sorgo, avena, miglio, grano saraceno, amaranto e quinoa.

Nonostante l’esclusione di alcuni alimenti, è possibile impostare una dieta senza glutine bilanciata, ma in questo è fondamentale il supporto di un nutrizionista online, oppure in presenza. Il rischio di incorrere in carenze nutrizionali qualora si tenti il fai da te è, infatti, estremamente elevato.

I benefici di una dieta senza glutine

I benefici di una dieta senza glutine sono circoscritti unicamente alle persone con celiachia, intolleranza o allergia al grano.

In questi casi, eliminare il glutine dalla propria alimentazione:

  • Porta a una rapida regressione dei sintomi intestinali, che in genere comprendono crampi addominali, gonfiore addominale, meteorismo, diarrea e perdita di peso “ingiustificata”;
  • Favorisce la guarigione della mucosa intestinale, con il conseguente ripristino dell’assorbimento dei nutrienti, compromesso dalle fasi infiammatorie.

Per chi ha ricevuto una diagnosi di celiachia, seguire una dieta senza glutine è quindi fondamentale per evitare carenze nutrizionali e prevenire le complicanze che possono derivare dall’infiammazione intestinale.
Se non trattata, infatti, la celiachia può comportare lo sviluppo di malattie autoimmuni come il diabete di tipo 1 o l’epatite.

Tuttavia, la dieta senza glutine ha dei benefici e va seguita solo in presenza di una reale necessità, e solo qualora quest’ultima venga suggerita dal medico.

Eliminare il glutine fa male?

Eliminare il glutine dalla propria dieta non fa “male”... purché vi sia un motivo concreto.

Infatti, in assenza di una reale necessità clinica, eliminare dalla propria dieta tutti i cereali che contengono glutine significa privarsi di tutta una serie di fonti di carboidrati complessi, fibre, vitamine, minerali e proteine. Nutrienti che, lo ricordiamo, sono fondamentali per il corretto funzionamento dell’organismo.

Difatti, chi segue una dieta senza glutine per motivazioni cliniche come appunto la presenza di celiachia, deve necessariamente farlo con il supporto di un nutrizionista, per evitare di incorrere in carenze.

Seguire una dieta senza glutine senza motivazione medica non offre vantaggi per chi non ha la celiachia. Inoltre, nonostante le credenze popolari, i prodotti cosiddetti “gluten-free” non sono “più sani” rispetto a quelli che invece ne contengono. Anzi, spesso contengono alte quantità di sodio, grassi o zuccheri raffinati.

Insomma, la dieta senza glutine non è dannosa di per sé, e anzi, è ad oggi l’unico strumento per trattare efficacemente la celiachia. In mancanza di quest’ultima, però, è una scelta immotivata e potenzialmente controproducente.

La dieta senza glutine per chi non è celiaco: conseguenze

Seguire una dieta senza glutine per chi non è celiaco, intollerante al glutine o allergico al grano è sostanzialmente inutile. Non solo non porta dei benefici concreti, ma può comportare diversi rischi anche gravi per la salute.

Eliminare il glutine senza che vi sia una reale necessità, infatti, non rende la propria alimentazione “più sana”, e non previene in alcun modo lo sviluppo di disturbi o di malattie. Al contrario. Chi segue un’alimentazione gluten-free senza che vi sia un motivo concreto può incorrere in carenze nutrizionali anche gravi. Questo perché gli alimenti che comunemente contengono glutine contengono anche tutta una serie di sostanze fondamentali per la nostra alimentazione.

Anche per chi desidera perdere peso, affidarsi ai prodotti senza glutine può essere controproducente. Questi alimenti, infatti, non solo non favoriscono in alcun modo il dimagrimento, ma possono addirittura avere un apporto calorico maggiore rispetto ai corrispettivi contenenti glutine.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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