Il consumo quotidiano di fragole in mezza età combatte la demenza

È il risultato di una ricerca condotta dall'Università di Cincinnati e pubblicata su Nutrients. Le fragole dunque ridurrebbero il rischio di demenza, specialmente nelle persone con resistenza all'insulina o prediabete

06 novembre 2023 | 18:20

Il consumo quotidiano di fragole durante la mezza età potrebbe contribuire a ridurre il rischio di demenza in età avanzata, specialmente nelle persone con resistenza all'insulina o prediabete. Questo è il risultato di una ricerca condotta presso l'Università di Cincinnati e pubblicata sulla rivista Nutrients. Sia le fragole che i mirtilli contengono antiossidanti chiamati antociani, che sono noti per portare diversi benefici per la salute, tra cui miglioramenti metabolici e cognitivi. Il professor Robert Krikorian, autore principale dello studio, ha dichiarato: «Un'analisi epidemiologica dei dati suggerisce che le persone che consumano regolarmente fragole o mirtilli hanno un tasso più lento di declino cognitivo con l'invecchiamento».

Il consumo quotidiano di fragole in mezza età combatte la demenza: la ricerca

Per questa ricerca, sono stati arruolati 30 pazienti in sovrappeso con un'età compresa tra 50 e 65 anni che presentavano un leggero declino cognitivo. Durante un periodo di 12 settimane, a questi partecipanti è stato chiesto di evitare il consumo di frutti di bosco di qualsiasi tipo, ad eccezione di un pacchetto giornaliero di integratore in polvere, da mescolare con acqua e consumare a colazione. Metà dei partecipanti ha ricevuto polveri contenenti l'equivalente di una tazza di fragole intere (la porzione standard), mentre l'altra metà ha ricevuto un placebo.

Successivamente, i partecipanti sono stati sottoposti a test per valutare alcune abilità cognitive, come la memoria a lungo termine. I risultati hanno mostrato che coloro che avevano assunto la polvere di fragole avevano sperimentato una riduzione dell'interferenza della memoria, il che indica un miglioramento complessivo delle capacità esecutive. Inoltre, questo gruppo di partecipanti ha manifestato anche una significativa riduzione dei sintomi depressivi, il che gli esperti ritengono possa essere attribuito a una migliore capacità esecutiva, che potrebbe fornire un maggiore controllo emotivo e una migliore risoluzione dei problemi.

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Alberto Lupini


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